Almost here

Caro blog,
da molto ti trascuro, non trovi?. Eppure il pensiero di te mi è sovvenuto soltanto stamattina, quando le parole di un simpatico "sconosciuto" mi hanno dato modo di pensare quanto i miei pensieri si fossero nascosti alle tue pagine virtuali.
Perdonerai mai questa tua smemorata amica?.
Dall'ultima volta in cui ti ho scritto, i giorni si sono susseguiti veloci, lasciandomi a malapena il tempo di assaporare l'ebrezza di una lieta notizia.
Sì, perchè a settembre diventerò zia, ed ancora mi pizzico per crederci. In famiglia, tutti hanno accolto la notizia con gioia. Io ho pianto per due giorni interi, immaginando di tenerlo in braccio e sorridergli. 
Sì,  è un maschio. A dire il vero, ancora non sappiamo se sia maschio o femmina, ma nelle tre notti seguenti aver saputo, lui era con me nei miei sogni. Per cui, anche se sciocco, mi piace pensare di aver già stabilito un rapporto speciale con la creatura che presto nascerà, e che l'amore che già provo per lui lo coccoli nel grembo materno.
Per adesso, non posso far altro che diventare una persona migliore. Voglio che sia orgoglioso della zia che il destino ha scelto per lui.

[...]Camminava in fretta per il borgo, anche se di fretta non ce n'era. Non le piaceva camminare da sola, non potersi voltare e vedere qualcuno raggiungerla al suo fianco e sorriderle. Così si sentiva vulnerabile, in balia dei passanti curiosi, e l'idea di suscitare i commenti altrui la faceva sospirare e bofonchiare. Sarà perchè distratta da un simile pensiero che quasi non si accorse di averlo urtato. Da principio, vide solo delle cartelline cadere ed una penna mangiucchiata rotolare. Poi, un intenso sguardo color nocciola occupò ogni angolo dei suoi pensieri. Veloce, Marco (questo il suo nome), si scusò, nel goffo tentativo di non sembrare imbranato quando le cartelline gli caddero di nuovo, e con un flebile sorriso, proseguì correndo la sua strada, lasciando Chiara sognante di una conoscenza già morta. Soltanto una penna l'unico indizio di lui, rimasta a lei per caso, perchè troppo presa ad arrossire per allungare una mano e dargliela. Ed un biglietto da visita tra le mani, magari non caduto accidentalmente, custodito gelosamente da Chiara in un angolo del suo zaino.[...]

A chi non dona gentilezza, io dono gentilezza...a chi dona gentilezza, io dono amore...

Caro blog,
ultimamente ho affrontato una profonda crisi interiore, fatta di quelle incertezze che il cuore nasconde ma che si lascia scappare al primo accenno di tempesta. L'assurda follia mi aveva quasi spinto ad abbandonare l'università, a gettare al vento quattro anni di snervante studio soltanto perchè non riuscivo ad essere più felice. Vedevo i miei amici soddisfatti di una vita da loro accuratamente scelta o semplicemente indovinata, mentre io intravedevo a mala pena un bagliore di appagamento. Sentivo i miei occhi chiudersi al più grande sogno della mia vita, ma non riuscivo ad imperdirlo.
Fortunatamente ho accanto a me una famiglia che sa ascoltarmi, che mi prende per mano nei momenti di difficoltà e mi alza dallo stato di torpore in cui la vita intende rinchiudermi. Adesso posso essere nuovamente felice, sorridere al mondo con coraggio e determinazione. Per cui GRAZIE MAMMA e GRAZIE TIZI...perchè, nonostante tu sia la mia migliore amica, farai sempre di quella famiglia che il destino mi ha concesso di avere e che non smetterò mai di ringraziare.