E mentre mi baciavi ti odiavo.
Sapevo di non poterne fare più a meno.
Odiavo dipendere da te.
Ma era tutto ciò che desideravo.
Amavo odiarti....
E mentre mi baciavi ti odiavo.
Sapevo di non poterne fare più a meno.
Odiavo dipendere da te.
Ma era tutto ciò che desideravo.
Amavo odiarti....
Scusa
ho
sbagliato...
Forse aspetterò all'infinito ma aspetterò. È ciò che si dice amare.
Ci metto tutta me stessa ma non ce la faccio più in questo modo.
Il primo insegnamento di questo nuovo anno arriva proprio nelle sue primissime ore, ma ce ne ho messa qualcuna in più per capirlo. Capire che senza la difesa della propria persona non resta molto nella vita, se si diventa passivi anche in questa fondamentale “missione” allora si sopravvive soltanto. Ho capito che non posso pretendere comprensione, cosa mai voluta da chiunque del resto, perché sono dell’idea che questa avviene per “implicita scelta” solo se è simultanea, se chi ascolta sa anche dire, se c’è l’incontro di empatie diverse ma facili nel combinarsi bene, ma nemmeno sono tenuta a dovermi far carico degli umori altrui, di dover comprendere gesti o parole che nascondono altro, per paura o per chissà cosa cazzo passa nella mente della gente, di ciò che vogliono far sottintendere invece di esplicitarlo. E io sono stanca di dover interpretare, perché voglio chiarezza quest’anno: ed eccolo qui il primo suo insegnamento. Chiarezza nelle parole così come negli intenti, nei pensieri così come nei progetti, chiarezza nei rapporti così come nelle discussioni. Chiarezza nei modi e nei tempi, e se questi ormai sono andati inutile aspettarmi chè io non concedo altre opportunità dopo averne date a iosa. Chiarezza ogni giorno e soprattutto la sera, in ogni spazio e azione possibile, chè io di buttarmi a letto lasciando appese le cose non ci sto più.
'Non credo nelle promesse o meglio, a dirla tutta mi spaventano perché pronunciarle è un attimo e poi a dimenticarle… pure e ne ho sentite tante da averne paura. Per questo non ti prometto nulla. Però ti stringo, ti stringo forte così che tu possa sentire quasi dolore nelle costole; ti stringo come tu stringi me, riversandoci amore infinito e non solo sangue nelle vene di quelle braccia che sembrano disegnate alla perfezione per racchiudermi tutta così che nessuna parte di me possa sentirsi mai sola; ti stringo tenendoti, affidandomi, guardandoti, guardandoti sempre perché tu possa essere certo in ogni istante di dove sei; ti stringo la notte e ti stringo il giorno, sempre, con la pelle, la mente, il cuore. Ma non è una promessa, se lo fosse domani potrei non mantenerla o dimenticarla. Sono io, con te, per te, in te. '
........❤️🌶️
Vorrei mancarti. Vorrei mancarti da morire, come manca l'aria, come mancano le cose essenziali, quelle di cui non si può fare a meno. Vorrei che lo sentissi anche tu questo vuoto che sembra inghiottirmi, che mi annebbia i pensieri e non mi permette neanche di fare le cose più banali, le cose che semplicemente richiedono presenza. Perché la verità è che io non ci sono; fisicamente sono da qualche parte ma il mio cuore è altrove, sta vagando, indeciso se mollare o resistere, se credere o arrendersi. Non riesco a concentrarmi su nulla, riesco solo a pensare che non ci sei. E mi chiedo perché le cose debbano andare in questo modo, come se non esistesse un ordine nell'universo, come se il caos della mia anima si riflettesse su tutto, come se il destino, in qualche modo, ce l'avesse con me. Mi sento come se avessi mille buchi al posto del cuore, tutto ci passa attraverso senza che io possa farci nulla, mi trapassa il tuo silenzio, la tua distanza, la razionalità con cui imbrigli tutto, il tuo modo di restare distaccato mentre io mi faccio investire da ogni cosa.
Vorrei che tu ti perdessi, come mi perdo io. Che restassi senza fiato, senza parole, senza filtri, senza difese.
Vorrei, per un attimo, che tu fossi me....
Ricorda…
quando vuoi, se vuoi…
io sono qui
ti aspetto
sempre…
ti direi
ti dico
ti diro'
una sola parola...
quella...
Chiamami nel bel mezzo della notte e dimmi…
che non riesci a dormire senza di me ...
Ma la verità è che io senza te non sto bene.
È come se mi mancasse una parte.
La parte più grande.
La parte più bella.
Quella che avrai sempre tu.
C’è un “momento” che si dilata fino a diventare periodo, racchiude poi mesi e ancora anni e diventa infine esistenza, in cui accade. Avviene magari in un attimo piccolissimo, indefinibile nel determinarlo o, al contrario, in una precisa circostanza, ma accade esattamente quel preciso momento che dà il via al passaggio ineluttabile ecco è li' che tocchi cio' di cui hai bisogno. Non so dire quando sia cominciata anche per me, quale sia il giorno preciso, ma so che sono qui a sentire quel bisogno forte di riempirmi di te.... Sono io che sospiro so cosa sia davvero il Natale, non so cosa voglia dire non goderne in una famiglia, nè perché si dice che “renda tutti più buoni” quando poi, in verità, vedo in giro solo dosi massicce di egoismo e cattiverie gratuite lanciate come coriandoli su tante, troppe persone. Però mi piace pensare alcune cose. Tipo…che sono felice di essere in piedi quest’anno, e sentirmi forte nel ricordare quello terribile di dodici mesi fa, anche se a me sembra passato comunque così poco tempo da avvertirlo come fosse ieri.Pero' un anno fa' c'era qualcosa .....qualcuno.Ecco il distinguo... Penso che quest’anno, proprio perché ho imparato tanto negli ultimi mesi, ho addobbato un albero anche a casa mia per un sentimento di riconoscenza verso la vita, ma anche come un regalo a me stessa per l’impegno e la tenacia. Penso che, per un attimo, so diventare la bambina che sono stata quando in questi giorni alzo il naso verso le luci colorate delle strade e mi entusiasmo nel godermele, senza pensare a quel che mi manca.... Penso ....si penso a te., E soprattutto penso che forse Natale è sapere accettare che molte cose non possono cambiare, nonostante tutti gli sforzi e l’impegno impiegati, ma essere in qualche modo serena, perché comunque nel cuore non ho lasciato che ci entrasse un briciolo di rancore nè quel buio che si trasforma in odio e rende insensibili, aridi, tristi. Allora se così è, vorrei fosse Natale tutti i giorni. E non solo per me.Anche per te,ti amo al di la' di tutto..
Non siamo e non saremo mai
pace e silenzio, ferma calma,
la brezza dolce che accarezza
e passa.
Siamo fatti di carne, tu ed io
quella carne che uccide
e che germoglia.
Di pelle che trema per una carezza,
di scuotimenti improvvisi
e terremoti.
Siamo fatti di carne tu ed io
e di natura che non ha domande.....
Forse un giorno io e te saremo due persone che si rincontreranno di nuovo per la prima volta.
Passano lenti i giorni non mi stacco dal pensiero di te,parole inutili senza quel senso che noi sappiamo o forse io sola eppure ti assaggio ancora in bocca e resto ferma cosi' immobile senza cercarti ....non mi capisco e non mi perdono perche 'ti amo da quanto ti odio,lo sai gia'...
La mia natura non la comprendo più o forse troppo, quindi non chiedermi nulla, non cercare spiegazioni, non pormi domande. Alcune le vedo io stessa come dogmi, certezze assolute senza alcun punto di domanda. Sfioriamo la retorica, a volte. Eppure io rifuggo tanto la banalità quanto tu la stupidità....ho la pelle lacerata, gli occhi stanchi, le mani tremanti, il cuore in tumulto, la mente bucata da un colpo, lo stesso da sempre, da quando. Da.
Vorrei farmi muovere dentro , per sentire se davvero sono io quella che si guarda in questo momento [di tutti i momenti possibili], così distante dal centro da sentirmi isolata dal mondo ,il tuo..e dalla realtà che non mi appartiene, se non quando chiudo le scene del giorno e alzo il sipario della notte e tu mi raggiungi tra coperte e luci basse…
...i sentimenti che ritornano sono quelli che non se ne sono andati mai
....
[ …Inciampo su pensieri che mi galleggiano intorno da anni, da una vita probabilmente. Vorrei poter dire senza troppe conseguenze. Alcuni segreti li ho già lasciati nelle tue mani. Ne senti l'odore, la morbidezza, l’essenza.
Mi chiedi e ti domandi. Mi rispondo e ti lascio intuire, per farmi capire.
Se tu corressi io ti tratterrei. Come sempre, in questi pensieri che non portano lontano se non verso le tue mani… ]E gli infiniti ritorni. Che non si sa se fanno bene o cosa. O cosa.
Ci riprenderemo il tempo che la distanza ci ha portato via. Mangeremo gli attimi che ci ha tolto e ci ubriacheremo coi minuti spesi al telefono per dirci quanto ci amavamo.
Sei stato la prima volta in cui mi sono detta “questo o mi fa innamorare o mi fa impazzire” e alla fine sai anche tu com’è finita.. ti ho amato da impazzire..💔
La prima volta che siamo usciti insieme ci siamo baciati.
La seconda volta abbiamo fatto l’amore.
La terza volta anche.
Così come la quarta, la quinta, la sesta…
E così sono passati i mesi, gli anni…
Facendo l’amore.
Di parole.
Di corpi.
Di sensi.
Di risate.
Di complicità.
Di condivisioni.
Di…
La prima volta ci siamo baciati.
La seconda…
Ho perso il conto, ma non la voglia di fare l’amore con te.
In ogni senso. Con tutti i sensi.
Tema:
[Della mia libertà di pensarti.
E la tua di sentirmi.]
Svolgimento
Smettere richiede coraggio.
Più di quanto vogliamo far credere di saperlo fare.
Sogni che diventano segni sulla pelle.Questo silenzio lo conosco.
L'ho già sentito .
Tra parentesi . ..
Lì ci chiudo le cose importanti.Vorrei di nuovo una prima volta con te.
La tua risata come sottofondo alle mie giornate.
Sentire abbaiare il principino.
Non dovrebbe succedere.
Ma facciamolo capitare.
Nella prossima vita telefonami prima.
Ci pensi mai?
Esattamente il suo contrario.
Forse sono nata per non accontentarmi mai.
Le domeniche d'autunno mi fanno sempre sentire incompleta appena mi stendo sul divano con quella luce che sembra già sera.
E non basta il plaid che è sempre piegato male nello stesso angolo, perché io dovrei coprirmi di te e con te. Dovrei chiudermi tra il tuo braccio e il petto e poi allungarmi per cercare sempre quella tua curva perfetta tra collo e spalla dove ti fai respirare forte. Incastrarmi lì e sentire le tue dita sfiorarmi piano quei centimetri di pelle lungo il fianco che il maglione lascia sfuggire nel mentre.
Potrei addormentarmi così per qualche minuto, se solo volessi.
Ma non se fossi qui.
Le parole vanno scelte con cura.
Alcune, infatti, stanno bene solo addosso a te.Posso perderle, ma il pensiero resta ...E tutto quello che provi a schivare durante il giorno viene comunque a salutarti prima di dormire.Ci ostiniamo a cercare sempre il motivo, a tutto. E poi diventiamo pesanti…Ecco perché qualsiasi cosa tu stia pensando, falla!
O almeno dilla.
Ho tutti i sintomi della tua urgenza.Sospesa lì, tra le ''cose'' che non voglio perdere e quelle che non vedo l'ora di vivere.
Capisco.
Anche se avrei preferito il contrario.Le cose bellissime accadono nei film.
E nelle canzoni.
E nei libri.
O nella mia mente .
Come stare nel mezzo di qualcosa mai iniziato,si fa per dire, e che non tende ad una fine.
Irrisolvibile.
[Della mia libertà di pensarti.
E la tua di sentirmi.]
Voto:.......
Vorrei tornare al momento esatto in cui ti stavo conoscendo, ma ancora non ti avevo (ri)conosciuto, così da non mancarmi come adesso.
-Lui non si dimentica. So che ora lo odio, non lo sopporto, che non riesco a vederlo. Che non vorrei mai essermi innamorata di lui, che non mando giù neanche l’idea di respirarci la stessa aria; ma so di non aver guardato nessun altro come ho guardato lui, so benissimo di non essermi mai persa in occhi più belli e so per certo di non aver mai sorriso così tanto parlando di qualcuno, e queste sensazioni non si dimenticano mai. Quindi il termine ‘dimenticato’ è sbagliato. Forse mi sono abituata all’idea di non poterlo avere, ma dimenticarlo no, non riuscirò a dimenticare tutte le sensazioni che ho provato.