Profilo BACHECA 225
La gomma chiese alla matita: – Come stai, amico mio?
La matita rispose arrabbiata: – Non sono tuo amico, ti odio.
La gomma, sorpresa e triste, replicò: – Perché?
La matita rispose: – Perché cancelli quello che scrivo.
E lei rispose: – Io cancello solo gli errori.
– E perché lo fai? – domandò la matita.
– Sono una gomma, e questo è il mio lavoro.
– Questo non è un lavoro – ribatté la matita.
La gomma rispose: – Il mio lavoro è utile tanto quanto il tuo.
La matita, con tono duro, disse: – Ti sbagli e sei arrogante, perché chi scrive è migliore di chi cancella.
La gomma replicò: – Rimuovere ciò che è sbagliato equivale a scrivere ciò che è giusto.
La matita rimase in silenzio per un po', poi, con un velo di tristezza, disse: – Ma ti vedo ogni giorno più piccola.
La gomma rispose: – Perché sacrifico un po' di me ogni volta che cancello un errore.
La matita, con voce rauca, disse: – Anche io mi sento più corta di prima.
La gomma lo consolò dicendo: – Non possiamo fare del bene agli altri, se non siamo pronti a sacrificare qualcosa di noi stessi.
Poi guardò la matita con affetto e chiese: – Mi odi ancora?
La matita sorrise e rispose: – Come potrei odiarti, quando ti sacrifichi così tanto?
Ogni giorno ti risvegli, e ti rimane un giorno in meno.
Se non puoi essere una matita per scrivere la felicità degli altri, sii una buona gomma che cancella i loro dolori e semina speranza e ottimismo nelle loro anime, ricordando loro che il futuro è più bello.
Sii sempre grato.
Vali ciò che fai, non ciò che dici.
Che strano è l'essere umano.
Litiga con i vivi e regala fiori ai morti.
Rimane per anni senza parlare con un vivo e quando muore, gli rende omaggio.
Non ha tempo per andare a trovare un vivo, però rimane un giorno intero ad una veglia. Non chiama, non abbraccia, non si interessa di un vivo, però si dispera di fronte ad un morto. Sembra quasi che la cosa più preziosa sia la morte... e non la vita.