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Occhiverdi70ag

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Profilo BACHECA 51

Occhiverdi70ag più di un mese fa

Non era nei miei piani innamorarmi di te,

del tuo sorriso e della tua risata.

Non era nei miei piani

sognarti ogni notte e ogni giorno.

Non era nei miei piani

sorridere ascoltando la tua voce.

Non era nei miei piani pensarti costantemente.

Non era nei miei piani stare male per te.

Non era nei miei piani desiderarti in questo modo.

Non era nei miei piani cercarti tra la gente.

Non era nei miei piani piangere per te.

Non era nei miei piani desiderare un tuo abbraccio.

Non era nei miei piani ritrovarti in ogni cosa.

Tu non eri nei miei piani.

 

Cit.

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Occhiverdi70ag più di un mese fa

Esiste una stanchezza, quella dell’anima, per la quale non basta il riposo fisico.

Ha bisogno del mare,

del silenzio,

di poche parole,

della pulizia dei comportamenti,

di non ascoltare la stupidità della gente.

Ha bisogno di respiri lunghi, 

guardando il cielo, 

leggendo un libro,

sorseggiando un caffè, 

sorridendo ad un pensiero,

piangendo senza vergogna.

Esiste una stanchezza, quella del cuore, che ha bisogno di abbracci che regalino la primavera, quando tarda ad arrivare.

Un abbraccio che sia quel bacio sulla fronte, 

mentre dormi. 

Mentre ad occhi chiusi combatti con le tue paure.

Che scacci gli incubi,

che combatta i mostri,

che ti regali l’alba, anche quando il sole non c’è.

Da cuore a cuore.

 

Natascja Di Berardino

 

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Occhiverdi70ag più di un mese fa

Ogni tanto un bel vaffanculo ci vuole.

A chi non ha capito ancora come siamo

a chi ci chiede tempo e poi non sa che farne

a chi rimane fermo lì, nel mezzo.

Alle persone troppo belle

che poi dimenticarle è una tragedia.

A quelle brave a far l’amore.

A noi che sapevamo che non si doveva fare

però l’abbiamo fatto.

A chi doveva chiederci di restare

e poi non ce l’ha chiesto. 

Ai gatti neri che non ci sono più

e agli inotipisti che non so che cosa sono

ma vaffanculo pure a loro. 

Alle canzoni che tanto prima o poi finiscono

e ai pensieri sbagliati, che invece non finiscono mai.

A chi sa di ferire e ferisce.

Alla vita. Al tempo.

Alla notte che non passa.

All’amico che ti chiede come va

e quando gli rispondi bene, lui ci crede.

A chi non chiude gli occhi quando ascolta il mare, quando abbraccia forte, o quando balla un lento.

A quella sete di dolcezza che non mi passa mai

e mi respira dentro.

Alla paura che mi ritrova sempre.   

A chi non chiede scusa, e a chi non dice mai: mi manchi.  

Ai sognatori come me, che di sognare sono stanchi.

Ogni tanto un bel vaffanculo ci vuole. 

Proprio lì, messo al posto di mille parole. 

Come il silenzio, o la bellezza. 

Come l’amore

Il sorriso

La calma

Il coraggio

La pioggia, o il sole.

Ogni tanto con il cuore

un bel vaffanculo

ci vuole.

(A. Faber)

 

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Occhiverdi70ag più di un mese fa

Il tuo cuore si riparerà da solo.

È della tua mente che devi preoccuparti.

La tua mente in cui hai rinchiuso i ricordi,

la tua mente in cui hai conservato 

i frammenti di tutti quelli 

che ti han ferito.

La tua mente ti terrà sveglio la notte,

ti farà piangere, ti distruggerà continuamente.

Devi convincere la tua mente

a lasciar andare, perché il tuo cuore 

sa già come guarire.

 

~ Nikita Gill ~

 

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2
Occhiverdi70ag più di un mese fa

Alice e il cappellaio matto si amavano ma non potevano stare insieme, loro... appartenevano a due mondi diversi. 

Né lei avrebbe potuto vivere nel mondo di lui, né lui avrebbe potuto vivere nel mondo di lei.

Ma era anche vero che quei due erano legati da un filo invisibile e non potevano stare lontani l'uno dall'altro per troppo tempo. Già il tempo... il loro nemico più grande e spiato.

Così, nel loro ultimo incontro, il cappellaio matto fece una promessa ad Alice: "Ci incontreremo in un sogno. Ecco dove ci incontreremo."

Alice lo guardò con aria triste e con le lacrime agli occhi esclamò: "Ma un sogno non può mai essere la realtà!"

Il cappellaio matto allora sorrise e le rispose: "Chi decide cosa è... e cosa non è?"

Alice dopo quelle parole asciugò le lacrime e, accennando un piccolo sorriso, si avvicinò a lui stringendolo forte a sé in quella realtà, per l'ultima volta.

Sapeva che lì non si sarebbero più rivisti.

Il Cappellaio matto non dimenticò la promessa fatta: la mantenne. 

Tornò a fare visita ad Alice ogni notte nei suoi sogni per poterla amare e stringere ancora a sé.Alice e il cappellaio matto si amavano ma non potevano stare insieme, loro... appartenevano a due mondi diversi. 
Né lei avrebbe potuto vivere nel mondo di lui, né lui avrebbe potuto vivere nel mondo di lei.
Ma era anche vero che quei due erano legati da un filo invisibile e non potevano stare lontani l'uno dall'altro per troppo tempo. Già il tempo... il loro nemico più grande e spiato.
Così, nel loro ultimo incontro, il cappellaio matto fece una promessa ad Alice: "Ci incontreremo in un sogno. Ecco dove ci incontreremo."
Alice lo guardò con aria triste e con le lacrime agli occhi esclamò: "Ma un sogno non può mai essere la realtà!"
Il cappellaio matto allora sorrise e le rispose: "Chi decide cosa è... e cosa non è?"
Alice dopo quelle parole asciugò le lacrime e, accennando un piccolo sorriso, si avvicinò a lui stringendolo forte a sé in quella realtà, per l'ultima volta.
Sapeva che lì non si sarebbero più rivisti.
Il Cappellaio matto non dimenticò la promessa fatta: la mantenne. 
Tornò a fare visita ad Alice ogni notte nei suoi sogni per poterla amare e stringere ancora a sé.

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Occhiverdi70ag più di un mese fa

Sei di chi ti ha visto, ti ha capito e ha deciso di tenerti nonostante il tuo modo incasinato di essere.

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Occhiverdi70ag più di un mese fa

E poi ti abitui a tutto 

Ad essere sola 

Ad essere forte

Ad essere forte da sola

 

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Occhiverdi70ag più di un mese fa

Quando un amore finisce, uno dei due soffre.
Se non soffre nessuno, non è mai iniziato.
Se soffrono entrambi, non è mai finito.

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