Libero

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per_lettera 26 aprile

E inciampo in un rettangolo bianco, senza pensieri. Né passato, né futuro. Hic et nunc. Un sorriso dentro la tasca. E uno nel cuore. La vita è così bella e incasinata e io non mi sottraggo. Apnee. Poi tanta voglia di imparare ancora. Anche se le rughette sono arrivate. Ho voglia e non smetto. I visi della gente e domani sarà un altro rettangolo da vivere,  riempire, colorare o solo ripulire. Per ritrovarci ancora bellezza e forza.

Se penso a Nara mi batte il cuore.  Lontana dal tempo. Il   bosco e templi spersi tra gli alberi. I cervi liberi e un ruscello al limite del bosco. Con un ponticello. Quel ricordo, quello scampolo di vita e di bellezza, si incastra ai miei giorni. Uno di quei momenti irripetibili di una intera esistenza. Chi era con me non ha provato lo stesso. Alcuni posti interessano la nostra interiorità e altri meno. Magari le energie vengono convogliate diversamente. Ognuno ha il suo posto del cuore. 

E forse ci sarà un altro rettangolo così, o più bello, e comunque impregnato della stessa forza evocativa della vita. Per me o per altri. 

Ecco. 

Buon rettangolo a tutti.

Uno per ciascuno.

E il resto esiste nella misura in cui ci condiziona, se glielo permettiamo. Ma quando la misura è colma e si va oltre. Per me davvero non ha senso. 

La vita è altrove  e non possiamo lasciarla andare e sprecare. 

I tuoi occhi azzurri erano incredibilmente seri mentre me lo dicevi.

E io non posso non crederci.

 

 

 

 

 

 

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25
per_lettera 25 aprile

Ed è proprio la notte il momento in cui riesco a trovare parole, sentendole mie fino in fondo. Mie, come il sangue. E riesco ad allontanarne altre. Neanche seleziono, succede. Più velocemente del pensare stesso.

E mentre sentivo la musica allontanarsi e la folla sempre più spenta, in sottofondo, l'aria mi ha avvolta, fino a percepire fili di vento tra le dita. E nel respiro pieno, morsi di orgoglio. Uno strano senso di libertà e di appartenenza alla mia terra, mescolati e quasi stretti, mi ha attraversata, coprendo ogni mia fibra. Una terra di lotta e sacrifici, di gente che resta. Di gente che parte perché altro non può. E torna sempre, perché l'odore dei posti propri è più forte del resto. Un fiume di nostalgia che gocciola come un taglio e segna, quasi con una pelle al contrario.

Dimenticavo, sono terrona, sono fatta di sole e buio. E negli occhi ho il riflesso della mia campagna e del mio mare. E nelle orecchie e nel cuore la mia lingua. 

Deridete quello che volete.

Ma mai la mia terra.

Non ne siete degni.

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33
per_lettera 23 aprile

E poi il mondo era in quello sguerdo. 

E in quegli occhi, che raccoglievano la verità. E si sorridevano bocca su bocca. 

Anche da lontano. 

A volte ti capita di rispecchiarsi nei sorrisi altrui. 

Quasi li sentissi familiari. 

Nessuna promessa. 

Solo una parola segreta. 

Una specie di codice. 

Così era la vita.

Un desiderio nella tasca. 

Un libro da condividere.

Pagine da scorrere disperatamente. 

Una coccinella da baciare. 

Il vento nel prato, a piegare l'erba. 

Spesso la risposta era in un altro modo di comunicare. Di dirsi, senza dire.

Di trovarsi, solo lasciandosi andare. 

Niente riempie di significato come il silenzio.

*

E mi viene voglia di rispondere, a volte sì che mi viene voglia, e poi ci penso meglio, sorrido, e mi passa. 

Bye. 

 

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26
per_lettera 22 aprile

Una volta tanto tempo fa è successo. Su una spiaggia lontana, con il cielo quasi capovolto, le orme sulla spiaggia si illuminavano, ad ogni passo. 

E la luna si rifletteva sul mare. Senza cautela né misura, una luna smodata che rivestita tutto di un velo magico. Ed è stato bellissimo. Ed ero felice, quasi avvolta in quell'incontro misterioso. E intorno nulla, solo quei passi e conchigliette che si rovesciavano dalla battigia nel mare, tra riva e la piccola onda che si sperdeva. 

Sembra quasi che quei passi non siano stati i miei. Come se il mio corpo in quell*incanto non fosse mio e fosse lontano da me. Altro da me. 

 

E ancora mi rende felice quel ricordo e l'odore della notte che non smette di farmi compagnia. Di quella notte e di altre in cui mi capita di addossare pensieri e riflessioni. 

 

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25
per_lettera 22 aprile

Nel gioco delle ombre si corre il rischio di essere fagocitati dalla luce. È il rischio che ci tocca affrontare. Quasi il risvolto dei sogni. E ad ogni respiro un frammento di buio che si incontra e si incastra mentre apre una nuova porta e un percorso di conoscenza.

Nel buio la luce celebra il suo trionfo.

Un po' come quando ad occhi chiusi si spalanca la finestra sui sogni. 

E si palesa la nostra vera natura. 

Con quella non esiste rimedio. 

Piccoli troni di cartone che vacillano, goccia dopo goccia. 

 

 

 

 

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25
per_lettera 20 aprile

Vivo al mare ma non sempre riesco a vederlo. La mia terra è impregnata di salsedine e mi capita di sentirlo. Lo ritrovo nell'aria. E spesso nel cuore della notte, con i miei passi a farmi compagnia, lo ho raggiunto, anche solo per un attimo, perché ritrovando lui, trovo me stessa.

E con il mare negli occhi niente fa più paura. 

Ed è il mare che mi ha insegnato la indifferenza e la voglia di coltivare solo l'essenziale. La gente di mare ha dentro mille tempeste. Da bambina alcune notti il mare seminava terrore, altre rassicurava con la sua voce senza fine. 

Tutti i ricordi della infanzia mi riportano al mare, come un immenso grembo in cui ritrovare serenità. E la forza.

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41
per_lettera 19 aprile

E i pensieri si inseguono e si addensano in una matassa. E i fili si intrecciano. Erano promesse o frammenti di abuso?  O stelle proteiformi? Il silenzio è una coperta che non basta mai. Un po' come la  mente. La trama si mescola al buio, in ogni sua fibra.  E la pelle diventa un buco, una fessura verso  l'ignoto in cui la memoria fa capolino e si stempera con l'oblìo e la più lucida delle comprensioni. La schiena sull'abisso e se mi raggiungi possiamo masticare luna e sorseggiare delirio. Raccogli le parole dalla mia bocca e fanne collane di perle. Lentamente. E poi lasciale andare. Mi sporgo e osservo perché altro non posso. E non tengo più le parole, oltre il cordolo del silenzio. Corsi e ricorsi storici. E già non ricordo, perché non contava. 

Fuori la luna non bussa ma conta i passi. 

Ops...eppure dovrei dire...e invece soffio lontano. E tu parlami vicino vicino. Conosci il nome della luna?

Vieni che te lo sussurro... 

 

 

 

 

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34
per_lettera 18 aprile

Eppure è successo inaspettamente. Scambio di messaggi.  Parlavamo del lavoro. E all'improvviso sei diventata reale. Eri quel nome sul mio foglio. O meglio quel nome sul foglio eri tu. In attesa di... 

E poche ore dopo, occhi negli occhi.

Tacchi e gonna super sexy! E il tormento? E il male di vivere? E la inquietudine? No!!!! Non potevi essere pure simpatica e divertente!!!! 

È iniziata così. Sei stata l'amore più tormentato della mia vita. E lo sai. E quanto rompi bene tu!!!! E so che stai ridendo mentre leggi. Noi sappiamo. Due incoscienti come poche. E adesso accomodati che ti preparo un drink.... Ops un long drink...

E poi ti porterò via  al galoppo sul mio cavallo fino alla luna... 

Sei fortunata perché Libero non mi fa caricare foto.... Cara Molly... 

 

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23
per_lettera 17 aprile

Ricordi? La luce tra le persiane che riempiva di bolle di buio, che strisciavano la intera stanza e le pagine di un libro che aiutava a sopportare il caldo. In quelle lettere ognuno di noi ha fatto i viaggi migliori. Il mondo fuori, forse fermo, come succede al sud in alcuni momenti della giornata o forse come succedeva. Si aspettava che le ombre si stendessero per poter riprendere a vivere, per spezzare quella sospensione. E l'odore delle pesche mature nella cucina, mentre mia madre non smetteva di pulire e cucinare e brontolare. Come sono belle le sue mani ancora oggi. Tutti proteggevano tutti, anche se non lo sapevano. E le voci durante il pranzo si mescolavano quasi feroci, tra un sorso e un morso e le notizie del telegiornale. Era quello l'amore. Come un sigillo schiaccia il petto per la nostalgia e regala tanta gioia. Mentre distaccarsi dalle cose sembra inevitabile. Perchè dall'amore non ci si distacca mai, dall'amore dato e ricevuto, come una pelle che tutto copre. E che resta, anche quando non lo sai e non te lo ricordi più. Alcuni posti non sono altro che sentimenti e il cuore stesso è il posto dei posti. 

Oggi va così.

Tante parole, sicuramente inutili e tali da sdegnare ogni logica, ma questo foglio è il rettangolo che ci porta per alcuni istanti lontani dalla vita e ci consente di dire tutto, anche quello che nelle nostre ore non ha un senso. Ma il senso chi lo decide poi? 

Bye. 

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30
per_lettera 16 aprile

E poi ci sono alcuni buongiorno che sanno di libertà e sono pieni di sole.

Anche se piove. 

E all'improvviso è tutto più chiaro.

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26
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