Suono ancora l’armonica
finalmente dopo appena vent’anni
le mie note hanno un senso compiuto
le ho educate a furia di errori
 

Ma vorresti fermare la barca
solo sedere e parlare
fino alla fine del giorno
 

Suono ancora l’armonica
ma sempre più solo
e accompagno il silenzio
e il silenzio mi accoglie

E vorresti fermare il dolore
lasciare un dolce lungo encomio

una lunga nota esatta
ai piedi del vespro

 

Ancora domani io ti amo

Perchè sei debole come il ramo del salice

E scura in volto

scagli il tuo sorriso bianco contro il lembo d’oro del mare

Sei immensamente forte e lontana

Il calore delle tue mani ancora imperversa sulla mia pelle

E tutto quello che vivevo solo poco fa era già un ricordo che sapevo

E ti ho rincorsa per poco

perchè per poco ancora ho sperato nel tuo ritorno

Io sapevo quanto pesante fosse il fardello

che portavi

quando le tue labbra leggere hanno volato appena

sul mio viso

La farina di ghiaccio

ci taglia in due 

come se fossimo pezzi di una stessa corona 

o di ardesia nera 

come se fossimo come infatti siamo

separati nel mezzo

o crudeli come la cottura delle aragoste

Io non conosco altro che pioggia tra noi

vento bagnato

scosse urla di dolore

mute come un pesce

e noi siamo stanchi 

credimi se lo siamo

Io non accetto la realtà 

non l'ho mai considerata più di tanto 

e puoi dire che è più forte di me

e difatti lo è

ma io

se avessi ali volerei

e sta tutta qui la differenza