Da qualche parte ho letto che la misura di una persona, la sua vera natura, vengono fuori durante le discussioni.
In effetti, ho imparato a fare tesoro dei momenti di discussione perché, tra i vari Non volevo dire questo, Stavo scherzando, Non hai capito, Non rispondere – come non fosse un diritto, il diritto di replica –, è innegabile che siano un momento di trasparenza, in cui le persone, lasciandosi andare alle emozioni e al desiderio di fare valere le loro ragioni, si mostrano per quello che sono, per quello che valgono e rendono possibile misurare la realtà del loro affetto e della loro lealtà.
Mi torna in mente tutta la saggezza della mia famiglia, mio nonno materno che diceva che la parola di un uomo rispettabile vale più di un contratto scritto, di mia nonna paterna, che paragonava certe persone al niente mescolato al nulla, mio padre che citava Sciascia, la sua carrellata di tipologie di uomini, passando da quelli che lo sono davvero ai vari ominicchi, quaqquaraquà e via dicendo.
Fino ai soggetti più piccoli, di poco spessore, che durante le discussioni sgranano ovvietà e giudizi leggeri, insulti gratuiti e aggressività, che pensano di avere capito tutto perché qualche persona del sesso opposto, per ingraziarseli, compiacerli o solo per sincera ammirazione da un gradino più basso, li ha convinti di essere migliori degli altri, geniali, saggi.
Quelli che si professano al di sopra della media, e poi, quando ci discuti, viene fuori la loro misura, il loro essere piccoli piccoli, per usare un eufemismo.
A me sta bene, cerco sempre di uscire con una certa eleganza degli impasse, soprattutto quando capisco che, se una spiegazione è richiesta, già vuol dire che chi c’è dall’altra non capirebbe. Certo, a chi troppo si abbassa… e allora, ogni tanto, al desiderio di trovare un punto di incontro e di rimanere nel modo in cui mi riconosco, si sostituisce quello stesso parlare aggressivo e fatto di parole che si potrebbero elargire a chiunque ecceda nel dire e nel fare.
Poco importa. Il tempo è sempre galantuomo, rimette ognuno al suo posto. Così le discussioni. Così i viaggi, così momenti molto più piacevoli e altrettanto funzionali un cui pregio è mostrare, in una direzione o nell'altra, nel bene o nel male, la reale profondità e la reale natura delle persone con cui abbiamo scelto di relazionarci.
