E i pensieri si inseguono e si addensano in una matassa. E i fili si intrecciano. Erano promesse o frammenti di abuso? La trama si mescola al buio. E la pelle diventa un buco, una fessura verso l'ignoto in cui la memoria fa capolino e si stempera con l'oblìo e la più lucida delle comprensioni. La schiena sull'abisso e se mi raggiungi possiamo masticare luna e sorseggiare delirio. Raccogli le parole dalla mia bocca e fanne collane di perle. Lentamente.
Mi sporgo e osservo perché altro non posso.
Corsi e ricorsi storici.
E già non ricordo, perché non contava.
Fuori la luna non bussa ma conta i passi.
Ops...eppure dovrei dire...
Conosci il nome della luna?