“Nuit Blanche indaga l’attimo fuggente tra due estranei, rivelando un istante di travolgente passione e fantasia iperreale.” 

Meno di 5 minuti nei quali ascoltare e osservare un piccolo capolavoro che non ha bisogno di colori.

Parliamo di quelle ragazze "poser".

Avete mai osservato come alcune di loro cercano di far notare la propria ricercatezza intellettuale attraverso una sapiente cornice estetica costruita ad arte?

Bene, consideriamo ad esempio questa foto: una donna mette in risalto sulle sue gambe il libro "I fiori del male" di Charles Baudelaire. La composizione dell'immagine è studiata ad arte nei minimi dettagli: copertina in primo piano, come per dire: "guardatemi come sono sofisticata", mentre sullo sfondo si intravede "casualmente" un piede finito lì per sbaglio e ovviamente in primo piano spicca una mano ben curata, ovviamente al solo scopo di mantenere la copertina.

Sebbene a una prima occhiata questi dettagli corporei possano sembrare semplici elementi accessori, diversamente dal libro che dovrebbe occupare il centro dell'attenzione, rappresentano in realtà i veri protagonisti dell'immagine.

Si tratta semplicemente di voler mostrare elementi erotici sotto l'innocuo pretesto di presentare soltanto un libro e apparire, allo stesso tempo, come una donna dotata di una certa cultura.

La comune appartenenza alla specie umana è un accidente, un qualcosa di marginale nell’economia dei rapporti uomo-donna. Entrambi ricercano cose diverse. I loro interessi e modi di vivere sono antitetici. Il famoso “chi le capisce è bravo” - e viceversa - è motivato dal fatto che non esiste un retroterra comune, se non molto vago. La sensazione è sempre quella di un occidentale che legge un libro scritto con gli ideogrammi; o di un oratore che, invece di essere portato alla conferenza su Spinoza, si ritrovi catapultato al Bar dello Sport, con gente che vuole parlare di calciomercato.