La tana del vampiro

Deliri di onnipotenza e crisi di nervi

 

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La principessa e il fuoco

Post n°1165 pubblicato il 17 Aprile 2012 da ufo75

C'era una volta una principessa che viveva in un castello di ghiaccio.

Era la più bella e potente principessa della terra e il suo bellissimo castello di ghiaccio era ammirato da tutti.

Nonostante questo, la principessa non si sentiva felice. Le mancava qualcosa. Aveva tutto ma le sembrava di non avere niente. Sentiva una sensazione strana; sentiva freddo. Freddo dentro e fuori. Ma non se ne capacitava neanche lei. "Perchè non sono felice nel mio fantastico castello di ghiaccio?"

Una notte, mentre rimuginava su quella strana sensazione interiore, vide da una delle finestre del suo magnifico castello una luce in lontananza. "Che luce strana", pensò "Non è come quella della luna che di solito illumina la notte ... è diversa"

Infatti quella luce non era bianca e fredda come quella della luna ... aveva qualcosa di diverso. Rapiva gli occhi della principessa che più la guardava in lontananza e più ne rimaneva affascinata. A quel punto la principessa era decisa a conoscere la provenienza di quella strana luce nella notte. Mandò a chiamare il suo generale, il quale arrivò tutto trafelato e stralunato visto che era stato buttato giù dal letto a tarda notte.

Il generale era tutto preoccupato perchè pensava che qualcosa di grave fosse successo e che occorresse l'esercito. Ma la principessa, con fare deciso, gli disse che aveva visto una luce nella notte ... una luce che non aveva mai visto ... di un colore strano ... non come quello della luna. Diverso. Gli disse che voleva assolutamente sapere che provenienza avesse quella luce e gli ordinò di mandare in missione immediatamente il loro miglior esploratore per scoprire di cosa si trattasse. Il generale, anche se un po' spaesato disse che avrebbe provveduto immediatamente e fece convocare il miglior esploratore delle sue truppe. Quest'ultimo, svegliato di soprassalto, si presentò dal suo generale, turbato di essere stato chiamato nel cuore della notte, per di più nel suo giorno di riposo.

"Ho una missione da affidarti; una missione su specifica richiesta della principessa", disse il generale al suo esploratore. Il soldato era sempre più preoccupato, ma quando il generale gli spiegò che doveva uscire alla ricerca di una luce misteriosa apparsa nella notte, con faccia esterrefatta si recò alle scuderie, prese il suo cavallo e lasciò il castello brontolando contro il freddo e gli strani capricci della principessa.

L'esploratore però era davvero il migliore del suo esercito e, facendo onore alla sua fama, ci mise poco a intravedere e trovare il luogo da dove proveniva quella strana luce. Era davvero una luce particolare, una luce che anche l'esploratore non aveva mai visto, nonostante le innumerevoli missioni in cui era stato inviato nei posti più sperduti del regno. Essa proveniva da una modesta casina, una baracchetta con un unico ingresso e una sola finestrella. E da questa finestra questa luce guizzava, illuminando la fredda notte.

L'esploratore scese da cavallo e busso violentemente sulla porticina della casa, facendola tremare. Da essa ne uscì un vecchietto un po' curvo che con sguardo stupito chiese che stava succedendo, come mai l'esploratore si trovava lì e se c'era qualcosa che lui potesse fare per servire il soldato. Al che quest'ultimo gli disse con voce impostata: "La principessa ha visto nella notte la luce che esce dalla tua finestra. Mi ha mandato qui per verificare e capire l'origine di questa tua strana luce." Il vecchietto, sempre più perplesso per le parole del soldato, lo fece entrare. "Come vede signor soldato, la luce proviene dal mio focolare", disse l'anzianotto gobbetto. L'esploratore appena entrato posò subito gli occhi su quella strana luce che continuava ad agitarsi dentro quell'angolo indicato dal vecchio, e ne rimase affascinato e stupito. Non aveva mai visto una cosa del genere!

Con la faccia esterrefatta, il soldato chiese balbettando al vecchietto cosa fosse quella luce guizzante e turbolenta che si sprigionava dalla legna nel focolare. Il vecchio, forse ancora più stupito di lui gli rispose: "ma come? ... è il fuoco!". "Fuoco?", lo interrogò l'esploratore, "... che cosa meravigliosa! E come scalda, viene voglia di avvicinarsi sempre di più!". Ma quando il soldato si avvicinò sentì bruciare le sue guance e rimase un po' indeciso ... avvicinarsi ancora per apprezzarne la luce e il calore oppure indietreggiare per non bruciarsi. Era come un bambino di fronte ad un nuovo gioco.

"Devo assolutamente portarlo a far vedere alla principessa!", esclamò tutto fiero di aver scoperto qualcosa di incredibile. "Come faccio a prendere il fuoco del tuo camino per portarlo via?", chiese tutto eccitato. Ma il vecchietto che non capiva se il soldato ci era o ci faceva gli disse: "Ma il fuoco non si prende. Lo si può solo accendere!". "E come si accende?" gli rispose l'altro. "Beh, con del fuoco!" lo istruì il vecchio. A quel punto, l'esploratore confuso dalla scoperta e dal sonno decise di andare a fare rapporto alla principessa.

Dinnanzi alla principessa, il soldato descrisse le meraviglie del fuoco che aveva appena scoperto ed imparato dal vecchio. Tutto eccitato, descrisse accuratamente il guizzare delle fiamme e il calore intenso che emanavano. Al suo racconto, la principessa era anch'essa sempre più desiderosa di vedere e possedere anche lei quella fantastica cosa chiamata fuoco ed ordino al soldato di portare da lei sia il vecchio che il fuoco. "Di al vecchio che deve assolutamente portarmi il suo fuoco altrimenti lo farò sbattere in cella!". L'esploratore ripartì subito verso il luogo dove abitava il vegliardo. "La principessa vuole te e il tuo fuoco al suo cospetto. Se non ubbidirai, le porte della prigione si apriranno per te!". Il nonnetto, tutto spaventato dalle parole altere proferite dal soldato, cercò in fretta qualcosa per coprirsi dal freddo e una vecchia lampada ad olio per portare il fuoco alla regina. L'esploratore fu davvero stupefatto di come il vecchio riuscì a imprigionare una parte del fuoco dentro quella scatola di vetro. "Ma allora sei un mago!" disse. "Ma quale mago e mago", rispose il vecchio anche un po' infastidito dalle chiacchiere infantili del soldato, "su, andiamo che la principessa ci aspetta."

E partirono alla volta del castello, in due sul cavallo dell'esploratore, con il vecchietto che un po' cercava di non cadere da cavallo e un po' tentava di non far spegnere il fuoco della lampada. Arrivati di fronte al castello il vecchietto rimase senza fiato. Il palazzo di ghiaccio della principessa era bellissimo. Imponente e magnifico. Niente sulla terra poteva competere con un tale splendore. Il vegliardo su subito condotto al cospetto della principessa, la quale attendeva ansiosa il suo arrivo e quello dell'ormai famoso e misterioso fuoco. Il vecchietto non fece neanche in tempo a porgere i suoi saluti che la principessa si avventò sulla lampada; con gli occhi pieni di stupore rimirava la fiammella che brillava di questa luce che l'intero palazzo non aveva mai conosciuto. L'esploratore interruppe il silenzio tombale che avvolgeva la sala dicendo: "Nella casa del vecchietto il fuoco era molto più grande e più caldo." A queste parole la principessa fisso lui ed il vecchietto, ordinando ai due di procurare di far vedere anche lei crescere codesto fuoco. L'esploratore allora ordinò al gobbetto di fare in modo che la principessa fosse accontentata. Su suo ordine allora venne portata della legna e il fuoco fu posato su di essa. Piano piano, il fuoco cominciò a "mangiare" la catasta, diventando sempre più grande. Con l'aumentare delle sue dimensioni la principessa sgranava sempre più gli occhi, strabiliata dalla luce sempre più forte, ma anche dalla sensazione piacevole che il calore le donava. "Più grande, voglio che sia ancora più grande", ordinò. E i soldati portarono nuova legna che venne gettata in pasto al fuoco. Questo cresceva sempre più illuminando a giorno la fredda sala del castello. Era così grande che il calore impediva alla principessa di avvicinarsi e di apprezzarne la vista senza dover socchiudere gli occhi.

Il calore e la luce che quel fuoco emanava, riempivano il cuore di coloro che affollavano la sala. Soprattutto quello della principessa, che si sentiva finalmente viva e calda come il fuoco che aveva davanti.

....

 
 
 

Confusione ...

Post n°1164 pubblicato il 04 Aprile 2012 da ufo75

Confusione ...

Confusione ...

 

... Confusione.

 

Sono confuso ... si nota?

Quando decido di andare finalmente a destra, un camion mi travolge e mi trascina a sinistra. Sono sempre in balia degli eventi ... in balia di ...

Dolce tormento.

 

Domenica 1 aprile ... il più bel pesce d'aprile della mia vita ...

 

splendida giornata

 
 
 

Ormai è tardi ...

Post n°1163 pubblicato il 16 Marzo 2012 da ufo75

Nella mia vita ho perso troppi treni ...

 

... e mi ritrovo ad aspettare in una stazione vuota.

 
 
 

Bivio

Post n°1162 pubblicato il 14 Marzo 2012 da ufo75

Destra o sinistra?

 

... tanto lo so che rimarrò qua a guardare i cartelli ... ma che me lo chiedo a fare ...

 

... in attesa che decidano per me ...

 
 
 

Sete.

Post n°1161 pubblicato il 09 Marzo 2012 da ufo75

Devo imparare a vivere la mia vita ...

 

... il problema è che non mi basta mai.

 

Non mi basta mai, mai, mai, mai ................ mai.

 
 
 

Disastro ...

Post n°1160 pubblicato il 02 Marzo 2012 da ufo75

Sono peggio dei bambini.

 
 
 

Destino o caso?

Post n°1159 pubblicato il 01 Marzo 2012 da ufo75

La mia fermezza è pari a zero.

Ma anche quando mi ci metto, vengo imprevedibilmente deviato dai miei propositi mio malgrado.

Che sia allora destino? ... oppure voglio vedere quello che non c'è?

Non sono mai stato così spiazzato dalla situazione ... Non so cosa fare ... Perchè sono in balia di incomprensibili volontà altrui.

Forse voler capire è il modo sbagliato per affrontare la cosa ... anche perchè "ho capito" che non mi si vuol far capire.

... oppure entrambi non ci capiamo un tubo.

 
 
 

Vampiro

Post n°1158 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da ufo75

Alla fine sono sempre la solita bestia ...

 

... non esiste che io rinunci a quello che voglio ...

 

... assetato.

 
 
 

Desideri ...

Post n°1157 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da ufo75

Io spero nelle stelle cadenti ...

... per ora una mi ha centrato in pieno petto ...

... e mi ha travolto ...

 

 

Innamorato dell'amore.

 
 
 

Incertezza

Post n°1156 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da ufo75

19 febbraio 2012

 

Per fortuna ho finalmente un'altra domenica da ricordare ...

 

... ma non so se è un bene o un male.

 

Ho giocato tutto e non so se ho vinto o perso.

All'inizio pensavo di aver vinto ... ma non ne sono molto convinto ... anzi.

 

Questa incertezza mi uccide.

E' il giorno per giorno che mi uccide.

 

... però come ero felice domenica ... felice felice.

Sorridente, perso in splendidi occhi marroni, che brillavano al buio.

 
 
 
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