Eliminiamo uno dei due marciapiede ? ; magari quello che va.
Eliminiamo uno dei due marciapiede ? ; magari quello che va.
Sintetizza l'autore: " ... costanza, nella grandezza d'animo e accanimento, nella generosità ..."
_______________
Aggiungo una mia considerazione, ora, dopo l'ennesimo ascolto di questa lettura, ed è questa: quell'uomo piantava querce -pur allevando pecore- e non essenze da frutto di cui giovarsi.
Carità essenziale; non imprenditoriale. Veramente si giovava d'altro.
... come scroscia e gorgoglia, spumoso e adamantino, un torrente di marzo.
"Ti lascerò delle parole /.../ dove i tuoi piedi passeranno
Nascoste nelle falle del tempo d'inverno / ...
(suggerimento dall'erba del vicino)
[ Parole silenziose rivestite di foglie d'autunno che un vento di memoria spoglierà ]
In 'sta nottata piena de dorcezze Pare che nun esisteno dolori Un venticello spira che è 'na carezza Smove le fronne e fa' sboccià li fiori
Nina, si, voi dormite Sognate ch'io ve bacio E v'addorcisco er sonno Cantanno adacio, adacio Profumo de li fiori, ve confonne Er canto mio se perde tra le fronne
Nina, sì, co 'sto canto Io v'ho svegliata Ma riccommando che me perdonate L'amore nun se frena Oh, Ninè, amate Che a vole bene, no, non è peccato
Nina, sì, voi dormite Sognate ch'io ve bacio E v'addorcisco er sonno Cantanno adacio, adacio Profumo de li fiori che ve confonne Er canto mio se perde tra le fronne
Profumo de li fiori ve confonne Er canto mio se perde tra le fronne
[ anno 1901; compositore Amerigo Marino, paroliere Romolo Leonardi ]
“ … Ma riccommando che me perdonate … “
Se pur ci stà, giusta ragione, Eros , riverberante suo fulgore amoroso, "... smove le fronne ...",
senza Agape premuroso e spirituale, è ebbrezza di possesso quel riverbero.