E "intrepido" introdusse il personaggio di Junior
https://adrianobrunoalbertomaini.blogspot.com/2024/07/e-intrepido-introdusse-il-personaggio.html
E "intrepido" introdusse il personaggio di Junior
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https://adrianobrunoalbertomaini.blogspot.com/2024/07/costa-azzurra-e-dintorni-memorie-minime.html
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Poco a ponente della Frazione Latte di Ventimiglia, vicino a Punta di Begliamino, una serie di baracche, nel tempo dotate di molti elementi di conforto così da apparire se non villette in miniatura almeno appropriati bungalow, ebbero l'iniziale funzione di ricoveri per barche di pescatori dilettanti. Si aggiravano laggiù persone già menzionate su altro blog, alle quali nell'occasione va aggiunto uno dei proprietari, valente pescatore, Reganta (rema!), così a volte, dal suo tipico intercalare, chiamato dagli interlocutori più stretti, un uomo che apriva il suo magazzino di Mortola a memorabili cene dove si comsumavano in abbondondanza le sue bottiglie di vino, in un libro, tuttavia, segnalato fugacemente con il vero soprannome dialettale da Arturo Viale, che se lo ricorda solo perché fornitore della vecchia locanda di famiglia.
Mitica nella zona tra Mortola e Grimaldi di Ventimiglia (IM) la costruzione di una casetta - ritenuta abusiva! - su di un terreno del principe di Monaco - si è ormai vicini alla frontiera! - affacciato su di una spiaggia invasa in permanenza da alghe trascinate dalle onde: una vicenda approdata anche sugli schermi televisivi nazionali. Poco lontano, dove la costa improvvisamente si alza quasi a picco, rimase a lungo incagliato a prua in su il relitto arrugginito di una piccola nave dallo scafo dipinto di rosso.
Mitica nella zona tra Mortola e Grimaldi di Ventimiglia (IM) la costruzione di una casetta - ritenuta abusiva! - su di un terreno del principe di Monaco - si è ormai vicini alla frontiera! - affacciato su di una spiaggia invasa in permanenza da alghe trascinate dalle onde: una vicenda approdata anche sugli schermi televisivi nazionali. Poco lontano, dove la costa improvvisamente si alza quasi a picco, rimase a lungo incagliato a prua in su il relitto arrugginito di una piccola nave dallo scafo dipinto di rosso.
Tornando agli episodi di Bordighera occorre precisare che anche da quelle parti c'era uno sterrato, ancora più martoriato di quello di Ventimiglia, ma che iniziava almeno ad un centinaio di metri di distanza, in direzione ponente, verso il torrente Borghetto, in quel punto non ancora valicato da un ponte pedonale. E che si presenta in termini sostitutivi una sorta di casetta araba, adorna qua e là di piastrelle azzurre, sede sino a poco addietro di un ristorante dall'insegna singolare, più di recente un ritrovo musicale. Oggi è diventato invero un bistrò. Ma una volta lì sorgeva la baracchetta del mitico Caminito, già da me citato!
Tornando agli episodi di Bordighera occorre precisare che anche da quelle parti c'era uno sterrato, ancora più martoriato di quello di Ventimiglia, ma che iniziava almeno ad un centinaio di metri di distanza, in direzione ponente, verso il torrente Borghetto, in quel punto non ancora valicato da un ponte pedonale. E che si presenta in termini sostitutivi una sorta di casetta araba, adorna qua e là di piastrelle azzurre, sede sino a poco addietro di un ristorante dall'insegna singolare, allo stato attuale più un ritrovo musicale.
Davanti c'era uno stretto sterrato - spesso chiuso a ponente con catene sì da renderlo in pratica un semplice accesso pedonale - che sbatteva un po' più in là contro campagne e spiagge sassose dove si disperdeva ben prima di incrociare il torrente eponimo della regione.
Il fatto è che in tanti racconti quel ritrovo viene definito come baracca. Ma Baracca e Baracchetta sono termini spesso usati in senso quasi orgoglioso, tanto è vero che si sono anche visti locali - alcuni in muratura - con quel nome.