'Cosi oggi penso a te, a te, ed a quel fottuto muro contro cui vorrei inchiodare il tuo corpo, a te, che vorrei sbattere, usare ed abusare, contro quel muro che porta il tuo nome, il tuo odore, decorato dalla sagoma della tua figura spalmata contro, come un colore, mentre soddisfo la tua curiosità, la tua voglia, il tuo bisogno di sentirti spogliata e posseduta, contro quel muro, forte e resistente, mentre soddisfo il tuo bramare di essere posseduta ed al tempo stesso possedere, quel muro, sentirti mia, sentirti sua, sentirti parte di quel muro che protegge e custodisce il nostro talamo d’amore, sporco del tuo umore, velato del tuo sudore, impregnato del nostro far l’amore, si, così oggi penso a te, così, guardo quel muro, con i contorni del tuo corpo che adoro e bramo, e penso fottutamente solo a te, ed al mio bisogno, di possederti contro quel muro, al mio bisogno, di soddisfare il tuo bisogno di appartenere, a quel fottuto, indecente, lurido, muro d’amore e passione, muro di dolore e piacere, muro, fottuto muro che porta il tuo nome e che non riesco a dimenticare, che non riesco a non volere, così, oggi penso a te, ed al tuo bisogno di sentirti mia, violata e voluta, scelta ed amata, contro il tuo muro, di te, impregnato, di noi, costruito, da noi, amato e bramato.'