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Ti ho letto con cura 'invito indaco' . La memoria, il toccare denso di una percezione e il suo ricordo , la sua descrizione, un tesoro e una maledizione. Come se nello 'schigno'ci fosse lo sdegno, il ghigno del beffardo amore perduto quell'istante mai più accaduto. E insieme Scrigno, scritto, forziere che Stride, conserva e protegge. Del Grido, la fiamma. Del tepore la coscienza . Dell'errore il colore . Arte che avanza amica indaco . E Non ho dubbi che i tuoi errori siano colori . Racconti, e quando inventi lo fai come se tutto esistesse già. L'inquierudine, lo schigno . Li raccolgo come i testi di secoli fa in attesa del tuo prossimo segno che come licenza poetica traccerai dopo un urlo . C'è chi odia per un pelo d'uomo e chi è sempre n'uovo. M____^