Un abbraccio silenzioso che non
interrompa il tuo lento navigare verso quella forza fisica che ti
è venuta a mancare...ma senza che abbia intaccato la tua forza
interiore....anzi, ne sei uscita
rafforzata...
Ti voglio
bene....
Ele....
In viaggio...il mio ed il tuo viaggio...
Il canto libero del mare....
Itaca.......
Quando ti metterai in
viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d’incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti - finalmente, e che con gioia
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta, più profumi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai
dotti.
.......
Sempre devi avere
in mente Itaca
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos’altro ti aspetti? E se la trovi
povera, non per questo Itaca ti avrà
deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
C. Kavafis
Itaca
Esiste un'opera nella letteratura di tutti tempi che
riassume - forse integralmente - i significati concreti e simbolici
legati al tema del viaggio: l'Odissea di Omero. Il viaggio di Ulisse è un viaggio di ritorno (
nostos ), dalla guerra < di Troia > alla sua nativa
Itaca, la patria abbandonata e ritrovata insieme alla moglie
Penelope ed al figlio Telemaco. Quindi il viaggio può essere
considerato inizialmente nella sua circolarità ( partenza /
percorso / arrivo e recupero ) ove emerge soprattutto la finalità
ultima della meta, del raggiungimento di uno scopo ( la
ricongiunzione, la riconquista definitiva della stabilità attorno
ai valori originari ).
Itaca....
Ma immediatamente, rileggendo
attentamente la vicenda di Ulisse, si nota che il viaggio non può
consistere solo nell'approdo al porto finale, ma piuttosto nel
superamento di mille pericoli, ostacoli, prove e nella verifica di
mille esperienze. Il viaggio diventa prova di
conoscenza, nel
senso più ampio del termine.
Esso è lo stimolo naturale alla ricerca del nuovo, l'istintiva
attrazione / repulsione per ciò che ci è estraneo, la misura della
distanza che ci separa dalle realtà sconosciute, la sfida al
confronto, l'abilità di relazionarsi con il diverso da noi, la
capacità di adattamentoa situazioni imprevedibili.
Narrativamente l'Odissea propone queste articolazioni tematiche
attraverso le avventure che toccano Ulisse: il mondo meraviglioso
di mostri ( Polifemo ) maghe ( Circe ), sortilegi ( le Sirene
) e tentazioni minacciose ( Calipso ). Ma l'Odissea rivela
anche un'interessante varietà di atteggiamenti nel carattere
del navigatore-viaggiatore Ulisse: la tenacia nel sopportare le
avversità naturali ( tempeste ), l'astuzia nell'aggirare pericolosi
imprevisti ( Polifemo ), la temerarietà nel varcare la sfera del
conoscibile ( viaggio agli Inferi ), l'abilità retorica nel narrare
le varie tappe della sua peregrinazione ( il racconto ad Alcinoo ),
l'eroismo ed il coraggio fisico, il gusto del rischio e
dell'avventura.
...
Dunque il significato del viaggio è
soprattutto nel suo percorso: la meta può
materializzarsi in modo imprevedibile e talvolta può addirittura
sfuggire, può essere perennemente e vanamente
inseguita.
Il viaggio in mareè del
restometafora della
vita. Essa è come una navigazione che si
concluderà in un porto assalito dalla tempesta.
L'esistenza(la nave) è
destinata aperdere la sua guida (la
ragione)ed il poeta che rappresenta il
dramma umano, si sente in balia di se stesso.
L'interpretazione dantesca del viaggio di Ulisse
nell'emisfero delle acque come folle voloindirettamente anticipa una valenza importante
del tema nella letteratura ottocentesca e novecentesca. Il
viaggio diventa sempre più metafora dell'abbandono, il navigante si fanaufragonei gorghi
dell'esistenza, la meta si annulla nellaricerca dell'illimitato,dell'informe,dell'infinito.
Canto della terra
Il pensiero di un'amica...Anto..
Sì viaggiare....
Quel gran genio del mio amico
lui saprebbe cosa fare,
lui saprebbe come aggiustare
con un cacciavite in mano fa miracoli.
Ti regolerebbe il minimo
alzandolo un po'
e non picchieresti in testa
così forte no
e potresti ripartire
certamente non volare
ma viaggiare.
Sì viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure
gentilmente senza fumo con amore
dolcemente viaggiare
rallentare per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare .
Con coraggio gentilmente, gentilmente
dolcemente viaggiare.
Quel gran genio del mio amico,
con le mani sporche d'olio
capirebbe molto meglio;
meglio certo di buttare, riparare
Pulirebbe forse il filtro
soffiandoci un po'
scinderesti poi la gente
quella chiara dalla no
e potresti ripartire
certamente non volare ma viaggiare.
Si viaggiare…