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Profilo BACHECA 23

baol737 30 settembre

Sai perché le persone non riconoscono quello che fai per loro? Perché la prima volta che tu fai qualcosa per qualcuno tu generi in lui la gratitudine. La seconda volta che tu fai o dai a qualcuno generi l’anticipazione. La persona si aspetta di ricevere di nuovo. La terza volta hai già generato un’aspettativa. La persona si aspetta di ricevere ancora quello che gli avevi dato. La quarta volta tu generi un merito. La persona sente di meritare quello che gli stai dando e vuole continuare a ricevere. La quinta volta hai già creato una dipendenza. Quella persona sente di non vivere più bene senza quello che tu gli stai dando. É già viziata. La sesta volta percepisci che non c’è reciprocità, tu non ricevi nulla in cambio e smetti di dare. E allora la persona viziata che tu hai creato è risentita con te perché gli stai negando quello di cui ha tanto bisogno e allora finisce per odiarti, perché hai smesso di dare quello che tu gli hai fatto credere di meritare.

Per questo bisogna sapere qual è il limite nel dare.

Perché l’altro non conosce limiti nel ricevere.

(Mario Venuti)

 

 

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baol737 11 settembre

 

 

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baol737 22 agosto

 

 

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baol737 21 agosto

 

 

"Chiunque abbia la fortuna di vivere con un gatto sa quanto sia utile e prezioso. 
E’ un animale che riempie la vita, elargisce insegnamenti, dona benessere. 
Sotto la pelliccia, di qualsiasi colore sia, giace tuttora essenzialmente immutata, 
una delle anime libere del mondo"

Eric Gurney

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baol737 più di un mese fa

Quando finisce un amore, non soffriamo tanto del congedo dell'altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l'altro ci comunica che non siamo un granché. In gioco non è tanto la relazione, quanto la nostra identità; l'amore è uno stato ove non affermiamo la nostra identità, ma la riceviamo dal riconoscimento dell'altro; e quando l'altro se ne va, restiamo senza identità.

Ma è nostra la colpa di esserci disimpegnati da noi stessi, di aver fatto dipendere la nostra identità dall'amore dell'altro. Per tutta la vita cerchiamo morbosamente dei punti fissi a cui aggrapparci. E sono tutti rigorosamente esterni: gli oggetti, le persone, i luoghi, i risultati, le apparenze, il lavoro, i soldi. Lasciamo che siano gli altri a dirci chi siamo. Ma devi sapere tu chi sei. Ciò che gli altri dicono è irrilevante.

E allora, quando finisce un amore, il lavoro non è di cercare di recuperare la relazione, ma di recuperare quel noi stessi che avevamo affidato all'altro, al suo amore, al suo apprezzamento. Mi chiedi qual è stato il mio più grande progresso, diceva Seneca. «Ho cominciato a essere amico di me stesso.»

Umberto Galimberti

 

 

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baol737 più di un mese fa

 

 

Quando qualcuno ti combatte, ti insulta, ti provoca o ti sfida...

Tu lascialo andare, non dare spiegazioni, non giustificarti, non tentare di spiegare, perché non servirebbe a niente.

Quante volte sei caduto nel tranello di voler chiarire e non è servito a niente.

Perché se qualcuno in cuor suo ha già deciso di combatterti, per qualche suo motivo, egli lo farà comunque a prescindere, perché questa è l'unica cosa che gli importa.

Lascialo andare.
Lascialo passare.
Non fare l’errore di metterti a discutere.

Discutere è solo guerra fra ego.
Lascia pure che ti demolisca, perché ciò che uno pensa di te è solo un suo problema, e non aggiunge e non toglie un solo grammo di ciò che realmente sei.

Per alcuni, questo è l’unico modo che hanno per sentirsi importanti.

Non cadere nella trappola dell’ego di voler dimostrare di aver ragione. 
È solo una guerra fra poveri.

Rimani aperto, presente, consapevole ed amorevole, centrato nell'Essere...
E poi lascia andare ogni cosa, ma non senza aver imparato qualcosa.

Roberto Potocniak
dalla pagina di
#onestáintellettuale

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baol737 più di un mese fa

"Se l’ignoranza fosse un vuoto sarebbe facile riempirlo di cose, di cultura, di civiltà. Ma l’ignoranza, caro mio, è un pieno. E’ un muro, e i muri si possono solo abbattere. Oppure scavalcare”.

 

 

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baol737 più di un mese fa

"Sono giunto alla conclusione spaventosa che io sono l'elemento decisivo della mia vita.

Io possiedo il potere tremendo per rendere la mia vita miserabile o allegra.

Con gli altri e per me stesso io posso essere uno strumento di tortura o uno strumento di ispirazione.

È la mia risposta che decide se una crisi si riduce o no.

Sono le mie azioni che decidono se io mi innalzo o mi degrado.

Sono io il potere della mia vita."

 

- Goethe

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baol737 più di un mese fa

Alba/Tramonto


E' un'alba o un tramonto se ti tengo la mano sulla fronte mentre vomiti.
E' un tramonto o un'alba se dopo una giornata scialba propongo un silenzio irrisolto.
O è insieme alba e tramonto l'eterno confronto tra il presente e il possibile,
tra il sereno e il vivibile,
tra il crescere un orto e l'assaporare veloce,
tra l'attesa e il precoce,
tra l'ascensore e il deltaplano?
Ma tra l'alba e il tramonto, oggi pomeriggio, scopiamo?


 Tratto da "Basilicata coast to coast"

 

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baol737 più di un mese fa

L'invidia del narcisista 

 

Il narcisista non vuole che tu abbia un pensiero perchè lui non riesce ad avere un pensiero. L'ideale non è un pensiero.

Non vuole che tu stia bene perchè lui non sta bene.

Non vuole che tu sia felice perché lui non è felice.

Non può esserlo.

Il narcisista ti vuole distruggere perchè tu rischi di essere il portatore di qualcosa che lui non vuole.

 

 

 

 

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