Profilo BACHECA 14
Beato,
Chi almeno una volta,
Almeno chiudendo gli occhi
Ha potuto dimenticarvi tutti,
Inutili
come un raffreddore
E sobri
come l’acqua minerale.
Vladimir Majakovskij
A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.
Ai pazzi per amore, ai visionari, a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore, a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai "vincibili" dunque, e anche agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali, ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
A tutti i cavalieri erranti.
In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene ... a tutti i teatranti.
dal "Don Chisciotte" di Miguel de Cervantes
Quella fu l'ultima volta che ci parlammo e nessuno dei due lo sapeva. Non lo sappiamo mai, vero? Almeno avevamo finito scambiandoci parole d'affetto. Mi resta questo. Non è molto, ma è qualcosa. Ad altri va peggio. È quello che mi dico nelle lunghe notti in cui non riesco a dormire. Ad altri va peggio.
Stephen King
Le nove, la sera, e un poco il nero che ti sporca le mani
è tutta la terra passata di qui
a che ora le api vanno a dormire, pensi, ti chiedi,
premi il cavo del palmo sull’orlo del ginocchio
nel dirti senti come sono nuove le foglie
da quale maniera di essere solo sono volate
adesso guardi le cose come sono venute
come si sono fissate, quando nella tua persona
e appena pieghi la testa nel vuoto,
nella domanda a che ora le api vanno a dormire
quando sono passati il sapore di terra e le nuvole
davanti ai miei anni, insieme.
Pierluigi Cappello
C'è abbastanza perfidia, odio, violenza,
Assurdità nell'essere umano medio
Per fornire qualsiasi esercito in qualsiasi giorno.
E i migliori assassini sono quelli che predicano contro.
E i migliori a odiare sono quelli che predicano amore
E i migliori in guerra - in definitiva - sono quelli che predicano pace
Quelli che Predicano Dio hanno bisogno di Dio
Quelli che predicano pace non hanno pace
Quelli che predicano amore non hanno amore
Attenti ai predicatori
Attenti ai sapienti
Attenti a quelli che leggono sempre libri
Attenti a quelli che o detestano
la povertà o ne sono orgogliosi
Attenti a quelli pronti a elogiare
poiché hanno bisogno di elogi in cambio
Attenti a quelli veloci nel censurare
perché hanno paura di ciò che non sanno
Attenti a quelli che cercano continuamente
la folla; da soli non sono nessuno
Attenti
Agli Uomini Comuni
Alle Donne Comuni
Attenti al loro Amore
Il loro è un amore comune che mira alla mediocrità
Ma c'è il genio nel loro odio
C'è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti,
per uccidere chiunque
Non volendo la solitudine
Non concependo la solitudine
Cercheranno di distruggere
Tutto ciò che si differenzia da loro stessi
Non sapendo creare l'Arte
Non capiranno l'Arte
Considereranno il loro fallimento come creatori
Solo come un fallimento del mondo
Non essendo in grado di amare pienamente
Crederanno Il Tuo Amore
Incompleto e poi odieranno te
E il loro odio sarà perfetto
Come un diamante splendente
Come un coltello
Come una montagna
Come una tigre
Come cicuta
La Loro arte più raffinata.
Charles Bukowski
Che ci sono persone alle quali semplicemente non piacete, qualsiasi cosa facciate.
Che nonostante pensiate di essere furbi, non lo siete molto.
Che, con buona pace delle stronzate maschiliste, il pianto maschile in pubblico non soltanto è molto mascolino ma può anche farvi sentire bene.
Che condividere significa parlare. (…)
Che non occorre amare qualcuno per imparare da lui/lei/esso.
Che a volte agli esseri umani basta restare seduti in un posto per provare dolore.
Che la preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.
Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza.
Che concentrarsi intensamente su qualcosa è un lavoro duro.
Che è semplicemente più piacevole essere felici che incazzati.
Che ci vuole un grande coraggio per mostrarsi deboli.
Che gli altri, anche se sono stupidi, riescono spesso a vedere cose di voi che voi non riuscite a vedere.
Che il possesso di molto denaro non immunizza la gente dalla sofferenza e dalla paura.
Che provare a ballare da sobri è tutto un altro paio di maniche.
Che anche della generosità anonima si può abusare.
Che fare sesso con qualcuno per cui non provate nulla lascia una sensazione di solitudine maggiore che non farlo affatto, dopo.
Che è consentito volere.
Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi dagli altri.
Che è possibile che gli angeli esistano, però ci sono persone che potrebbero essere angeli.
David Foster Wallace
Dovunque andasse quel giorno ripercorreva
il suo passato. Attraversava mucchi
di ricordi. Guardava dentro finestre
che non gli appartenevano più.
Lavoro, miseria e soldi scarsi.
A quei tempi vivevano con la forza di volontà,
ben decisi a essere invincibili.
Niente li avrebbe fermati. Almeno
per un bel pezzo.
Nella stanza del motel
quella notte, alle prime luci dell’alba,
scostò una tendina alla finestra. Vide nubi
ammucchiate contro la luna. S’appoggiò
al vetro. C’era uno spiffero freddo
che gli toccò il cuore.
Ti amavo, pensò.
Ti amavo tanto.
Prima di non amarti più.
Raymond Carver