Cosa puoi dire,
Cosa puoi vedere,
Cosa intuire
E cosa tacere.
Di quei pensieri,
Che ti fanno arrossire,
Di quei desideri,
Che non voglion
morire.
Di quelle foglie,
Che continuano a tornare,
Di quelle voglie,
Di prendere e dare.
Cosa puoi dire,
Cosa puoi vedere,
Cosa intuire
E cosa tacere.
Di quei pensieri,
Che ti fanno arrossire,
Di quei desideri,
Che non voglion
morire.
Di quelle foglie,
Che continuano a tornare,
Di quelle voglie,
Di prendere e dare.
Il mio pensiero,
per chi lo vuole,
Vola leggero,
Tra i raggi del sole.
Si nutre d emozione,
Si posa nella tua mano,
Ha piume d airone,
Ha ali di gabbiano.
Ha un collo bianco,
Lungo di cigno,
Una spina in un fianco,
E un sogno in uno scrigno
Un giorno arriverò,
ma tu non ci sarai,
e quanto busserò,
alla tua porta non saprai,
sarai già lontana,
in un profumo di speranza,
un movimento di sottana,
tra le note di una danza
Sarà forse nel sole,
la risposta alle cose,
nel profumo delle viole,
nello sbocciar delle rose.
Sarà forse in un raggio,
il conforto alla vita,
ad un languido assaggio,
bocciolo tra le dita.
E scritto nel vento,
amor che non tema,
ne dolor o tormento,
è dolor che non trema.
È amor di granito,
che nulla scalfisce,
ne una lama ne un dito,
è un amor che capisce.
Che non esiste distanza,
siamo d esso strumento,
tra note di danza,
E amore di vento.
Fiocco di vento,
raggio di luna,
sensuale momento,
tra i ago e la cruna,
con dita delicate,
diventa tessitore,
quante stoffe arricciate,
Che profumano d amore.
Fiocco di vento,
chicco di grano,
il sole si è spento,
e tu sei lontano.
Fragranza d'oriente,
Dolce speranza,
luna splendente,
mia sola danza.
LA ROSA E IL VENTO
Ad una rosa,
il vento portò,
una pietra preziosa,
e poi se ne andò.
Ma la rosa soffriva,
di depressione,
e il cuor non apriva,
a nessuna emozione.
Il giorno seguente,
ripassò il vento,
e la vide piangente,
più d’un salice scontento.
“Ti porto in omaggio”
-le disse servile-
“del sole un raggio,
caldo e gentile ”.
Pian piano la Rosa,
Dal Raggio scaldata,
Sbocciò rigogliosa,
E fu dal sole baciata.
A lungo t ho aspettato,
Pensavo non tornassi,
Che tutto fosse passato,
E che più non mi baciassi.
Alla fine sei tornata,
e ho ritrovato il paradiso,
Ed a lungo t ho abbracciata,
Tra una lacrima e un sorriso.
Vola nel vento,
Tra note ed accordi,
Te che sei strumento,
Dei miei mille ricordi.
Sei chicco di grano,
Archetto e violino,
Mano nella mano,
Lontano e vicino.