Creato da saltwater57 il 14/02/2012
once upon a time : il vecchio e il mare

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buona pasqua a tutti voi

Post n°50 pubblicato il 19 Aprile 2014 da saltwater57
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AUGURI PER UNA FELICE PASQUA 

A TUTTI VOI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE

 

 
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UNA BELLA NOVITA' PER I GIOVANI...LUPACCHIOTTI DI MARE

Post n°49 pubblicato il 16 Ottobre 2013 da saltwater57
Foto di saltwater57

Vi parliamo delleselezioni aperte per i corsi Allievo Ufficiale di Navigazione e AllievoUfficiale di Macchine.

di Serena Calabrese

 

 

Sono aperte le selezioni pubbliche perl’ammissione ai corsi per Tecnico Superiore per la mobilità delle persone edelle merci, indette dalla Fondazione ITS per la Mobilità Sostenibile GiovanniCaboto di Gaeta - Scuola Superiore di Tecnologia per il Mare. Ecco l’offertaformativa:

- Corso Conduzione del Mezzo Navale (Allievo Ufficialedi Navigazione): 20 allievi.

Requisiti di ammissione:

- essere cittadini di uno Stato membrodell’Unione Europea;

- aver compiuto i 18 anni di età;

- possesso del Diploma di maturitàrelativo alle competenze dell’area Tecnologica di Trasporti e Logistica,Maturità Nautica per: Perito per i Trasporti Marittimi - Professionale perTecnico del Mare - Laurea in Scienze Nautiche - Oppure possesso della Qualificadi Allievo Ufficiale di Coperta.

 

- Corso Gestione degli Apparati e Impianti di Bordo(Allievo Ufficiale di Macchine): 20 allievi.

Requisiti di ammissione:

- essere cittadini di uno Stato membrodell’Unione Europea;

- aver compiuto i 18 anni di età;

- essere in possesso del diploma dimaturità relativo alle competenze dell’area Tecnologica di Trasporti eLogistica, Maturità Nautica per: Perito per gli Apparati e Impianti Marittimi -Professionale per Tecnico del Mare - oppure un qualsiasi diploma di istruzionesecondaria superiore insieme al possesso della Qualifica di Allievo Ufficialedi Coperta.

Inoltre, per entrambi i corsi bisognaessere iscritti alla Gente di Mare (ammesso con riserva chi abbia avviato lapratica presso la Capitaneria di Porto competente, purché esibisca il numero dimatricola entro i primi 15 giorni del corso). Per essere ammessi occorresuperare le prove selettive previste (prova scritta e colloquiointerdisciplinare e motivazionale), finalizzate ad accertare livello culturale,competenze e abilità scientifiche e tecnologiche del settore, abilità linguisticheed informatiche.

I percorsi sono finalizzatiall’acquisizione di competenze, abilità e conoscenze previste dalle norme econvenzioni internazionali. Le attività si svolgeranno nelle aule e ilaboratori della Fondazione ITS G. Caboto, i laboratori dell’IISS G. Caboto diGaeta, società del settore marittimo, strutture pubbliche e/o private delcluster marittimo; verrà utilizzata per lo più la lingua inglese e ci siavvarrà del supporto di piattaforme multimediali e simulate.

Ogni allievo svolgerà un periodo diTraining Formativo a bordo di Navi della durata di 12 mesi, con la qualifica diAllievo Ufficiale (corrispondente all’intero periodo di training previsto perl’ammissione all’esame per il conseguimento del titolo professionale diUfficiale). Il periodo di tirocinio sarà retribuito e supportato dal tutoraggiodi un Ufficiale.

Sarà rilasciato il diploma di TecnicoSuperiore, corrispondente al V livello del Quadro europeo delle qualifiche(EQF), corredato da un supplemento predisposto secondo il modello Europass. Ildiploma costituisce titolo per l’accesso ai pubblici concorsi. Sarà assicuratauna certificazione delle competenze acquisite anche qualora non si completasseil percorso formativo.

Saranno rilasciati dall’autorità marittimai titoli professionali di Ufficiale (di Navigazione o Macchine), dopo ilsuperamento degli esami che andranno sostenuti presso le Direzioni Marittimedel Corpo delle Capitanerie di Porto. 

Il contributo di iscrizione è di 1.800euro per l’intero corso, da versare in tre rate annuali anticipate.

Per gli allievi che sono residenti oltre i60 minuti di viaggio dalla sede, la Fondazione contribuirà alle spese perl’alloggio in strutture convenzionate, tenendo conto del reddito e del merito.

Le domande di ammissione alle selezioni devonoessere compilate online sul sito della Fondazione e devono pervenire in formacartacea, entro e non oltre le ore 24:00 del 20 ottobre 2013.

Per info, bandi e modulistica:   http://www.fondazionecaboto.it/newsDettaglio.aspx?id=11&idn=76&l=1

e-mail: info@fondazionecaboto.it 

 
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riflessioni di una donna che lavora sul mare

Post n°48 pubblicato il 26 Settembre 2013 da saltwater57
Foto di saltwater57


pubblico con piacere queste riflessioni della collega Trischitta Angelina:


GENTE DI MARE

 Nell’ ascolto giornaliero del rumore del mare, ti rendi conto che lui comunica con te in tanti modi.

Il tuo orecchio si delizia del fruscio dell’acqua e anche tu,  perche’ lo ami in ogni suo tempo d’umore.

Lo ami quando è calmo, lo temi quando è agitato, ti fa’ paura quando è in tempesta, ma alla fine ti fidi  sempre di lui, che con qualsiasi tempo sia ti riporti a casa.

La nave è molto affascinante in se stessa, in essa puoi sentire sensazioni differenti fra la partenza e l’arrivo in porto.

Noi gente di mare, viviamo alla giornata, con la speranza che lui ti ascolti e non si agiti. Tutti le volte che la nave lascia il molo, tu con essa saluti chi conosci e il porto, e  pensi e speri che ogni partenza abbia un rientro.

Quando torni in porto e tocchi terra, il tuo cuore si riempie di gioia, per le paure scampate, e ringrazi Dio di averlo fatto .

Nell’ avvicinarsi, ti affascina vedere quegl’uomini sulla banchina che ti danno aiuto nel farti rientrare in porto la nave, i tuoi occhi girano cercando qualcosa a te nota e la felicità ti prende il cuore.

E’ un qualcosa che non si può spiegare, solo chi lo vive giornalmente come noi lo può capire.

Durante tutte le traversate ti rafforzi nel temere il mare e non sentirti  male.  La tua forza interiore ti spinge a essere concisa e concentrata su lui.

Quante volte siamo partiti con la bonaccia e poi nel canale è arrivata la bufera, ma la nostra forza nascosta  e il nostro cuore, spera sempre in un rientro anticipato, e quando poi vedi in lontananza terra, tutte le tue paure scompaiono e la felicità prende il sopravvento.

La nostra vita non è facile,sempre pronti a partire, con la valigia dietro la porta per prenderla a volo e andare a destinazione.

Non possiamo scegliere quando partire, se con il sole o con la pioggia, quando si deve andare si và con qualsiasi tempo sia.

Negl’anni, tutto questo mi ha maturata, facendomi superare ogni paura per qualsiasi tempo   d’affrontare.

La vita di bordo non è facile,devi cercare di entrare in punta di piedi, in un meccanismo molto sofisticato e delicato, che se entri nel modo sbagliato non hai scampo per fare una brutta vita sul ferro navigante.

Non credo che sia semplice vivere sulle navi, ma chi lo fa, che sia per hobby  o per bisogno, è molto dura, e negl’anni i postumi del freddo, del sole, del sale, si sentono e non ti danno scampo per regalarti una brutta anzianità.

Ma la cosa più difficile in se stessa è la convivenza, è un rapporto di persona a persona, o lo fai o te ne vai.

Andare d’accordo con tutti, o con pochi è lo stesso un’impresa, ma se devi lavorare lo devi accettare e cambiare.

Il tempo va avanti lentamente, verso la fine del lavoro, e l’inizio del pensionamento, almeno si spera che si arrivi al godimento tanto atteso della fantomatica pensione,perché con tutto quello che raccogli a bordo, fra malanni e postumi irreversibili, ma soprattutto gli infortuni che non mancano mai, forse sarai uno dei pochi marittimi che arriverà con leggeri problemi alla tanta attesa pensione.

Ma non finisce lì , perché quando sarai a casa rilassata e libera dal lavoro, andrai al porto e guarderai l’orizzonte e li vedrai passare tutto il tuo film della tua vita, trascorsa sul grande amico mare.

………………………....………………………………...............................................……………

Grazie amico mare, che in tutti questi anni di lavoro sofferto, mi hai dato il pane, pane che non è stato spesso morbido , ma comunque sia, è stata,  una bella esperienza di vita, e ora che ho avuto la grazia di arrivare alla pensione, il mio cuore è diviso in due,l’amore eterno per te e il mio riposo tanto aspettato.

 

 Trischitta  Angelina

 
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ASPETTANDO L'ALBA

Post n°46 pubblicato il 31 Luglio 2013 da saltwater57
Foto di saltwater57

 Il mancato riconoscimento per l'amianto e  la pensione a 67 anni, oggigiorno, si aggiungono ai disagi che da millenni affliggono i lavoratori del mare.

 Purtroppo,  nell'era tecnologica dove la maggior parte dei  giovani dichiara che l'incubo peggiore è un cattivo funzionamento del telefonino o del computer, che infici la possibilità di collegarsi a facebook o twitter, valori morali come riunire la propria famiglia a tavola, seguire il percorso dei nove mesi di gestazione della propria moglie, aiutare a  crescere giornalmente i propri figli, accompagnare i nipotini a scuola, valori tanto decantati sui ponti delle navi, sulle panchinette dei giardini pubblici, nelle trattorie dei porti, nelle talvolta apparenti futili discussioni tra "MARITTIMI", scompaiono lentamente al tramonto della categoria, pressochè invisibile all'opinione pubblica.

Certamente negli eclatanti dolorosi fatti di cronaca,come il naufragio della Costa Concordia o l'incidente a Genova del Jolly Nero, spunta subito ....il termine "MARITTIMO";  si provvede immediatamente a ripristinarne il volto di uomo rozzo ed incolto,"invisibile ai politici": NON VOTA!!!!!!NON CONTA!!!!, con una serie di appendici più o meno folkloristiche (codardi, senza codice etico, faziosi,poco professionali, incompetenti).

Di questa categoria non fanno parte solo quelli che navigano nel mediterraneo, magari su una lussuosa nave da crociera o su un traghetto veloce dell'ultima generazione; purtroppo una notevole quantità di "MARITTIMI" naviga OCEAN-WIDE sulle petroliere e/o navi da carico  "around the world" e quindi obbligati, loro malgrado, a transitare nell'Oceano Indiano, nello stretto della Malacca o nei mari "caldi" della Cina, con la paura di essere sequestrati dai pirati.

Di recente il  sindacato dei Comandanti e Direttori di Macchina, l'USCLAC-UNCDiM, ha fatto risentire la sua autorevole voce in merito al riconoscimento dell'amianto  e alla necessità "SACROSANTA" di non avere "VECCHI RIMBAMBITI" a bordo delle navi , ma equipaggi giovani, prestanti che possano mettere a servizio della collettività tutto il loro bagaglio di esperienza acquisito "nell'acqua salata" e  che "OBBLIGATORIAMENTE" necessitano, come "VERA CATEGORIA USURANTE", al compimento dei 60 anni d'età, di  fare tutto ciò che è stato loro  negato dalla tipologia dell'attività svolta sul mare. 

permettetemi due dolorose note:

  • l'amianto oggi è stato riconosciuto a parecchie categorie "terrestri", come gli addetti agli uffici dei cantieri navali,al personale delle  dogane ed altre che "forse" sono lievemente transitate vicino l'amianto. Le nostre navi ante 1993 sono state "riempite" d'amianto e, ad oggi, con leggi, leggine e decreti vari  ancora continuano a navigare.
  • Ai sensi del D.L. 374 nelle categorie usuranti è stato inserito il "lavoro notturno continuato" e la voce "marittimi imbarcati", ma essendo definito il nostro un lavoro "atipico", viene difficoltoso al legislatore "accertare" le notti a bordo delle navi, come se queste al tramonto si fermassero in mezzo al mare per riprendere l'attività lavorativa all'alba. In compenso tra le categorie usuranti ci sono i lavoratori addetti al confezionamento dei dolciumi.

Nino URSINO  

 
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Concordia: 20 mila euro o archiviati,per 6 fine procedimento

Post n°44 pubblicato il 24 Luglio 2013 da saltwater57
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(ANSA) GROSSETO, 24 LUG – Tre archiviazioni e tre oblazioni.

Sono le decisioni del giudice per le indagini preliminari Valeria Montesarchio nell'ambito del procedimento per il naufragio della Costa Concordia. Come riportano le cronache locali di alcuni quotidiani, per tre indagati e' stata stabilita una somma da pagare allo Stato per estinguere i reati relativi agli incidenti in mare: la cifra e' di 21.396 euro per ManfredUrsprunger, 55 anni, austriaco, terza carica di Costa Crociere e componente dell'unita' di crisi, al quale e' stata contestata la violazione della normativa 196 del 2005, e per Andrea Bongiovanni, 32 anni di Salerno, che era accusato di non aver fatto rapporto alla capitaneria sull'incidente. Dovra' pagare 7.768 euro il cartografo di bordo, Simone Canessa, 27 anni, romano. 

Archiviate, invece, le posizioni di RobertoBosio, 47 anni di Sanremo, comandante in seconda della Concordia, "perche' non era sul ponte al momento della collisione – scrive il gip – e ogni tentativo da parte sua di sollecitare il comandante a emettere segnali di emergenza rimase vano", e di Salvatore Ursino, messinese di 27 anni, ufficiale stagista in plancia. Archiviata la posizione anche di Paolo GiacomoParodi, genovese di 60 anni, componente dell'Unita' di crisi di Costa. 

Per tutti e' stata archiviata l'accusa di concorso in omicidio colposo plurimo.

(ANSA).

 

 
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Inquadramento giuridico del personale a bordo

Post n°43 pubblicato il 30 Giugno 2013 da saltwater57
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Il Codice della Navigazione disciplina in linea generale quella che è la gerarchia di bordo sulle navi mercantili italiane.
Secondo il testo del Codice della Navigazione, infatti, la gerarchia dei componenti dell’equipaggio marittimo è così composta:

1.comandante;
2.direttore di macchina, comandante in seconda, capo       commissario e medico di bordo direttore del servizio sanitario;
3.primo ufficiale di coperta, primo ufficiale di macchina, cappellano, primo medico aggiunto, primo commissario,primo ufficiale elettronico;
4.secondo ufficiale di coperta, secondo ufficiale di macchina, secondo medico aggiunto, secondo commissario, primo radiotelegrafista,secondo ufficiale elettronico;
5.gli altri ufficiali;
6.nostromo, capo operaio di macchina;
7.i comuni;

Il pilota del porto durante il periodo in cui presta servizio a bordo è equiparato al primo ufficiale.

Il Comandante
Il Codice della Navigazione dedica tutto un capo al comandante della nave. Questo perché è la figura di gran lunga la più importante a bordo di una nave.
Bisogna innanzitutto effettuare una differenziazione tra capitano e comandante. Il capitano, infatti, è colui che ha acquisito un titolo. Soltanto colui (con titolo di capitano) che è preposto al comando di una nave acquisisce il titolo di comandante.
Il comandante è responsabile di tutte le attività che si svolgono nella nave, in particolare della sicurezza della nave, dell'equipaggio, dei passeggeri e del carico. È inoltre il legale rappresentante del proprietario della nave. Il comandante ha la rappresentanza processuale dell’armatore, rappresentanza che si esprime normalmente solo nei casi di urgenza.
Il comando della nave può essere affidato esclusivamente a persone munite della prescritta abilitazione. Al comandante della nave, in modo esclusivo, spetta la direzione della manovra e della navigazione. Il comandante rappresenta l’armatore. Nei confronti di tutti gli interessati della nave e del carico egli esercita i poteri che gli sono attribuiti dalla legge.
Prima della partenza il comandante, oltre a promuovere la visita nei modi previsti, deve di persona accertarsi che la nave sia idonea al viaggio da intraprendere, bene armata ed equipaggiata. Deve altresì accertarsi che la nave sia convenientemente caricata e stivata.
Il comandante, anche quando sia obbligato ad avvalersi del pilota, deve dirigere personalmente la manovra della nave all’entrata e all’uscita dei porti, dei canali, dei fiumi e in ogni circostanza in cui la navigazione presenti particolari difficoltà.
Il comandante deve accertarsi che durante il viaggio siano a bordo i documenti relativi alla nave, all’equipaggio, ai passeggeri ed al carico. Deve altresì accertarsi che i libri di bordo siano regolarmente tenuti.
Il comandante non può ordinare l’abbandono della nave in pericolo se non dopo esperimento senza risultato dei mezzi suggeriti dall’arte nautica per salvarla, sentito il parere degli ufficiali di coperta o, in mancanza, di due almeno fra i più provetti componenti dell’equipaggio. Il comandante deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo quanto più possibile a salvare le carte e i libri di bordo, e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.
Il comandante a bordo esercita anche le funzioni di ufficiale di stato civile, quindi può redigere gli atti di nascita, gli atti di morte, testamenti come se fosse un notaio, i matrimoni, ma solo in imminente pericolo di vita.

Il resto dell’equipaggio

  • Il comandante in seconda è colui che svolge l’incarico di Secondo in Comando, ovvero colui che nei momenti di impedimento del titolare comandante della nave, sempre per esplicita volontà di quest'ultimo, lo sostituisce nell'incarico e nelle funzioni, rilevandolo temporaneamente ed assumendo, per quanto detto, tutte le responsabilità di chi è effettivamente titolare al comando. 
  • Il direttore di macchina è responsabile della conduzione, della manutenzione e della riparazione di tutti gli impianti e i macchinari della nave.
  • Il capo commissario, detto anche commissario di bordo, soggiacendo all'autorità del comandante della nave, è l'ufficiale responsabile di tutto il settore logistico, di quello alberghiero nonché del coordinamento e dell'organizzazione di tutto il personale d'albergo.
  • Il Primo ufficiale di coperta o macchina o elettronico opera alle dirette dipendenze del comandante della nave o del direttore di macchina e svolge la funzione di caposervizio della sua sezione. Questo svolge funzioni quali il servizio di guardia, sovraintendenza ai controlli e la manutenzione delle parti della nave relative alla sua sezione, gestione del personale nella propria sezione e partecipa anche alla manovra della nave.
  • Il nostromo è il più esperto dei sottufficiali adibiti al servizio di coperta di una nave. Le sue mansioni possono riguardare: il servizio di timoneria, ovvero la condotta in navigazione della nave; l'ormeggio in banchina ed in mare della nave e di tutte le imbarcazioni e natanti interessate alla stessa, quindi anche all'approvvigionamento e collaudo di cavi, catene ed ancore che potrebbero servire a bordo; manovre di carico e scarico del materiale tramite sistemi funicolari; manutenzione estetica della nave e delle lance di salvataggio, se la nave ne è provvista.
  • I comuni, conosciuti anche come marinai sono membri dell'equipaggio i cui compiti sono molti. Devono governare la nave, svolgere la regolare manutenzione e in alcuni casi devono provvedere anche alla cambusa. Nelle prime imbarcazioni il numero di marinai era molto ridotto, ma oggi, con lo sviluppo delle navi da crociera gigantesche, ci sono navi con ben 1000  comuni imbarcati (nelle tre sezioni: coperta-macchina-camera e cucina).
  • Il cappellano di bordo è un prete che presta il suo servizio pastorale verso i marittimi naviganti.


nino ursino

 
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Ricerca Ufficiali Italiani per Navi Bandiera Italiana

Post n°42 pubblicato il 30 Giugno 2013 da saltwater57
Foto di saltwater57

 

 

La Status Maritime Corporation, Manning agent con sede ad Atene, avente come clienti armatori italiani, con navi di bandiera italiana, cerca le seguenti figure professionali per navi portarinfuse e petroliere:

n° 10 Comandanti per Bulk / Tanker
n° 10 Primi Ufficiali di Coperta per Bulk / Tanker
n° 10 Secondi Ufficiali di Coperta per Bulk / Tanker
n°10 Direttori di Macchina per Bulk / Terrier
n° 10 Primi Uffciali di Macchina per Bulk/ Terrier
n°10 Secondi Ufficiali di Macchina per Bulk/ Terrier

Se interessati, pregasi inviare Curriculum Vitae, con dati personali, lista certificati in corso di validità come da STCW 95 con scadenza, e elenco imbarco con nome della nave, dwt, tipo nave, armatore e periodo imbarco al seguente indirizzo:

staus@statuscrew.gr

cell 0030 6940806750

indirizzando il tutto al Sig. Giovanni Micunco.

 
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mirare all'eccellenza

Post n°41 pubblicato il 01 Giugno 2013 da saltwater57
Foto di saltwater57

Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quando gli  fu chiesto quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse:

 

  • spacco pietre.....rispose il primo;
  • mi guadagno da vivere... rispose il secondo;
  • partecipo alla costruzione di una cattedrale... rispose il terzo

                             Peter   Schultz

....................................................................................................................................

Il compito primario del manager non consiste tanto nel fare in prima persona, quanto nel “far fare”: motivare, sostenere, studiare e pianificare strategie vincenti, individuare la squadra,  creare sinergie e lavoro di gruppo. Solo in questo modo si raggiungono grandi traguardi e si vince la sfida della competitività; non accontentarsi, lavorare con costanza, creare valore e profitto per l'azienda.

Nino Ursino

 
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Una legge sul reddito minimo garantito per la prossima legislatura

Post n°40 pubblicato il 07 Marzo 2013 da saltwater57
Foto di saltwater57

da: la repubblica.it

di Giuseppe Montalbano 
La campagna nazionale per l’istituzione di un reddito minimo garantito ha raccolto più delle 50 mila firme necessarie per porre la sua proposta di legge di iniziativa popolare all’ordine del giorno del prossimo Parlamento. Entro i primi 100 giorni il nuovo governo dovrà dare una risposta alle migliaia di cittadini che si sono mobilitati da giugno a dicembre 2012 per dar vita a questa iniziativa legislativa popolare, promossa da 170 fra associazioni, reti sociali, movimenti e partiti e sottoscritta da più di 40 personalità della cultura, della politica, della società civile, di sindaci e assessori, con oltre 250 iniziative dal nord al sud del Paese.
Questa la sfida che la campagna per il reddito minimo lancia alla futura legislatura in occasione della conferenza stampa tenutasi oggi presso la Camera dei deputati, in cui è stato presentato il risultato di 7 mesi di raccolta firme.Una proposta di legge che è prodotto di una serie di analisi approfondite da parte di studiosi e che tiene conto di proposte ed esperienze esistenti a livello europeo e regionale, quale ad esempio la legge 4/2009 della Regione Lazio sul reddito minimo, oggi non più finanziata. Guardando all’Europa con le lenti dei diritti sociali, infatti, ci si accorge che l’Italia è, insieme alla Grecia, tra i due Paesi dei 27 che non prevedono alcuna tutela universale di ultima istanza rivolta al singolo quali le forme di reddito garantito, restando inadempiente rispetto all’articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e alla risoluzione del Parlamento europeo dell’ottobre 2010 che impegna tutti gli stati membri a introdurre simili misure di “contrasto alla povertà e promozione di una società inclusiva”.
“Questa proposta di legge sul reddito è una risposta alla riforma Fornero del mercato del lavoro e rappresenta un argine necessario al default sociale drammatico di un Paese in cui, secondo i dati Eurostat, il 29,9% della popolazione è a rischio povertà”, afferma Sandro Gobetti, del Basic Income Network – Italia. “La questione del reddito, come misura di sicurezza sociale universale, è prioritaria oggi per la coesione sociale e la tenuta stessa della democrazia.

Il reddito a nostro avviso non può che essere il primo punto per l’agenda di un Paese che voglia trovare una via d’uscita alla crisi contrastando la ricattabilità sociale, liberando le energie e le risorse di un lavoro sfruttato e precario”. L’introduzione di un reddito minimo sottrarrebbe i lavoratori al ricatto di salari da fame rendendo più libera la scelta di un’occupazione dignitosa. Per questo insieme a contrastare il rischio di marginalità ed esclusione sociale, il reddito serve da contenimento a un dumping salariale e sociale che negli anni ha trasformato il mercato del lavoro in una zuffa tra poveri senza fine.

“Beneficiari del reddito minimo garantito sono tutti gli individui (inoccupati, disoccupati, precariamente occupati) che non superino i 7200 euro annui. Devono essere residenti sul territorio nazionale da almeno 24 mesi; devono iscritti presso le liste di collocamento dei Centri per l’impiego”, spiega Santini, del BIN, illustrando i punti essenziali dalla proposta di legge. “L’ammontare individuale del beneficio del reddito minimo garantito è di 600 euro mensili, pari a 7.200 euro annui, rivalutata in senso decrescente a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare beneficiari”, secondo le indicazioni fornite dall’Istat. L’erogazione del reddito sarà sospesa in caso di dichiarazione del falso al momento della richiesta, di assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di partecipazione a percorsi di inserimento lavorativo retribuiti, al compimento dei 65 anni di età e quando il beneficiario rifiuti una proposta congrua di impiego dopo il riconoscimento delle sue competenze.
Insiste Santini sulla necessità che la proposta di lavoro del Centro per l’impiego sia “congrua” e solo in quel caso l’erogazione potrà cessare: “in caso contrario il beneficiario si troverebbe costretto ad accettare qualsiasi proposta di lavoro individuata dagli uffici e dalle amministrazioni locali, purché superiore ai 600 euro mensili, riaprendo così le porte ad esperienze che consideriamo fallimentari come quella dei lavoratori socialmente utili”. Il reddito minimo si declina anche nei termini indiretti di welfare e assistenza sociale per i cittadini: per questo la legge prevede una delega al governo per una riforma in senso universalistico degli ammortizzatori sociali, l’introduzione di un salario orario minimo e il riordino delle politiche assistenziali alla luce del reddito minimo. Alla conferenza Stato-regione è invece “demandata l’introduzione di misure per la costruzione di un sistema integrato del welfare”.A nome delle diverse associazioni sono intervenute Valentina Greco, di “Precariamente”, che ha ricordato la centralità del reddito nella battaglia contro la precarietà come mezzo per liberarsi dal ricatto di condizioni lavorative degradanti, e Maria Pia Pizzolante, di “Tilt”, ponendo il tema del reddito come strumento di libertà da ogni forma di schiavitù lavorativa, dalle mafie alle discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro.
Hanno preso parola, in conclusione, quattro degli intellettuali che hanno aderito e sostenuto la campagna per il reddito minimo. Per primo Luigi Ferrajoli, che ha posto l’attenzione su quella che si prospetta come una “elementare battaglia di civiltà a difesa delle persone e contrasto a una crisi che ha umiliato il lavoro”, ricordando come il diritto a misure universali contro la povertà e la ricattabilità sociale è presente nella nostra Costituzione, all’art. 38, che prevede l’impegno dello Stato a garantire “i mezzi di sussistenza in caso di disoccupazione involontaria”. “Non esiste alcuna contrapposizione fra il reddito minimo e le politiche di pieno impiego: il reddito costituisce la base di una forza contrattuale del singolo lavoratore a partire dal quale è possibile rilanciare la lotta per i diritti del lavoro”.

Sarebbe opportuno che i politici non adoperino più il termine "Giovane" per le loro campagne elettorali, se non sono capaci almeno di realizzare ciò che in tutti gli "Stati d'Europa" è un....normale diritto del cittadino.
Nino Ursino
 
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Processo Concordia:richiesta l´archiviazione per l´ufficiale messinese Ursino

Post n°39 pubblicato il 01 Marzo 2013 da saltwater57
Foto di saltwater57

Dal giornale on line:il cittadino.it di Messina

Soddisfazione del giovane graduato e dell'avvocato Antonio Langher

"Siamo estremamente soddisfatti per l´ ufficialità della decisione della Procura della repubblica di Grosseto di richiedere la archiviazione per Salvatore Ursino che attendevamo con impazienza fin dalla vigilia di Natale, cioè fin dal momento in cui la stessa Procura non ci aveva inviato l’avviso di conclusione indagini, che aveva invece inviato a Schettino ed agli altri indagati per i quali ha ora chiesto il rinvio a giudizio. Abbiamo sempre creduto, fin dall’inizio, nella assoluta mancanza di una qualsiasi responsabilità nella vicenda da parte dell’Ursino, al quale non solo non poteva muoversi alcun rimprovero per quanto avvenuto in plancia prima dell’impatto della nave con gli scogli delle Scole, ove oltretutto si era spontaneamente attivato segnalando il pericolo al Comandante, ma andava anche rivolto un elogio per il comportamento tenuto durante le operazioni di salvataggio, allorquando con grande abnegazione e sprezzo del pericolo si era fattivamente attivato per soccorrere il maggior numero possibile di passeggeri. Ciò nonostante egli ha dovuto subire un procedimento penale - che giustamente la Procura di Grosseto, la quale ha sempre operato con grande professionalità ed equilibrio, ha dovuto avviare per completezza delle indagini anche nei suoi confronti – procedimento che ha affrontato con grande serenità proprio perché convinto della propria innocenza“,

sono queste le parole dell´ avvocato messinese Antonio Langher, difensore del nostro concittadino, l´ufficiale Ursino, appunto, che proprio oggi ha ricevuto la tanto attesa notizia inerente la richiesta di archiviazione dei procedimenti penali a suo carico.

La procura di Grosseto ha chiesto al gip l’archiviazione per cooperazione in omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime per Salvatore Ursino, Roberto Bosio e i dirigenti di terra della Costa spa, Manfred Ursprunger e Paolo Giacomo Parodi.

Ursino viene `archiviato´ anche per il reato di naufragio colposo.Per la contravvenzione di cooperazione in distruzione e deterioramento dell’habitat in sito protetto lo stesso comandante Francesco Schettino, gli ufficiali a bordo Ciro Ambrosio, Salvatore Ursino, Silvia Coronica e il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin.

Archiviata anche la posizione di Costa Crociere spa per l’illecito amministrativo dipendente dal reato di distruzione e deterioramento dell’habitat naturale in sito protetto.

E´ stata  dunque  ampiamente  dimostrata  l´assoluta estraneità  ai fatti dell'ufficiale   messinese  e  la  soddisfazione  che   traspare  dalle  parole della difesa  altro  non  è  se non un risultato atteso in virtù dell´impegno profuso nel voler far luce sulle verità della vicenda.

 

 

lunedì 25 febbraio 2013

 
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