Profilo BACHECA 331
A volte finiscono solo dei cicli. Ci sono treni che viaggeranno senza di noi e ci sono addii più necessari di milioni di incontri. Questo non significa che i nostri rapporti non siano stati importanti, ma che non possiamo più specchiarci nello stesso futuro.
È molto difficile mettere d'accordo cuore e cervello. Nel mio caso non si rivolgono nemmeno la parola.
(Woody Allen)
“Io ti voglio bene più dei miei occhi e non so perché insisto a restar vivo”
Eugenio Montale a Irma Brandeis, figura femminile "Clizia" presente nelle raccolte "Le occasioni" e "La bufera e altro", è l'amata assente che si trasfigura per il poeta in un angelo salvifico
Penso che, in un periodo così particolare e complesso come quello attuale, dovremmo imparare a stare al mondo.
Stare al mondo, secondo me, significa guardarsi attorno con attenzione, riflettere sulle cose, sui nostri comportamenti, sulla nostra reazione ai disagi che necessariamente viviamo quotidianamente.
Stare al mondo significa apprezzare ciò che abbiamo e critichiamo, ciò che ci hanno donato facendone risorsa, significa essere grati sempre e cogliere ogni occasione per trovare il bello, il sano, il piacevole nella nostra vita.
Sto cercando di correggere i miei comportamenti, di non soccombere alla tentazione di criticare, a godere di ogni piccolo privilegio, di ascoltare i disagi degli altri e di aiutarli con gesti gentili.
Ci sono mille ragioni per imparare a stare al mondo.
Consapevole che viaggiare non consiste nel coprire le distanze ma nel raggiungere nuove mete, passo dopo passo, mi chiedo spesso dove mi porterà questo viaggio e se tutto questo viaggiare, fra gli errori della vita e qualche soddisfazione, possa davvero farmi raggiungere una dimensione di pace, o se tutto questo non sia che un illusorio desiderio della mia fantasia.
Al cambiamento, alle nuove avventure, ai passi avanti che non sai dove ti portano ma che senti di dover fare.
Con la testa vuota ed il cuore più leggero …
Io non so perdonare.
Né perdonare né dimenticare.
È uno dei miei più grandi limiti forse,
e il più lugubre.
E meno che mai perdonare quando una ferita mi è stata inferta da persone dalle quali mi aspettavo affetto, tenerezza,
o sulle quali mi facevo illusioni positive.
Ciò non significa, naturalmente, ch'io dichiari guerra o resti in guerra con coloro che mi hanno ferito, offeso.
Significa che queste persone le liquido.
Le cancello dai miei pensieri.
Non v'è uomo o donna colpevole verso di me che non sia finito nella Siberia dei miei sentimenti.
(Oriana Fallaci)
Ogni tanto fa bene credere che l'amore esista anche se "nulla lo trattiene o lo lega a te per sempre"...
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