Creato da savino.basta il 30/11/2008

Geotermia

Geotermia, impianti geotermici, sonde geotermiche, pompe di calore, ground response test, simulazioni dinamiche

 

 

Atlnte geotermico per il Sud Italia - Il CNR č pronto

Post n°41 pubblicato il 01 Settembre 2011 da savino.basta

Saranno presentati a Torino dal 19 al 23 settembre i primi dati relativi all'Atlante Geotermico per il sud Italia

Lo sfruttamento di risorse geotermiche non convenzionali per produzione di energia elettrica e un atlante aggiornato delle risorse geotermiche hanno un valore strategico nell’economia e nello sviluppo sostenibile delle Regioni, fungendo potenzialmente da attrattore di investimenti e piattaforma di lancio per una economia energetica che restituisca alla geotermia italiana il suo ruolo di importante risorsa energetica rinnovabile.

In una logica di integrazione di policy e programmi diversi, per le 4 Regioni del Mezzogiorno identificate come le “Regioni Obiettivo Convergenza”, con il contributo del Programma Interregionale (POI) Energie rinnovabili e risparmio energetico, sono programmate evoluzioni e sviluppi più ambiziosi ed immediatamente utilizzabili a fini produttivi, che comprenda tutti gli utilizzi geotermici e, in particolare, quelli di bassa e media temperatura con tecnologie disponibili. Qui, sull’Atlante geotermico si innesta il progetto VIGOR, in cui il dettaglio delle informazioni e dei risultati, il loro livello di fruibilità per Amministrazioni ed imprese e la definizione di progettualità innovative ed immediatamente utilizzabili a fini produttivi raggiunge livelli pari ai migliori standard internazionali, come contributo al riequilibrio di condizioni strutturali meno avvantaggiate e in funzione dell’esigenza di attivare il tessuto produttivo.

L’Atlante geotermico per il Mezzogiorno, in formato paragonabile a quanto prodotto negli Stati Uniti e predisposto in altri Paesi europei, prevede sia l’aggiornamento delle informazioni disponibili relative a sistemi idrotermali, sia l’identificazione di risorse di nuova concezione. In questo momento, tolte le geosonde per le pompe di calore a fini di cIimatizzazione di ambienti, per gli usi geotermici si utilizzano sistemi idrotermali, caratterizzati da una temperature superiore alla media e da portate idriche adeguate all’uso predisposto. Esistono, però, anche sistemi geotermici diversi da quelli idrotermali, che per comodità di riferimento sono usualmente identificati col termine comprensivo di “sistemi geotermici non convenzionali”. Questi sistemi potrebbero permettere, previo sviluppo tecnologico in fase di ricerca, di produrre energia geotermica utile alla conversione in energia elettrica e coproduzione di calore. I sistemi non convenzionali comprendono a) le rocce calde secche (HDR), le rocce calde fratturate (HFR), i sistemi geotermici stimolati (EGS) e i sistemi EGS avanzati con scambio termico e circuito chiuso in profondità; b) i sistemi geopressurizzati; c) i sistemi magmatici; d) i sistemi a fluidi supercritici; ed e) i sistemi a salamoia calda. In particolare i sistemi EGS (Enhanced Geothermal System, cioè i sistemi idrotermali a bassa permeabilità resi produttivi mediante stimolazione e reiniezione) hanno suscitato molta attenzione nei governi occidentali per la loro potenzialità di decuplicare in poco tempo la produzione di energia elettrica attuale da fonte geotermica e ridurre le emissioni climalteranti.

L’Atlante geotermico vedrà la sovrapposizione di strati informativi, ciascuno a indicare la posizione di sistemi geotermici diversi: sistemi idrotermali accertati, quelli identificati su base geologica e geodinamica, le aree interessate dai diversi sistemi non convenzionali (EGS, magmatici, geopressurizzati, supercritici, salamoie calde). Saranno anche definiti strati informativi relativi alle isolinee di temperatura a diverse profondità. Queste saranno analizzate con moderni metodi geostatistici e ricalcolate, rispetto alle carte già esistenti, in modo da inglobare tutti i dati disponibili di pozzi profondi non considerati all’epoca della stesura oggi disponibile.

Molti paesi si sono già attrezzati con mappe e atlanti delle risorse geotermiche convenzionali e non, e hanno basato parte dei loro piani energetici per i prossimi decenni anche sulla geotermia. L’Italia, che non si è ancora attivata in tale direzione, trova proprio nelle regioni del Mezzogiorno la principale sede di risorse geotermiche non convenzionali. Per tali motivazioni la disponibilità in tempi brevi dell’Atlante aggiornato delle risorse geotermiche assume carattere strategico, anche ai fini della rivisitazione dei Piani energetici, in vista del perseguimento degli obiettivi di Europa 2020 che sancisce i nuovi traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia, prevedendo una riduzione del 30% della riduzione delle emissioni di CO2.

La predisposizione dell’Atlante geotermico si accompagna alla strutturazione delle informazioni disponibili in banche dati consultabili via web, offrendo un patrimonio di conoscenze particolarmente utili agli amministratori locali, alle imprese, ai cittadini e alla comunità scientifica.

Lo studio e la valutazione di aspetti ambientali legati all’uso delle risorse geotermiche è parte integrante del progetto, e si prefigge di orientare pratiche investigative, costruttive e gestionali, funzionali alla minimizzazione degli impatti potenziali. L’attenzione alla tutela dell’ambiente, attraverso la promozione di tecnologie più pulite a basse emissioni di carbonio, trova elementi di continuità anche nell’impegno di individuare e definire percorsi in grado di evitare i potenziali impatti del geotermico sin dalle fasi di studio idrogeologico, fino alla realizzazione e gestione degli impianti. L’approfondimento scientifico riferito agli aspetti che attengono alla tutela dell’ambiente trova nel CNR-Dipartimento Terra e Ambiente una forte aggregazione di competenze e conoscenze in grado di pervenire ad analisi multidisciplinari e sinottiche, trasferibili alla società civile attraverso azioni di informazione e formazione finalizzate ad ispirare un forte impegno e meccanismi di realizzazione efficace per modificare atteggiamenti e prassi, onde ottenere risultati significativi di diffusione del geotermico. Le esperienze maturate in ambito di valutazione ambientale saranno di supporto alla definizione di linee guida e regolamenti che permettano una corretta gestione delle risorse.

Il progetto prevede anche attività di formazione e informazione protese ad incrementare le competenze di settore e le conoscenze del pubblico sui vari aspetti dell’energia geotermica, in particolare quella non convenzionale, al fine di favorirne la conoscenza, l’uso e l’accettabilità. Le attività di formazione si rivolgeranno a operatori scientifici, tecnici e amministrativi per informare dell’uso variegato di risorse e tecnologie, considerando aspetti di scelta e opportunità nell’uso diversificato del sottosuolo.

PARTNER ESTERNI

Per la realizzazione dell’Atlante geotermico è stata programmata una stretta collaborazione con le Università che hanno sede nelle Regioni interessate, l’ISPRA e l’INGV. Naturalmente gli interlocutori primari e principali beneficiari dei prodotti della ricerca sono le Regioni, nonchè le Amministrazioni centrali competenti.
 

Geotermica Saval Srl - Impianti geotermici di climatizzazione

 

 

 

 
 
 

Friuli: contributi al geotermico

Post n°40 pubblicato il 25 Agosto 2011 da savino.basta
 

Per sostenere le opere finalizzate alla riqualificazione energetica della prima casa la Regione Friuli Venezia Giulia ha varato il regolamento che prevede contributi per varie categorie di impianti.

Un occhio particolare alla geotermia che riceve il massimo del punteggio nell'apposita graudatoria stilata dalla Regione.

Pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia n.32 del 10 agosto 2011, p.16, il “Regolamento per la concessione di finanziamenti in conto capitale di cui all’articolo 10, commi da 44 a 50 della legge regionale 30 dicembre 2008, n. 17 (Legge finanziaria 2009), per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa a norma di impianti tecnologici o al conseguimento del risparmio energetico relativi alla prima casa“, il provvedimento prevede che possono beneficiare dei contributi previsti (art.2, comma 1) «i soggetti privati proprietari o comproprietari di immobili nei quali abbiano la residenza anagrafica al momento della domanda e la conservino fino all’erogazione del contributo».

Gli interventi finanziabili sono (art3, comma 1):

a) messa a norma di impianti di utilizzazione dell’energia elettrica;
b) installazione di impianti solari termici;
c) installazione di impianti solari fotovoltaici;
d) installazione di impianti geotermici;
e) installazione di caldaie ad alto rendimento e relativo eventuale adeguamento dell’impianto di riscaldamento;
f) realizzazione dell’isolamento dell’involucro edilizio;
g) realizzazione dell’isolamento dell’involucro edilizio relativamente alle pareti esterne verticali;
h) sostituzione dei serramenti.

 

La misura del contributo erogabile è stabilita nel 50% del costo dell’opera finanziabile, e comunque non superiore a 10.000 €. La concessione del contributo non è comunque automatica ma soggetta alla formazione di una graduatoria delle domande.

Gli interventi finanziabili hanno un punteggio diverso.

Un impianto geotermico ha un punteggio 10;
l’isolamento dell’involucro edilizio 10; 
caldaie ad alto rendimento 8;
sostituzione dei serramenti 8;
il solare termico 3;
il fotovoltaico 3.





 
 
 

Nuovo regolamento sonde geotermiche della Regione Lombardia

Post n°39 pubblicato il 21 Marzo 2010 da savino.basta
 

 

Fonte: Regione Lombardia

Il 6 marzo è entrato in vigore il nuovo e innovativo Regolamento Regionale per l’installazione delle sonde geotermiche che non comportano il prelievo di acqua sotterranea (Regolamento regionale 15 febbraio 2010 – n.7, pubblicato Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - BURL  - 1° Supplemento Ordinario al n. 9 del 5 marzo 2010, allegato in fondo alla pagina).

Il Regolamento specifica quanto previsto dall’art. 10 della legge regionale 11 dicembre 2006, n. 24 “Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente” e persegue l’obiettivo della semplificazione, che costituisce una delle priorità del “Piano per una Lombardia Sostenibile”.

Il nuovo Regolamento muove in stretta coerenza con gli orientamenti generali del Decreto Legislativo n. 22 dell’11 febbraio 2010 “Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dell'articolo 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n. 99” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2010. (allegato in fondo alla pagina).

Il Decreto Legislativo 22/2010 infatti, all’articolo 10, comma 5, attribuisce alle Regioni competenza ad emanare una apposita disciplina con previsione di procedure semplificate per l’installazione delle sonde geotermiche che scambiano calore con il sottosuolo senza prelievo e reimmissione nel sottosuolo di acque o fluidi geotermici.

La Lombardia, grazie al Regolamento Regionale 7/2010, rende davvero semplice e poco “burocratico” l’installazione delle sonde geotermiche che non comportano il prelievo di acqua sotterranea (meglio definite come “sistemi a circuito chiuso”). Gli impianti vengono distinti in funzione delle profondità che raggiungono e in funzione della loro dimensione.

Per l’installazione di sonde geotermiche che raggiungono una profondità non superiore a 150 metri dal piano campagna e di sonde geotermiche orizzontali, è obbligatoria la sola registrazione dell’impianto al Registro Regionale Sonde Geotermiche

Per l’installazione di sonde geotermiche che superano la profondità di 150 metri dal piano campagna, è invece necessario ottenere preventivamente l’autorizzazione da parte della Provincia competente per il territorio. Anche in questo caso la registrazione dell’impianto al RSG è obbligatoria e deve avvenire, a cura del proprietario, prima della data di apertura del cantiere di perforazione.

Il Regolamento distingue poi le procedure per “piccoli” e “grandi” impianti.

  • I “piccoli impianti”, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o frigorifera utile uguale o inferiore a 50 kW;
  • I “grandi impianti”, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o frigorifera utile superiore a 50 kW.

Per i “grandi impianti”, sempre utilizzando il Registro Sonde Geotermiche, sarà necessario fornire le informazioni che vengono ottenute attraverso il Ground Response Test, ossia una prova sperimentale che permette di rilevare le proprietà termofisiche di scambio del sottosuolo e di conseguenza di procedere al corretto dimensionamento del campo geotermico.

Per i grandi impianti, nello specifico, è altresì prevista l’esistenza di un adeguato sistema di monitoraggio.

Il Regolamento è corredato da un Allegato tecnico di dettaglio che stabilisce i criteri per la progettazione e la realizzazione degli impianti, fornendo specifiche in relazione ai materiali da utilizzare, alle modalità di perforazione, alla posa delle sonde, alle operazioni di verifica funzionale, al monitoraggio ambientale, agli organi di sicurezza e di controllo, nonché agli aspetti prestazionali degli impianti.

Con decreto dirigenziale saranno indicate le modalità per la gestione e la tenuta del Registro Regionale Sonde Geotermiche (RSG) nonché i modelli di domanda per la richiesta di autorizzazione ai sensi dell’art. 10 del Regolamento Regionale 7/2010.

 



TAG: IMPIANTI GEOTERMIA



 
 
 

Corso Geotermia Verona 5 maggio 2010

L’associazione Geotermia.Org, in collaborazione con  GREENBUILDING & SOLAREXPO organizza  il corso di formazione professionale 

GEOTERMIA E POMPE DI CALORE

 

Verona mercoledì 5 maggio 2010 ore 9:00 – 18:00 Fiera di Verona - Sala Marcello - V.le del Lavoro 8, 37135 Verona

 

Il corso della durata di otto ore si rivolge a ingegneri architetti geologi, geometri, periti, installatori, energy manager, studenti e privati. L’obiettivo della giornata formativa è quello di mettere i professionisti di riferimento nelle condizioni di poter affrontare questa tematica dal punto di vista progettuale, elaborare indicazioni economiche e definire le problematiche di installazione di questo tipo di impianti. È previsto che ogni partecipante riceva il testo “Geotermia e Pompe di Calore – Basta Minchio 2007” oltre a materiale didattico integrativo.

 Argomenti:

Introduzione agli impianti geotermici
Pompe di calore
Sottosuolo e perforazioni
Sonde geotermiche verticali
Metodi di dimensionamento semplificati
Metodi di dimensionamento analitici
Ground Response Test 
Scambiatori alternativi
Sonde geotermiche orizzontali
Metodi di dimensionamento
Sistemi a circuito aperto
Acque di falda e di superficie
Normativa di riferimento 

Relatori

PhD Ing Fabio Minchio; Dr Rimsky Valvassori; Dr Savino Basta 

Informazioni ed iscrizioni

Numero verde 800 984 326 Sig.ra Ferroni (Lun – Ven 9.00 – 12.00 ;  15.00 – 18.00);    mail   segreteria@geotermia.org

 

 

Scheda di iscrizione


 
 
 

Gli USA triplicano il geotermico

Post n°37 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da savino.basta

L’industria geotermica negli Stati Uniti triplicherà nei prossimi anni, arrivando a una capacità installata di 10.000 MW, fornendo così elettricità a 10 milioni di persone in 14 Stati. Lo afferma il rapporto «Us Geothermal Power Production & Development Update» della Geothermal Energy Association (Gea), secondo cui anche dopo questo traguardo il potenziale per la crescita del settore sarà enorme. Attualmente la geotermia è la principale fonte di energia rinnovabile in California, ed è presente in altri 7 Stati per un totale di 3.153 MW. I progetti in corso di sviluppo coinvolgono altri 5 Stati per un totale di 6.443 MW. «L’energia geotermica vivrà nei prossimi anni una crescita senza precedenti. Se finora l’espansione è stata favorita dagli incentivi, ora osserviamo che con lo sviluppo delle nuove tecnologie geotermiche i progetti sono di per sè economicamente convenienti», ha commentato Karl Gawell, direttore esecutivo della Gea. Nel 2009 il numero di progetti avviati è cresciuto del 46%, con un aumento del 33% dell’occupazione, grazie soprattutto agli stanziamenti e alle agevolazioni dell’American Recovery & Reinvestment Act (le nuove norme per il rilancio dell’economia varate dal presidente Obama). Il rapporto della Gea individua 132 progetti geotermici per i quali il governo ha stanziato 342 milioni di dollari. Lo Stato con più progetti, per un totale di 70 milioni di dollari, è il Nevada. Le tecnologie emergenti cui viene dedicata più attenzione sono i «sistemi geotermici avanzati» (Egs) di terza generazione e le coproduzioni «geotermico/idrocarburi», per lo sfruttamento energetico dei fluidi caldi presenti nei giacimenti di petrolio e di gas. Il Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston ha stimato che solo dai sistemi Egs si può ipotizzare una produzione di energia negli Usaper centinaia di migliaia di Mw.

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