Profilo BACHECA 24
LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO: FINALE
Cara Theresa, puoi perdonarmi?
In un mondo che comprendo di rado, i venti del destino soffiano quando meno ce lo aspettiamo. A volte hanno la furia di un uragano, a volte sono lievi come brezze. Ma non si possono negare, perché spesso portano un futuro impossibile da ignorare. Tu, mia cara, sei il vento che non mi aspettavo, il vento che ha soffiato più forte di quanto potessi immaginare. Tu sei il mio destino. Mi sbagliavo, eccome, ignorando ciò che era ovvio, e ti supplico di perdonarmi. Come un viaggiatore prudente, cercavo di proteggermi dal vento, e invece perdevo la mia anima. Sono stato uno sciocco a ignorare il mio destino, ma anche gli sciocchi hanno dei sentimenti, e mi sono accorto che sei la cosa più importante che ho al mondo. So di non essere perfetto. Negli ultimi mesi ho commesso più errori di quanti ne facciano altri in una vita intera. Ho sbagliato, agendo come ho fatto quando ho trovato le lettere, come pure ho sbagliato nascondendo la verità su ciò che provavo riguardo al mio passato. Mentre ti rincorrevo lungo la strada e di nuovo quando ti ho vista partire dall’aeroporto, ho compreso che avrei dovuto tentare di fermarti con più energia. Ma soprattutto ho sbagliato a negare ciò che nel mio cuore era ovvio: che non posso restare senza di te. Avevi ragione su tutto. Quando eravamo seduti in cucina, ho cercato di negare le cose che dicevi, anche se sapevo che erano vere. Come un uomo che durante un viaggio si guarda solo alle spalle, ignoravo ciò che mi stava davanti. Mi mancava la bellezza di un’alba, lo stupore e l’aspettativa che rendono meravigliosa la vita. Mi sbagliavo, era solo un prodotto della mia confusione e me ne sarei dovuto rendere conto prima. Adesso, però, con lo sguardo fisso al futuro, vedo il tuo viso e sento la tua voce, sicuro che questa è la via che devo seguire. Il mio desiderio più profondo è che tu mi dia un’altra possibilità. Come forse avrai immaginato, mi auguro che questa bottiglia compia la sua magia, come fece già una volta, e ci riporti insieme. Nei primi giorni dopo la tua partenza, volevo convincermi di poter andare avanti come prima. Ma non era possibile. Ogni volta che guardavo tramontare il sole, pensavo a te. Ogni volta che passavo accanto al telefono,
anelavo a chiamarti. Anche quando uscivo in barca non potevo fare altro che pensare a te e ai momenti meravigliosi passati insieme. Nel mio cuore sapevo che la mia vita non sarebbe più stata la stessa. Ti volevo di nuovo con me, più di quanto credessi possibile, ma, ogni volta che ti ricordavo, continuavo a sentire le tue parole durante la nostra ultima conversazione. Per quanto ti amassi, sapevo che la cosa non avrebbe funzionato, se tutti e due non avessimo avuto la certezza che avrei integralmente seguito il cammino che avevo di fronte. Continuavo a essere tormentato da questi pensieri, finché ieri notte ho trovato la risposta. Spero che, dopo averla spiegata, abbia anche per te la stessa importanza che ha avuto per me. Nel mio sogno ero sulla spiaggia con Catherine, nello stesso punto dove ti ho portato dopo il nostro pranzo da Hank’s. Il sole splendeva, riflettendosi scintillante sulla sabbia. Camminavamo l’uno di fianco all’altra, e lei ascoltava attentamente mentre le parlavo di te, di noi, dei momenti meravigliosi che avevamo vissuto insieme. Infine, dopo un attimo di esitazione, ho ammesso di amarti, ma di sentirmi in colpa per questo. Lei non ha risposto subito, ma ha continuato a camminare finché, voltandosi verso di me, mi ha
domandato: “perché?” “Per amor tuo”. Di fronte alla mia risposta lei ha sorriso con paziente divertimento, come era solita fare prima di morire. “Oh, Garrett”, ha detto infine, accarezzandomi dolcemente il viso, “chi credi che sia stato a portare la bottiglia fino a lei?”. Quando mi sono svegliato mi sono sentito vuoto e solo. Il sogno non mi aveva dato conforto. Al contrario, mi faceva stare male per quello che avevo fatto a noi due, e mi sono messo a piangere. Quando infine mi sono ripreso, sapevo ciò che dovevo fare. Con mano tremante ho scritto due lettere: quella che hai in mano ora e una a Catherine, in cui la salutavo definitivamente. Oggi uscirò con la Happenstance per mandargliela, come ho fatto con tutte le altre. Sarà la mia ultima lettera; a modo suo Catherine mi ha detto di andare avanti, e ho deciso di dare ascolto non solo alle sue parole, ma anche al mio cuore, che mi riporta da te. Oh, Theresa, mi spiace tanto di averti fatto del male. Verrò a Boston la settimana prossima nella speranza che tu possa trovare il modo di perdonarmi. Forse è troppo tardi. Non lo so. Theresa, ti amo e ti amerò per sempre. Sono stanco di essere solo. Vedo i bambini piangere e ridere mentre giocano sulla sabbia e mi rendo conto di volere dei figli da te. Voglio guardare Kevin crescere e diventare un uomo. Voglio tenerti la mano e vederti piangere quando infine si sposerà, voglio baciarti quando i suoi sogni si realizzeranno. Se vorrai mi trasferirò a Boston, perché non posso andare avanti così. Senza di te sono stanco e triste.
Mentre sto seduto qui in cucina, prego che tu mi permetta di tornare da te, questa volta per sempre. Garrett
Mio adorato,
è passato un anno da quando mi sono seduta con tuo padre in
cucina. E’ notte fonda, e anche se scrivere mi riesce difficile, sento che è
venuto il momento di dare finalmente risposta alla tua domanda. Certo che ti perdono. Ti perdono ora e ti ho perdonato appena ho letto la tua lettera. Nel mio cuore non avevo altra scelta. Lasciarti una volta è stato difficile; doverlo fare una seconda, sarebbe stato impossibile. Ti amavo troppo per lasciarti andare di nuovo. Anche se ancora soffro al pensiero di come sarebbe potuta essere la nostra vita, ti sono grata di essere entrato nella mia anche solo per un breve periodo. Agli inizi pensavo che il destino ci avesse uniti per aiutarti a superare il tuo dolore. Ma adesso, a un anno di distanza, sono giunta alla conclusione che fosse esattamente l’opposto. Per ironia della sorte mi trovo nella tua stessa situazione la prima volta che ci siamo incontrati. Mentre scrivo combatto con il fantasma di qualcuno che ho amato e perduto. Adesso comprendo meglio le difficoltà che
dovevi affrontare, e mi rendo conto di quanto fosse duro per te. A volte il dolore mi annienta, e sebbene sia consapevole che non ci rivedremo più, una parte di me vorrebbe rimanere aggrappata a te per sempre. Sarebbe facile farlo, perché amando un altro il mio ricordo di te potrebbe affievolirsi. Ma è proprio questo il paradosso: anche se mi manchi immensamente, proprio grazie a te non temo il futuro. Dato che sei riuscito a innamorarti di me, mi hai dato speranza. Mi hai insegnato che, per quanto sia grande il dolore, si può continuare a vivere. E, a modo tuo, mi hai indotto a credere che l’amore vero non può essere negato. In questo momento non credo di essere ancora pronta, ma questa è la mia scelta. Non biasimare te stesso. Grazie a te, nutro la speranza che un giorno la mia tristezza sarà sostituita da qualcosa di bello. Grazie a te, ho la forza di andare avanti. Non so se i morti possono tornare su questa terra e muoversi invisibili tra coloro che li hanno amati, ma, se fosse possibile, allora so che sarai sempre con me. Ascoltando l’oceano sentirò la tua voce; quando una brezza fresca mi accarezzerà la guancia, sarà il tuo spirito che mi passa accanto. Tu non te ne sei andato per sempre, a prescindere da chi entrerà nella mia vita.
Tu sei con Dio, accanto alla mia anima, e mi guidi verso un futuro che non soprevedere.
Questo non è un addio, mio amato, ma un ringraziamento.
Grazie di essere venuto nella mia vita e di avermi dato gioia, grazie di avermi amata e di avere accettato in cambio il mio amore. Grazie dei ricordi che custodirò per sempre nel mio cuore. Ma soprattutto grazie per avermi mostrato che verrà un tempo in cui sarò infine capace di lasciarti andare.
Ti amo, T
Io ho paura di tutto, di quello che sono, di quello che faccio, di quello che dico e soprattutto ho paura che se me ne vado da questa stanza non proverò mai più quello che sto provando adesso… adesso che sono qui con te.
(Dirty Dancing)
Conoscerti è stato come quando ascolti una canzone per la prima volta e capisci già che diventerà la tua preferita.
"Ti voglio bene" non so dirlo. Ma se ti voglio bene te ne accorgi.
Così voglio bene, io.
Cit.