Niente è più inabitabile di un posto dove siamo stati felici.
Cesare Pavese
Tornare in quella strada non era stata una decisione facile, poco più di un vicolo silenzioso, pieno di botteghe artigianali, che si interseca con una strada del centro molto più importante.
Percorsi lentamente la via verso il fondo, e man mano le botteghe si diradavano e cosi le persone e le voci nella strada.
Verso la fine, nell'ultimo angolo che svolta in un'altra strada meno silenziosa, ritrovai quel piccolo ristorante, che avevamo trovato per caso una volta, passando da quelle parti.
Era chiuso, forse abbandonato e questo mi fece stringere ancor di più il cuore, già eroso da una malinconica, implacabile nostalgia.
Chissà, forse era chiuso per sempre ma le insegne c'erano ancora così come la ricercatezza delle vetrine, arricchite da tendine graziose.
Portai indietro la memoria per rivedere il suo interno: piccolo ma elegante, accurato ma non formale e, soprattutto molto accogliente.
Aveva un'aria di altri tempi, quasi da bistrot parigino.
Ricordai che quello che mi parve il proprietario, ci accolse sulla porta con un sobrio sorriso che fugò i nostri ultimi dubbi, invitandoci a scegliere il tavolo che più ci piaceva essendoci, ancora molta scelta.
Scegliemmo un tavolo con vista sulla strada silenziosa e sul resto del locale che era piacevole ammirare per il suo arredamento: quadri, scaffali con libri, mobili eleganti e vasi con fiori.
In quel momento erano occupati solo due tavoli: uno da una coppia di stranieri piuttosto eccentrici e l'altro da un gruppo di uomini molto eleganti che sembravano più alle prese con una colazione di lavoro che con una pausa pranzo.
Una giovane e gentile cameriera ci portò il menù: fu facile scegliere ed ordinare i piatti.
L'atmosfera ovattata, rilassante amplificò il piacere della degustazione e la nostra conversazione.
Purtroppo il tempo come sempre era un odioso tiranno, e solo ripromettendoci di tornarci riuscimmo ad andarcene con la piena soddisfazione. E si che ci tornammo e fu bello come la prima volta.
Poi, niente più. E la polvere scese su questi ricordi fino al giorno in cui ho voluto sfidare la nostalgia e riprendermi una memoria che non può svanire per sempre.
E' chiuso oppure no? Che importa. La strada sarà sempre lì e le emozioni sgorgheranno come sempre, tanto che, magari, potrei ritrovarmi davanti un oste sorridente e misterioso che invita ad entrare in quel delizioso locale a respirare un refolo di passato, mentre una coppia ne esce soddistatta: eh si ci torniamo presto...