Profilo BACHECA 206
Con te ho passato i giorni più belli della mia vita.
Fortunatamente per le notti mi ero organizzato diversamente.
(Danilo Arlenghi)
questa è forte... persino all'inverso....
Ho voglia di stare un po' con te.
Senza un fine particolare, senza alcun obiettivo se non quello di stare un po' con te.
Raccontarti le mie cose, ascoltare le tue.
Ho voglia di sorridere con te, senza un motivo, senza spiegazioni.
Solo voglia di respirarti vicino, sentire l'emozione dentro, sentire la leggerezza del momento, godersi il sole del mattino anche se in quel mattino il sole non c'è.
Io e te, leggeri, col mondo fuori e tutta la dolcezza dentro, solo io e te.
Quanto tempo è per sempre?
a volte....solo un secondo...
ma si vive per amare...ed essere amati
LETTERA A UN FIGLIO
Caro figlio,
se un giorno mi vedrai vecchio,
se mi vedrai sporco quando mangio e non riesco a vestirmi... abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso io a insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere... ascoltami. Quando eri piccolo dovevo raccontarti, ogni sera, la stessa storia, finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare... ricordati quando dovevo correrti dietro, inventando delle scuse, perché non volevi fare il bagno. Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico. Ho avuto tanta pazienza ad insegnarti l’abc.
Quando, a un certo punto, non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso... dammi il tempo necessario per ricordare. E se non ci riesco, non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico, ma il mio bisogno di essere con te e averti lì che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo, non trattarmi come se fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti, nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te, quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto... non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo.
Cerca di capire che alla mia età a volte non si vive, si sopravvive soltanto.
Un giorno scoprirai che, nonostante i miei errori, ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza. In cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te. Ti amo figlio mio.
Il tuo papà
"Ho aspettato per anni parole che non sono arrivate.
Ho incollato zampilli di silenzio alla sorgente viva
del mio dolore, prigioniera di un tempo mascherato
di generoso impegno.
Tra lettere di lacrime derise sono rimasta sola
a perquisirmi l’anima, per salvarmi la vita
quel tanto che basta e aspettarti…
L’attesa mi ha regalato saggezza,
pazienza,
frammenti di felicità."
(Anna Magnani)
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In genere è consigliabile palesare la propria intelligenza
con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice.
La prima alternativa è saggezza,
la seconda è vanità. (Arthur Schopenhauer)