Verrò
e nessuna cosa potrà
Placare
Questo viaggio incompiuto
La sete
Il tormento che dilania
L' alba rinata
ed il tramonto rosso
Come il sangue.
Verrò
e nessuna cosa potrà
Placare
Questo viaggio incompiuto
La sete
Il tormento che dilania
L' alba rinata
ed il tramonto rosso
Come il sangue.
Chiunque tu sia..
Ti ho cercato tra la folla
Occhi che incendiano il mare
Sommersi alla riva all'appressarsi delle onde
Sciolti da intreccio
Nei rami divincolati dalla costa
Chiunque tu sia,
lampo nel cupo della notte
Ferisci dolce
E rinasci eterno
Presenza e soffio
Siamo vita perduta
Nei giorni sospesi
Nel cerchio immoto
Una vita
Sentire che siamo noi, consapevoli
Mistero arreso al cielo
Sopra ogni altra cosa al
mondo
La logica del cuore
Intuizioni
Battiti all'unisono
Un solo luogo
Un solo inizio
Una sola idea
Un solo attimo
Nel denudarsi del passato
Ai confini di un illimitato
Oceano
Confusi negli anfratti
dal sapore di abisso
Come in un sogno vedo iil volto, le labbra appena dischiuse...
In un dormiveglia onirico emozioni sull'anima
Che sente
Sogno i tuoi occhi
Riflessi nei miei
Umide le labbra sono petali di rosa
Ombra il corpo ambra e sale
Al trapassar del meriggio
Verso l'ignoto
Parole arcane al vento
e di miele effigi sul seno
Ho letto apparenze cristallo
Grafemi ghiaccio scolpiti
Su stele di coccio
Vagavo
sopra Un'isola vuota
Graffiami il cuore
In eterno
Involontario atto d'amore
Divieni...
Occhi negli occhi
Annego nello sguardo
e sprofondo
Fino a giungere
Tra le corde
Le tue mani disegnano
Sogni di puro inchiostro
al sorriso amaro di luna
Eclissi tu
Sopra il deserto nudo
Infiorescenze riarse
di piacere
Spiega le tue ali
Raggiungimi al vertice
Ascendi
passi in punta di piedi
Danza nell'anima
E morendo di passione
Placa la tempesta
Caos focale
Alla deriva
Vivi oltre il vissuto
Una tempesta all'orizzonte. Pensò fosse un turbinio improvviso del cielo. Le stelle tacevano misteriosamente, ma il grido selvaggio del mare obbediva all'ora. Andrò verso il baluginio che si protrae ancora., disse. Il crespo disegnarsi delle acque, tutto era presagio di una tempesta interiore.
Le pulsioni del cuore sono strane, accendono insospettabili sentieri di luce. confondono, accecano. Ma esiste una misura delle cose che racchiude i contorni del reale. (cit. mia)