Profilo BACHECA 9
LES PETITES MERDES
Qualche giorno fa si discuteva sul ruolo dei moderatori in chat: insisto nell'affermare che non ce ne sarebbe bisogno se tutti fossimo corretti ed educati. Il rispetto verso gli altri è doveroso. Ma convengo che una parte di chi si riversa in chat ha una vita piuttosto squallida e prova a rivalersi in un virtuale che, senza ombra di dubbio, non li soddisferà mai. A coloro che si comportano da merdine virtuali non posso dire altro che siete delle merdine reali.
LA VIOLENZA VERBALE
La discussione è fatta per confrontarsi ed in chat capita spesso.
Purtroppo c’è chi proprio non riesce a portare avanti un proprio pensiero in modo educato e civile e quindi inizia con l’aggressione verbale per arrivare agli insulti di genere.
Ed cosa fa un uomo per ferire una donna: le da’ della pu....
Questo è quanto mi è stato scritto nella messaggeria.
Non ci sono giustificazioni che tengano: c’è chi potrà dire ma è così, è il personaggio...
No!
È violenza: PUNTO!
Violenza verbale e violenza di genere.
Senza se e senza ma.
Lo affermo con molta tranquillità: non è "alzando la voce" che si è nel giusto perché si pensa di essere detentori dell'assoluta verità, e "offendendo" non credo che ci si senta più soddisfatti.
Al latore della missiva auguro una buona vita esortandolo ad ignorare la mia messaggeria.
Siamo a 80
Tante sono le donne uccise, in appena 8 mesi, per aver detto no ad una relazione malata, per essersi rifiutate di amare il proprio carnefice, per aver deciso che essere donne nn significa “appartenere” ad un uomo. Uomo poi! Una persona capace di odiare chi dice di amare nn può definirsi tale. È una persona irrisolta, consapevole solo della percezione di se stessi, che porta avanti la propria individualità e, nelle relazioni col mondo esterno, la continuità del proprio volere. Non è un malato mentale, è uno sbagliato mentale che non sa affrontare le relazioni (tutte) se non ponendo davanti a sé il proprio io. Tutte le donne che vivono il dramma di avere accanto una persona del genere (non riesco a chiamarlo uomo) non resta altro che ribellarsi e sperare di uscirne indenni. Alla prima aggressione, al primo schiaffo, alla prima denigrazione... è lì che si dovrebbe dire NO. Ma questo non sempre succede e ci ritroviamo un’altra donna ferocemente uccisa, per aver detto No... Basta.. Non ci sto più con te.