Mi chiedo chi abbia deciso che il cuore rappresenti l'amore. Perché non i polmoni. Con quelli si respira. Entra ossigeno e l'amore dovrebbe essere aria pulita. Perché non gli occhi. Con quelli si può vedere tutto e se una persona è così coraggiosa da guardarti negli occhi puoi leggerlo nel profondo e non c'è menzogna. Perché non la bocca. Nei baci c'è tutto quello che serve per amare. E invece no. Qualcuno ha scelto il cuore. Che è lì in mezzo. L'unica cosa che fa è battere. Batte. Un battito che dura un attimo alla volta ma non finisce mai. È una musica dolce e continua. Forse per quello. Chi l'ha scelto era perso in un abbraccio in cui stava ascoltando la sua melodia. Era lì. In un abbraccio di un attimo che avrebbe voluto non finisse mai. 

Mi sono chiesta molte volte cosa volesse dire amare qualcuno. Leggo un sacco di frasi bellissime. Ci sono persone che vedono sfumature così affascinanti. Io no. Non ho una mente abbastanza raffinata. Io so cosa vorrei io. E non so se vuol dire amare. Ma per me vuol dire non lasciare mai la mano. Mai. Anche quando non ci si capisce. Tenere la mano. Anche quando non ci si sopporta. Tenere la mano. Anche quando il buio copre tutto. Tenerla quella mano. Anzi in quei momenti stringerla più forte. E guardo la mia mano...che nessuno ha mai tenuto stretta davvero... Adesso è chiusa. E io la guardo. E ho paura. 

Non riesco più a guardarmi allo specchio. Non ci riesco. Quando mi guardo negli occhi non posso nascondermi. Le lacrime li riempiono. Mi sforzo di sorridere come ho sempre fatto. Ma stavolta non ci riesco. Le lacrime scendono calde. In silenzio. Non riesco più a fare nessun rumore. Non ho più voglia di niente. Mi metto sotto l'acqua che mi copre e finalmente mi isola da tutto. È l'unico momento di sollievo. Ma quando esco lo specchio è lì. Sincero e crudele. 

...ed eccoti lì. 

Rivedo i tuoi occhi. Sento la tua mano che prende la mia. E vorrei poterti abbracciare così forte da fare in modo che tu non esca mai più dalla mia vita. Perché mi rendo conto in questi momenti che l'impegno non basta e il tempo non serve. 

...ed eccoti lì. 

Nella mia testa. Nel mio cuore. Nella mia anima.

...ed eccoti lì...ovunque...anche se tu hai deciso che non sia più così...ma io non posso smettere di trovarti dappertutto... 

- Ho mal di testa. Sono stanca.

- Beh dormi... Vai a letto, spegni la luce e dormi.

- Seeee magari fosse così facile. Non riesco a dormire continuo a pensare e a farmi domande.

- Smetti di farti domande. È lì che tutti sbagliano. Quando qualcuno si fa delle domande è perché sa già le risposte e non vuole sentirle. E poi non dorme. Smettila di farti delle domande e dormi.

- Parli bene tu...io non sono come te che riesci a stare sempre bene perché non te ne frega niente. Io ho bisogno di capire.

- Hai ragione. Io non sono come te. Io voglio stare bene. Quindi esco e guardo il cielo. Non ci trovo le risposte. Ma ho imparato che per andare avanti a volte basta alzare lo sguardo. Io faccio così. 

E poi arriva un giorno. Anzi il giorno. Anzi quel giorno. Succede qualcosa che pensavi ti avrebbe fatto un male indicibile e invece no. Ti viene da scuotere la testa e sorridere. È finita. E finalmente torni a guardarti intorno perché lì c'è tanto anzi c'è tutto. E non riesci a toglierti il sorriso. Era ora. 

Perché la mia testa non riesce a capire che tu non sei mai esistito. Perché non smette di pensare a te anche se sa benissimo che tu non sei mai stato reale. Vorrei poter tornare indietro. Vorrei non averti mai conosciuto. Vorrei cancellare tutto questo dolore inutile. E mi sento terribilmente stupida. 

Sarebbe bello se tutti avessimo il cuore dei bambini. Se riuscissimo a guardare il mondo con la magia che hanno loro negli occhi. Se fossimo capaci di abbracciare con tanto bene. È così...bisognerebbe avere il cuore dei bambini. 

Ci sono cose che, al di là di quanto tu le voglia, non possono far parte della tua vita. A volte serve il coraggio di arrendersi. 

Il tempo è la cura migliore. Ti permette di allontanarti abbastanza per cominciare a vedere meglio.