Ogni tanto un bel vaffanculo ci vuole.
A chi non ha capito ancora come siamo
a chi ci chiede tempo e poi non sa che farne
a chi rimane fermo lì, nel mezzo.
Alle persone troppo belle
che poi dimenticarle è una tragedia.
A quelle brave a far l’amore.
A noi che sapevamo che non si doveva fare
però l’abbiamo fatto.
A chi doveva chiederci di restare
e poi non ce l’ha chiesto.
Ai gatti neri che non ci sono più
e agli inotipisti che non so che cosa sono
ma vaffanculo pure a loro.
Alle canzoni che tanto prima o poi finiscono
e ai pensieri sbagliati, che invece non finiscono mai.
A chi sa di ferire e ferisce.
Alla vita. Al tempo.
Alla notte che non passa.
All’amico che ti chiede come va
e quando gli rispondi bene, lui ci crede.
A chi non chiude gli occhi quando ascolta il mare, quando abbraccia forte, o quando balla un lento.
A quella sete di dolcezza che non mi passa mai
e mi respira dentro.
Alla paura che mi ritrova sempre.
A chi non chiede scusa, e a chi non dice mai: mi manchi.
Ai sognatori come me, che di sognare sono stanchi.
Ogni tanto un bel vaffanculo ci vuole.
Proprio lì, messo al posto di mille parole.
Come il silenzio, o la bellezza.
Come l’amore
Il sorriso
La calma
Il coraggio
La pioggia, o il sole.
Ogni tanto con il cuore
un bel vaffanculo
ci vuole.
(A. Faber)