Libero

Ilprofessore01

  • Uomo
  • 47
  • ovunque
Cancro

Mi trovi anche qui

Profilo BACHECA 109

Ilprofessore01 più di un mese fa

Non insegnate ai vostri figli ad adattarsi alla società, ad arrangiarsi con quel che c’è, a fare compromessi con quel che si trovano davanti; dategli dei valori interiori con i quali possano cambiare la società e resistere al diabolico progetto della globalizzazione di tutti i cervelli. Perché la globalizzazione non è un fenomeno soltanto economico ma anche biologico, in quanto ci impone desideri globali e comportamenti globali che finiranno per indurre modifiche globali nel nostro modo di pensare.

Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali.

 

Tiziano Terz

 

 

ani

Ti piace?
4
Ilprofessore01 più di un mese fa

L’amore è un maestro, ma bisogna saperlo conquistare, perché è difficile meritarlo: lo si ottiene a caro prezzo e con grande fatica per lungo tempo, perché bisogna amare non per un istante, fortuitamente, ma sino alla fine.

Di amare fortuitamente tutti sono capaci, anche i malvagi.

 

Fëdor Dostoevskij, I Fratelli Karamazov 

 

 

 

Ti piace?
4
Ilprofessore01 più di un mese fa

Vuoto è l'inferno, tutti i demoni sono qui.

 

William Shakespeare

 

 

 

Ti piace?
3
Ilprofessore01 più di un mese fa

Non hai bisogno di caffè; Hai bisogno di dormire.

Non hai bisogno di nicotina; Devi camminare.

Non hai bisogno di alcol; Hai bisogno di ridere a crepapelle.

Non hai bisogno di sesso; Hai bisogno di connessione.

Non hai bisogno di stupefacenti; Hai bisogno di pensare.

Non hai bisogno di stimolanti; Hai bisogno che ti abbracci.

Non hai bisogno di allucinogeni; Hai bisogno di arte.

Non hai bisogno della televisione; Hai bisogno di poesia.

Non hai bisogno di relazioni amorose; Hai bisogno di amore.

Hai bisogno di te.

Ho bisogno di me.

Soprattutto hai bisogno di pace interiore, il che richiede armonia tra l'interno ed esterno.

Fai quello in cui credi, e credi in que

 

 

llo che fai.

Ti piace?
3
Ilprofessore01 più di un mese fa

Lascia che le cose si rompano,

smetti di sforzarti di tenerle incollate.

Lascia che le persone si arrabbino.

Lascia che ti critichino,

la loro reazione non è un problema tuo.

 

Lascia che tutto crolli, e non ti preoccupare del dopo.

Dove andrò?

Che farò?

Nessuno si è mai perso per la via, nessuno è mai rimasto senza riparo.

Ciò che è destinato ad andarsene se ne andrà comunque.

Ciò che dovrà rimanere, rimarrà comunque.

Troppo sforzo,

non è mai buon segno,

troppo sforzo è segno di conflitto con l’Universo.

Relazioni

Lavori

Case

Amici e grandi amori.

 

Consegna tutto alla Terra e al Cielo, annaffia quando puoi, prega e danza ma poi lascia che sbocci ciò che deve e che le foglie secche si stacchino da sole.

 

Quel che se ne va, lascia sempre spazio a qualcosa di nuovo: sono le leggi universali.

 

E non pensare mai che non ci sia più nulla di bello per te, solo che devi smettere di trattenere quel che va lasciato andare.

 

Solo quando il tuo viaggio sarà terminato,

allora finiranno le possibilità,

ma fino a quel momento, lascia che tutto crolli,

lascia

 

 

andare.

 

[Claudia Crispolti]

Ti piace?
3
Ilprofessore01 più di un mese fa

"Mamma corri in balcone...c'è un'ape che sta morendo!"
"Non è un ape è un bombo, non punge ed è importante in natura perché è un insetto impollinatore, solo che mi sa che oggi ha fatto troppo caldo  per lui "
"Allora prima gli diamo un pò di acqua e poi il miele così si sentirà meglio"
Dopo avere succhiato con la sua trombetta un pò di miele è volato via tra la gioia delle bambine e mia, perché il futuro è nelle loro mani e in quello che noi insegniamo a loro.

-- Autore sconosciuto da piccole storie..

 

 

Ti piace?
5
Ilprofessore01 più di un mese fa

Robin Williams, 21 luglio 1951 ❤️

Se ti chiedessi sull’arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti… Michelangelo. 
Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? 
Ma scommetto che non sai dirmi che odore c’è nella Cappella Sistina. 
Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto… mai visto. 
Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta… 
ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto. 
E se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti Shakespeare in faccia eh?
"Ancora una volta sulla breccia cari amici!”… ma non ne hai mai sfiorata una. 
Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l’ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. 
Se ti chiedessi sull’amore probabilmente mi diresti un sonetto. 
Ma guardando una donna non sei mai stato 
del tutto vulnerabile… non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell’inferno. 
Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d’ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine “orario delle visite” non si applica a te. Non sai cos’è la vera perdita, perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. 
Io ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che si caga sotto dalla paura. 
Ma, sei un genio Will, chi lo nega questo. Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo. 
Ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. 
Sei orfano giusto? 
Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? 
Basta questo ad incasellarti? 
Personalmente, me ne strafrego di tutto questo, perché sai una cosa, non c’è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. 
A meno che tu non voglia parlare di te. 
Di chi sei. 
Allora la cosa mi affascina. 
Ci sto. 
Ma tu non vuoi farlo, vero campione? 
Sei terrorizzato da quello che diresti. 
A te la mossa, capo.

Monologo di Robin Williams, da "Will Hunting"

 

 

Ti piace?
2
Ilprofessore01 più di un mese fa

Sarà come non fossimo mai stati.

 

Un giorno moriremo entrambi,

l’uno lontano dall’altra,

e nessuno si ricorderà più di noi.

Nessuno.

 

Nessuno si ricorderà

del nostro tempo insieme,

così breve, 

così eternamente breve,

da sembrare una vita.

 

Un giorno, non ci saremo più,

e chi si ricorderà di noi, 

dei nostri primi giorni,

di te, di com’eri fragile e bianca,

e di me, che non parlarne è meglio?

Nessuno.

 

Un giorno, questo è certo,

non ci saremo più,

e chi potrà ricordarsi

del nostro piccolo mondo insieme, 

così caldo, eppure così freddo,

così leggero, eppure così difficile 

da levarsi di dosso?

Nessuno.

 

Solo io e te, ora, possiamo ricordare,

dopo di noi, nessuno. 

E sarà come non fossimo mai st

 

 

ati.

 

Pablo Neruda 

Ph. Sue Law

Ti piace?
3
Ilprofessore01 più di un mese fa

“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro. 
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra. 
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia. 
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito” 
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura”.
Buona lettura a tutti... (da Anna Rita Montinaro, ... grazie!)

 

 

Ti piace?
2
, , , , , , , , , , , , ,