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iljoker18

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Mi descrivo

Beh è un po' complicato dato che dovrebbero dirlo gli altri, ma praticamente impossibile da controllare e gestire.Non mi è mai interessato ciò che pensano le persone,non mi è mai interessato piacere,andare d'accordo o fare il simpatico con chiunque (anche perché simpatico non lo sono),non mi è mai interessato cercare nuove amicizie fatte salve rare eccezioni..Anzi ormai neanche più quelle.

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

Inglese, Francese, Spagnolo

I miei pregi

Probabilmente non ne ho più nemmeno uno da parecchio tempo...e mi va bene così!

I miei difetti

In continuo ed irrefrenabile aumento...

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Bodyboarding,skimboard,gli Champagne,Donuts
  2. Le mie scarpe,i miei tatuaggi,dormire,profiterole
  3. Chi non se la tira,shortbread,Doritos,mare,estate

Tre cose che odio

  1. Traffico e idioti in auto,il mio smartphone,neve
  2. Chi se la tira,chi non da attenzioni,il mio lavoro
  3. Le sveglie alla mattina,il caldo afoso,le attese

I miei interessi

Passioni

  • Sport
  • Lettura

Musica

  • Rock
  • Hip hop
  • Punk

Cucina

  • Giappo
  • Piatti italiani
  • Stellata
  • Tex & mex

Sport

  • Surf
  • Arti marziali
  • Running
  • Trekking

Quando a Firenze scrivevano...«Tanto gentile e tanto onesta pare...", avevano proprio ragione; pare e basta...

 

L' isola che non c'è...effettivamente non c'è.

Il lupo non è cattivo... ma è solo affamato.

Il principe non è azzurro...ma in rosso per tutto ciò che chiedono le "belle" nelle fiabe e nella realtà.

Le principesse non esistono, checché se ne dica....di favole hanno solo quelle che ti raccontano e alle quali dovrebbero smettere di credere anche loro.

Non sono le bugie a darmi fastidio, ma è l'insulto alla mia intelligenza che trovo particolarmente irritante.

 

Warriors

Il lupo avanzò. Occhi come crateri e zanne come rostri. 

LEI mise un ginocchio sul granito. Il lupo chiuse la distanza. Densi filamenti purpurei grondavano dalle fauci. Memoria di sangue e retaggio di preda.

LEI si protese in avanti. Il suo volto fu a un palmo dal muso del lupo. LEI scrutò dritto nel suo sguardo. 

Il lupo emise un ringhio profondo, snudando le zanne, emettendo respiro torrido. 

LEI allungò la mano destra. Contatto primevo. Passò le dita sul muso della belva. Carezza ancestrale. Rimosse dal pelo parte del sangue. 

LEI affondò la mano nell'acqua. 

Sangue si dilatò nelle increspature. 

Il lupo le leccò il viso.

Il sangue si dilatò fino ai margini estremi della notte. 

LEI rispose al bacio della morte.

Anche la sofferenza è una scelta

Non ebbe la certezza di quello che vide.
Forse non voleva averla.
Metà del torace del viandante in nero era coperta di tatuaggi. Si dilatavano dalla spalla sinistra, verso il ventre dalla muscolatura definita. Altre immagini del delirio. Volti dagli occhi obliqui, esseri mostruosi pieni di artigli, forme impossibili.
L'altra metà del suo corpo.... L'altra metà del suo corpo era scolpita da cicatrici. Retaggi pallidi lasciati dall'acciaio e dal piombo.
Mikla sentì le lacrime in bilico agli angoli dei suoi occhi. "Così tanta sofferenza..."
"Anche la sofferenza è una scelta".

A volte è solo una questione di Equilibrio...

IL GATTO

C’era una volta un gatto. Un po’ speciale.
Nel corso dei secoli era morto e rinato un milione di volte.
Era stato allevato da generazioni di uomini verso cui non aveva provato che indifferenza.
Non temeva la morte.
Ad un certo punto decise di diventare un libero gatto randagio.
Incontrò una bella gatta bianca e vissero insieme felici e contenti.
Passarono gli anni e la sua candida compagna, ormai vecchia, si spense.
Lui pianse per più di un milione di volte. E poi la seguì.
Non rinacque mai più.

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