“Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio.
Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra.
Un lungo viaggio di mille miglia si comincia col muovere un piede.”
Profilo BACHECA 34
Non so se sono stato mai un poeta
E non mi importa niente di saperlo
Riempirò i bicchieri del mio vino
Non so com'è però vi invito a berlo
E le masturbazioni cerebrali
Le lascio a chi è maturo al punto giusto
Le mie parole voglio dedicarle
A chi sa masturbarsi per il gusto
I cuori difficili hanno sempre da dire
Più di quanto basterebbe
Dopo tanto parlare
A volte per vedere più chiaro, devi chiudere gli occhi.
E mentre andrò, dovrò pensare
Tu non sei uomo da piegare
Quante ne ho avute, quante ne ho volute
E poi dimenticate
C'è chi mi odia per gli amori da un'ora
E chi mi cerca ancora
E non sa che avrei bisogno stasera
Più che d'altro, d'una preghiera
L'assenza diminuisce le passioni mediocri e accresce le grandi, come il vento spegne le candele e attizza il fuoco.
Digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani
Dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni
Per ritornare dopo l'amore alle carenze dell'amore
Era facile ormai
Non sei riuscita a cambiarmi
Non ti ho cambiata, lo sai
Dietro una porta un po' d'amore
Per quando non ci sarà tempo di fare l'amore
Per quando farai portare via
La mia sola fotografia
Lamenti di chitarre sospettate a torto
Sospirate piano
E voi donne dallo sguardo altero
Bocche come melograno
Non piangete perché io
Sono nato nato libero libero
Non sprecate per me una messa da requiem
Io sono nato libero
Perché t'aiuto io ad andare, non lo sai E questo a chi si lascia non succede mai Ma non ti ho mai considerata roba mia Io ho le mie favole e tu una storia tua