E quindi?

E allora?

E con ciò?

Quante volte al termine di una spiegazione, di un’affermazione abbiamo ottenuto questa sollecitazione ad approfondire la questione?

Ci si ritrova a quel punto in un momento di riflessione un’interrogazione interiore che può far tremare alla radice i nostri principi, uno specchio nel quale riflettiamo mentre dal profondo emerge prepotente il dubbio, quel dubbio che si trasforma nella domanda “Avrò saputo esprimere chiaramente il mio pensiero?”

Se non si è sicuri delle proprie idee è un momento difficile, è il momento in cui si potrebbe offrire il fianco a chi vorrebbe demolire il nostro postulato.

Però è anche il momento in cui si può partire all’attacco e prendere noi il sopravvento aggiungendo pietra su pietra al nostro castello fino a farlo divenire inespugnabile.

In fondo non è difficile, è come tirar giù il ponte levatoio lasciando per un momento libertà di ingresso alle altrui opinioni, per poi ritirarlo su e difendere con forza le nostre convinzioni.

Ovviamente il tutto in totale rispetto delle altrui libertà concettuali e di espressione.

…. E poi ti arriva quel segnale silenzioso che sembra voler dire al tuo cervello e ai tuoi sensi “Dai continua quel  pensiero appena accennato” che hai cominciato ad esprimere ma che non sei riuscito a concludere.

E cominci a scrivere con la rabbia di non avere più la chiarezza di quel momento. Sono piccole sconfitte della mente che restano dentro ma che subdolamente lavorano e ti danno quel senso di insoddisfazione che non riesci a spiegare.

Non è vero che ci si sente appagati quando si dice quella frase sciocca “basta che mi sia capito io” Non solo non è vero ma è una presa in giro per accontentare il proprio IO!

Invece sarebbe più giusto dire “vorrei che mi si capisse fino in fondo” in quanto la condivisione dei propri pensieri sono la soddisfazione della nostra psiche, ma siamo troppo individualisti e presuntuosi per ammetterlo.

Ora mi fermo   non so per quale motivo ho sentito la necessità di scrivere queste due righe.

La verità è che ora mi sento meglio… molto.