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Quando accade di trovare una persona intelligente con cui scambiarsi idee in maniera costruttiva, questo posto diventa anche piacevole...
Purtroppo ciò accade molto raramente.

 

Lo scambio di idee... Bella cosa.
George Bernard Shaw diceva:

 

"Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.
Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee."

 

Forse dovremmo smettere di scambiare cose e iniziare a scambiare idee...
Ma questo è un altro discorso che esula dall'argomento che vorrei trattare.

 

Tornando a noi, in uno dei nostri scambi è emerso il concetto di debolezza. E questa la domanda che mi è stata posta:

Esistono ancora le persone deboli?

Sì esistono ancora e qui dentro sono in maggioranza.
Però forse è il termine ad essere sbagliato.
Io ho parlato di debolezza, ma avrei dovuto scrivere "Vulnerabilità".

La debolezza potrebbe essere accostata anche a qualcosa di piacevole, per esempio io ho un debole per la Nutella.
Le vulnerabilità invece le assocerei a piccole crepature della nostra emotività.
Potersi introdurre al suo interno significa avere il potere di lacerare ulteriormente tale emotività.

 

Tutti abbiamo le nostre. C'è chi riesce a camuffarle, a renderle invisibili. C'è chi invece le lascia in bella mostra, forse perché ne ha troppe per poterle nascondere.
Io negli anni ho avuto modo di conoscere molte persone qui dentro, e tranne poche rarità tutte avevano le loro crepe.
Anche persone apparentemente forti.
Ho conosciuto gente (Resto volutamente sul vago sia come genere che come età) che ammiro per la loro forza di carattere, che ha permesso loro di andare avanti nonostante la vita non fosse stata affatto generosa.
Ma queste erano quelle con le crepe più grandi. Nascoste bene, mimetizzate con cura sotto l'apparente forza.

 

Come ti ho detto privatamente (Mi sto chiaramente rivolgendo alla persona dello scambio epistolare di cui sopra) "una persona intelligente, con una buona capacità di scrittura, e magari di buon aspetto, qui dentro potrebbe fare molto male..."
E aggiungerei, specialmente se le sue azioni sono mosse da un insano narcisismo.

Perché fare del male? Questa è una bella domanda, e non posso essere io a rispondere.
Però ad esempio, Jim Rohn diceva che "le persone non fanno bene semplicemente perché non stanno bene".

E tutto sommato ha una sua logica.
Fare del male perché è l'unica cosa che ti fa stare meglio...
Beh, anche qua ce ne sarebbe da discutere, ma forse sarebbe un argomento troppo vasto per essere affrontato qui.
E comunque direi che per il momento può bastare.
Alla prossima.

 

 

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6

Voglio approfittare di alcuni messaggi che ho ricevuto per approcciare a questo nuovo post.
Qualcuno mi ha accusato, a sua veduta giustamente, di predicare bene ma di razzolare male.
Il motivo? 

Perché io stesso, con il mio profilo, non ho niente di reale, nemmeno l'età.

A parte il fatto che io per primo mi sono messo nel calderone, evitando di pormi su un piedistallo inesistente, vorrei puntualizzare su una questione: io non predico... Io razzolo... E razzolo pure parecchio, senza predicare.
Io sono proprio un gran razzolatore.

 

Chiarito questo punto vorrei però approfondire il discorso.
Io non ho messo nessuna foto reale, non ho messo l'età reale e probabilmente niente di quello che ho scritto è vero.
Magari non sono nemmeno un uomo, in fondo questo profilo non vuol essere lo specchio della realtà.
Però di una cosa sono sicuro: nessuno entrando nel mio profilo potrà pensare di avere a che fare con una persona di 112 anni. Si chiederà chi si cela dietro questo profilo, potrà esserne o no incuriosito, o completamente schifato,
ma di sicuro non potrà farsi nessuna aspettativa.

Questo vale un po' per tutti quei profili che mostrano immagini palesemente prese da internet, come quelle di attori famosi...
Se mettessi la foto di Richard Gere, a nessuno verrebbe in mente l'idea che possa essere veramente lui... O almeno lo voglio sperare.
Questo vuol dire celare la propria identità e chi interagisce con noi sa perfettamente che se vorrà saperne di più dovrà per forza di cose provare a conoscerci meglio.
Nessuna aspettativa... Nessuna idea.

 

Diverso sarebbe se avessi messo la foto del mio vicino di casa che è un gran figo e non è famoso. All'età magari avrei tolto un paio di anni, oppure aggiunto, dipende dai casi.
Avrei inserito qualche frase ad effetto, sicuramente presa da internet così almeno non faccio nemmeno fatica a spremermi, e il gioco è fatto.
Ecco, questo sì vuol dire ingannare le persone. Perché ti spacci per qualcuno che non sei, ma del tutto verosimile.
Chi interagisce con te potrebbe farsi delle aspettative, e così è molto facile approfittarsi delle debolezze altrui.
Se ce ne sono qui dentro? Dai, lo sapete anche meglio di me...


Perché si ha la necessità di fare questo?
Io un'idea ce l'avrei, ma ne parleremo nel prossimo post...

O magari no.

 

 

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13

I social tutto sommato li fanno gli utenti.

Sia Facebook che Instagram per esempio sono diventati una fucina di inserzioni. La gente li usa molto per promuovere la propria professione o comunque come vetrina in cui poter mostrare tutto quello che ogni utente realizza. Che sia arte, cucina, o semplicemente una vacanza, tutto viene postato in quei portali.
Senza dubbio però tutto quello che viene inserito lì dentro fa parte della vita reale delle persone.

 

Qua no... Non funziona così.
Si creano profili che siano accattivanti e "arredati" in modo da poter attrarre in base alle proprie finalità.

Raramente vengono inserite cose che possano riportare alla vita reale delle persone. Molto più probabile che la pagina del profilo rifletta ciò che uno vorrebbe essere; oppure far trasparire ciò che è dentro, veramente, ma che
nella vita reale deve rimanere soffocata.
In molti casi qui si lascia andare a briglia sciolta la propria parte oscura... Nascosta. Quella che per le persone del proprio entourage potrebbe apparire scabrosa, quella parte che "non si può dire, non si può mostrare".
Vero... Avete ragione.

Non per tutti è così. Ci sono anche quelli che non creano profili con il fine di far
colpo su qualcuno, ma li creano per il solo gusto di scrivere, postare, mettere in uno spazio pubblico le proprie idee, le proprie emozioni.
Ma anche in questo c'è sempre un unico comune denominatore: la volontà di lasciare separato questo luogo dal resto della vita reale.

 

Chiaramente non prendetela sul personale e so perfettamente che alcuni qui ci mettono la faccia senza farsi problemi a far uscire la loro vita. Ne ho conosciuti anche io.
Certo, molti di loro hanno poi chiuso, altri si sono pentiti e altri hanno  comunque avuto problemi... tornando poi in modo anonimo.
Perché parliamoci chiaro, questo posto non è come gli altri.

Probabilmente starete pensando che questo post non dice niente di nuovo rispetto al precedente. Però lì parlavo dei problemi, del fatto che siamo qui perché nella vita reale qualcosa che non va c'è.

Questo post invece è un'introduzione sulle finalità... Perché tutti hanno un fine qui dentro.
Ma approfondiremo il discorso... Eccome se lo approfondiremo.

 

 

Come sempre, segnalate gli errori eh, io non mi offendo *_*

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Vi avevo detto che avrei parlato dei "problemi", ed eccomi qua.
Certo, questo è un argomento molto vasto che non può essere esaurito in quest'ambito, e tra l'altro non voglio nemmeno scrivere post eccessivamente lunghi, anche perché l'attenzione media non è alta. Il rischio sarebbe quello di farvi arrivare a metà lettura e poi vedervi andare via senza essere arrivati a fine.

 

Inutile girarci intorno... Qui tutti abbiamo dei "problemi", per dirla come l'hanno detta a me.
Diciamo che in ognuno di noi ci sono delle motivazioni che ci spingono a essere qui.
Dai, siamo sinceri.
È vero che siamo nell'era dei Social, ma questo mi pare un pochino atipico (nel senso della tipologia di social a cui
solitamente si fa riferimento, come Facebook, Instagram ecc...).

Innanzi tutto sembriamo in tanti, ma in realtà siamo in pochi e sempre gli stessi. Ci cambiamo solo l'abito di tanto in tanto.
Io stesso lo confesso, sono qui dentro da decenni e di nick ne ho cambiati parecchi (non chiedetemi quali perché non ve lo dirò nemmeno sotto tortura).
Quindi, particolare non da poco che ci fa differire da altri social, abbiamo la possibilità di avere ben 7 profili diversi per ogni Account.

 

Ma la vera differenza sta nel modo in cui ci stiamo.
In maniera del tutto anonima, con immagini prese da internet, e non di rado, con allusioni a Sottomissioni, dominazioni, fantasie sessuali e altro ancora (non voglio stare a fare il lungo elenco).
Ora, si potrebbe scendere anche nei particolari delle varie tipologie di profili, ma non cambiarebbe il senso del discorso, e cioè che tutti, chi più chi meno, hanno qualcosa di irrisolto che probabilmente li fa preferire questo luogo di evasione.

(Sì, ovvio, non per tutti è così, ci mancherebbe, ma se provate a esplorare un po' di profili, non potrete negare che lo è per la stragrande maggioranza.)

Sia chiaro, io mi ci metto per primo... Non sono esente da tutto ciò. Certo, è anche vero che qualcuno se ne approfitta.

Ma avremo modo di parlarne ancora...

 

 

P.S: Ho riletto ma qualcosa mi sarà sfuggita di sicuro. Sono però sicuro che voi ve ne accorgerete e sarete lesti nel segnalarmelo. Grazie. *_*

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Penso che le parole a volte possono fare male.
Eccome se possono fare male.
Ma non tanto per ciò che la parola in sé può significare. Un'offesa, un addio, una triste verità... No, quello fa parte del giusto ruolo che la parola ha: comunicare.
Invece parlo del male che possono fare quando grazie ad esse costruiamo una realtà parallela a quella che viviamo.
Non solo la costruiamo, ma la rendiamo talmente credibile che i nostri interlocutori ci credono... E magari si innamorano pure di quella realtà.
Certo non accade niente quando tutto resta nel recinto delle parole. I problemi arrivano quando si vuol dare un senso a quelle parole, cercando di uscire dalla virtualità del momento.
La realtà è realtà, non c'è niente da fare. Così, immagini che ti erano state date in un modo le scopri totalmente diverse.

Non è un problema di genere. Maschi e femmine in questo caso si equivalgono.
Mi chiedo solo:Perché?
Se io mi spacciassi per un uomo alto, magro e pieno di capelli, ma nella realtà fossi basso, grasso e calvo, cosa potrei mai pensare di ottenere? Far innamorare una donna con le parole e le immagini che nella sua testa può essersi creata?

E poi?

Poter dire "Visto? E anche questa c'è caduta."

No caro, non l'hai fatta cadere tu, ma quello che le hai fatto credere di essere. Se avesse visto te, probabilmente ti avrebbe schifato.
Ma anche le femmine sanno fare questo... Anzi, devo dire che a loro riesce molto meglio.

 

 

P.S:

Qualcuno mi ha commentato dicendomi di aver fatto "la scoperta dell'acqua calda".
Oh, lo so benissimo, ma il fatto che sia così comune non significa che questa sia la giusta regola.
Come dite?
Ho qualche problema?
Ah, ma qui tutti abbiamo dei problemi, ma di questa cosa parlerò nel prossimo post.

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