Sì, mi isolo, non perché non ami le persone,
ma perché mi esaurisco a contatto con il mondo: il rumore, la folla, le conversazioni troppo lunghe. Mi isolo anche perché preferisco stare da solo piuttosto che circondato da persone che non vibrano sulle mie stesse frequenze.
Non sto dicendo che siano meno interessanti, non ho questa presunzione. Dico semplicemente che siamo diversi. Le nostre sensibilità e percezioni non raggiungono gli stessi vertici.
Dico anche che, più invecchio, più so chi sono, dove sto andando e cosa voglio, e soprattutto cosa non è più in linea con me. Non ho bisogno di compagnia. Non mi sento mai solo, mi sento meravigliosamente bene nel silenzio.
E se ricevo qualcuno, è perché lo desidero, perché ne traggo piacere!
Molto spesso, la mia calma, la mia pace interiore, le mie risorse, il mio lasciare andare, la mia serenità, li attingo dalla mia bolla: "a casa mia", da solo, o "in mezzo alla natura", da solo ancora e sempre.
Non sono asociale, sono un empatico selettivo. Un empatico che rispetta le sue percezioni e ascolta il suo corpo, la sua mente, la sua anima.
Amo profondamente le persone, ascoltarle, consigliarle e aiutarle... Ma dopo tutto questo, il mio "Io" reclama una pausa.
Quindi, se qualcuno si riconosce in queste parole, sappia che, quando passiamo del tempo con qualcuno, non è per riempire un vuoto, ma perché ne abbiamo veramente voglia.