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Ilprofessore01

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Cancro

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Ilprofessore01 più di un mese fa

Sei tu

Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.

     dal libro "Undici minuti" di Paulo Coelho

 

 

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Ilprofessore01 più di un mese fa

 

"Era matto ma...di lei..."

 

La verità è che il Cappellaio Matto e Alice erano innamorati, ma purtroppo, erano di due mondi completamente diversi. Eppure nessuno dimenticherà mai l’altro...

E si sono promessi che un giorno si rincontreranno e continuano a sperarci senza mollare.

Si dice che lui diventò Matto, ma lo diventò di lei, e che lei invece lo sogna ogni notte.

Si sono lasciati qualcosa di indelebile dentro, qualcosa che nemmeno la pazzia potrà cancellare.

 

(Dal film "Alice in Wonderland")

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Ilprofessore01 più di un mese fa

Natale de guera

***

Ammalapena che s’è fatto giorno,

la prima luce è entrata ne la stalla

e er Bambinello s’è guardato intorno:

“Che freddo, mamma mia. Chi m’aripara?

Che freddo, mamma mia. Chi m’ariscalla?”

– “Fijo, la legna è diventata rara

e costa troppo cara pe compralla” –

“E l’asinello mio ‘ndov’è finito?” –

“Trasporta la mitraja

sur campo de battaja: è requisito” –

“Er bove?” – “Puro quello

fu mannato ar macello”.

“Ma li Re Maggi ariveno?” – “È impossibile

perché nun c’è la stella che li guida,

la stella nun vò uscì, poco se fida,

pe paura de quarche diriggibile”.

Er Bambinello ha chiesto: “Indove stanno

tutti li campagnoli che l’antr’anno

portaveno la robba ne la grotta?

Nun c’è neppuro un sacco de polenta,

nemmanco una frocella de ricotta”.

– “Fijo, li campagnoli stanno in guera,

tutti ar campo e combatteno. La mano

che seminava er grano

e che serviva pe vangà la tera

adesso viè addoprata unicamente

pe ammazzà la gente.

Guarda, laggiù, li lampi

de li bombardamenti!

Li senti?, Dio ce scampi,

li quattrocentoventi

che spaccheno li campi?” – 

Ner dì così la Madre der Signore

s’è stretta er Fijo ar còre

e s’è asciugata l’occhi co le fasce.

Una lagrima amara pe chi nasce,

una lagrima dorce pe chi mòre

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