Sulla pelle arazzi di cielo

Ardono le favole
sui crepitii stellari,
rifulge l'astro dell'amore
tra l'inabissato tramonto
diramando lucenti solitudini
ove s'aggrappa la memoria della vita
che ricuce sulla pelle arazzi di cielo.

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Le tue mani sulla mia pelle
compongono stagioni che non conoscevo.
(Fabrizio Caramagna)

Germogli di vita

Il tempo ho sbriciolato
stacciandone attimi
che adornano la pelle
come collane di perle:
frammenti di vento solare,
foriera d'albore,
luci fuggenti che rifulgono
tra germogli di vita da te donate.

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Ti riconobbi all’istante.
Albero e pietra scintillavano, senz’ombra.
La mia breve lunghezza diventò lucente come vetro.
Cominciai a germogliare come un rametto di marzo.
(Sylvia Plath)

SOLE NOTTURNO

Sole notturno
inonda di miraggi
le linee del tempo:
barche di fantasia
con vele di nuvole salpano
dal cielo disancorate
verso lidi d'immaginato amore.

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"Nulla impedirà al sole di sorgere ancora,
nemmeno la notte più buia.
Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta."

KHALIL GIBRAN

Tra i marciapiedi della vita

Sul tempio della notte
l'abbacinante oscurità
s'affolla d'ombre imbrigliate di realtà:
ragnatele di malinconia
imprigionano gli spazi lunari;
quel cielo stellato
è drappo dell'animo,
florilegio di sogni,
mappa disegnata sulla pelle
tra i marciapiedi della vita.

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Il buio ammorbidisce i marciapiedi
e mette a dormire le forme del giorno.
C'è spazio solo per i passi lenti,
i corpi sospesi,
gli occhi che guardano le stelle.

(Fabrizio Caramagna)

Per aspera ad astra -attraverso le asperità [si giunge] alle stelle-

Impervio è il sentiero del vivere
e il cammino terreno ha mete di cenere
quando onde di dolore
tempestano speranze
e tenaglie di buio smembrano pensieri;
eppur da cotanta mestizia
ancor forza
dall'alchimia dell'anima riemerge
liberando fiori di luci s'un sognante prato:
così ti libri sulle avversità
seguendo la tua stella personale
e dolce è il traguardo
ascrivendoti in un rigo d'universo
ove d'eternità t'illumini.

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Non esiste una strada facile dalla terra alle stelle.

(Lucio Anneo Seneca)

Vortice

Un vortice tranquillo
sopra un tempo senza spazio,
senza confini, senza forma mi pervade;
scintillio fluente
nel vuoto impalpabile,
travaso di attimi d'eterno
nell'alveo dell'anima,
vivida malia nella memoria,
silenziosa bellezza
che illumina d'amore lo sguardo.

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Un giorno lei giungerà ad una stretta tra le rocce,
dove il flusso della vita s'infrangerà
in un vortice tumultuoso e schiumeggiante
e allora sollevata da un'onda potente,
si troverà a fluttuare in acque assai più calme.

Charlotte Brontë

Sull'uscio il mattino

Il cielo ha voci accese
su coltri di seminati silenzi,
sillabe di tenebroso azzurro
sfilacciano l'alba
sul greto del giorno,
respira nuda
la pelle di vita indossata,
foulard d'evanescente luna
dinanzi allo specchio che ride:
sull'uscio il mattino
nello sguardo ha radici di sogni
che sfociano in mare.

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Nessun giorno è uguale all'altro,
ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,
il proprio momento magico,
nel quale i vecchi universi vengono distrutti
e si creano nuove stelle.

Paulo Coelho

Impronte d'orizzonte

Tra le trame dell'alba e della notte
volteggiamo tra sogni e ricordi,
come foulard che ammanta l'alma
lumeggia nella chiaria la vasta distesa
delle nostre medesime ombre;
i ritratti del tempo sono acquerelli naif
riflettenti paesaggi d'emozioni
dove entrare per andarvi a spasso
sospesi su impronte d'orizzonte
senza nessun confine, soltanto libertà.

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Hai catene. Hai cicatrici. Hai paure.
Ma hai le ali. Hai una canzone che si perde nel cielo.
Hai un impulso selvaggio per l'orizzonte.

(Fabrizio Caramagna)

Il fazzoletto del tuo spazio

Nello sventolio intenso del tempo
il fazzoletto del tuo spazio
dipinge in mente il cielo con arcobaleni
vergando fogli del vivere;
come origami di sogni i colori
imbrattano i pensieri:
in armonie cromatiche mi modello
connettendomi all'universo.

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Attraverso l'ombra e l'oscurità
guardiamo al di là degli anni:
l'anima non avrebbe alcun arcobaleno
se gli occhi non avessero lacrime.

(John Vance Cheney)

Coriandoli

Coriandoli variegati d'Esistenza
sussurrano Liriche del Divenire,
sfoglio il libro del tempo
puntando l'indice sui righi immaginati:
come patina di fiaba svaniscono al vento.

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Prendere dal sacchetto tutti i coriandoli:
quelli colorati e quelli strappati,
e lanciarli in aria.
E' così che si impara ad accettare la vita.
E a fregarsene del traguardo.

(Fabrizio Caramagna)