Noi viviamo in capitali e ci sembrano provincie. Abbiamo intorno una folla di gente e ci sentiamo esclusi dalla vita dall'Universo. Siamo pieni di bovarismo dalla testa ai piedi, sempre ansiosi, nostalgici, insofferenti. L’orizzonte che abbiamo ci sembra piccolo, abbiamo la perenne sensazione di essere cascati in un punto sbagliato, e che la porzione di orizzonte che ci è toccata sia troppo esigua. Mai ci sogneremmo di scrivere senza pubblicarci. Siamo cosi ansiosi di pubblicare ogni cosa che scriviamo. Io stessa lo faccio continuamente. Non per amore di gloria; ma sempre per la segreta speranza che qualcuno, il nostro interlocutore ideale, dalle profondità dell’universo raccolga le nostre voci e ci risponda. Pieni di pietà per noi stessi, siamo scettici e increduli per tutto quanto passa, in spoglie giornaliere e provinciali, vicino a noi.
Eppure il mondo è la fuori, al di fuori di Noi...al di fuori di Me.