Profilo BACHECA 9
«Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore».
Frederick: Quel cervello che mi hai portato era di Hans Delbruck?
Igor: ...No.
Frederick: Ah!... Ti dispiacerebbe dirmi di chi era il cervello che gli ho messo dentro?
Igor: Non si arrabbierà vero?
Frederick: No, io NON mi arrabbierò!
Igor: "AB" qualcosa...
Frederich: "AB" qualcosa? "AB" chi?
Igor: A.B... Norme.
Frederick: A.B. Norme?
Igor: Son quasi sicuro che era quello il nome.
Frederick: ...Vorresti dire che io ho messo un cervello "ABnorme"... In un energumeno lungo due metri e venti... E largo come un armadio a due ante!?? CANAGLIA! È questo che vorresti dirmi!?!?
«Siamo come libri. La maggior parte delle persone vede solo la nostra copertina, la minoranza legge solo l'introduzione, molte persone credono ai critici. Pochi conosceranno il nostro contenuto.»
(Émile Zola)