Morfina
Fatti più vicino alla mia bocca, così che io possa
prenderti l’aria dalle labbra,
Così da incollare alla tua pelle il mio silenzio e annusarti i
battiti, ancora nel petto.
Fatti più vicino ai miei muscoli, tese cortecce di legno bagnate
dal sudore a pioggia,
E non ti domandare perché tremo, una volta vinti i tuoi e i miei
brividi, con un bacio.
Fatti più vicino alla mia nuca, innocente sentiero per sensazioni
ostili alla pace
e non sorprenderti, se le nostre mani intrecciate, non vogliano
liberarsi dalla stretta.
Prenditi la mia febbre e il malanno che svirgola nel cieco del
sangue,
Lasciami al drago cuore, tuo, in pasto, finché la mia anima non
reclamerà una via per l’Eden.
Fatti più vicino all’abbraccio di tutti sogni nella gabbia del
torace,
E non ti spaventare, se l’incendio troverà anche il tuo fuoco,
non ti spaventare se le mie fiamme troveranno le tue fiamme,
E se bruciando, tu sentirai la mia richiesta d’aiuto in qualche
scintilla lontana nello spazio ,
Che s’è sostituita a una stella, pur di amarti.
miu j