Profilo BACHECA 591
Si diceva...." il sesso forte"....
Oggi direi il "sesso debole" incapaci di prendere decisioni, solo scelte facili con poco equilibrio.
Fortuna è rimasto il "gentil sesso" più determinato, capace di prendere decisioni ....giuste o sbagliate.
Società dell' apparire,... egoista. Dell' essere non vi è più traccia.
Non fermiamoci a riflettere è controproducente.
E.🍀🌈
tutta la sua bellezza.
“Attimo” di Wisława Szymborska
Cammino sul pendio d’una collina verde.
Erba, tra l’erba fiori
come in un quadretto per bambini.
Il cielo annebbiato, già tinto d’azzurro.
La vista si distende in silenzio sui colli intorno.Come se qui mai ci fossero stati cambriano e siluriano,
rocce ringhianti l’una all’altra,
abissi gonfiati,
notti fiammeggianti
e giorni nei turbini dell’oscurità.Come se di qua non si fossero spostate le pianure
in preda a febbri maligne,
brividi glaciali.Come se solo altrove fossero ribolliti i mari
e si fossero rotte le sponde degli orizzonti.Sono le nove e trenta, ora locale.
Tutto è al suo posto e in garbata concordia.
Nella valletta un piccolo torrente in quanto tale.
Un sentiero in forma di sentiero da sempre a sempre.
Un bosco dal sembiante di bosco pei secoli dei secoli, amen,
e in alto uccelli in volo nel ruolo di uccelli in volo.Fin dove si stende la vista, qui regna l’attimo.
Uno di quegli attimi terreni
che sono pregati di durare.
“I passi” di Paul Valéry
Nati dal mio silenzio,
posati santamente,
lentamente, i tuoi passi
procedono al mio letto
di veglia muti e gelidi.
Persona pura, ombra
divina, come dolci
i passi che trattieni.
O iddii, quali indovino
i doni che mi attendono
sopra quei piedi nudi!
Se da protese labbra,
per’ acquietarlo, all’ospite
dei miei sogni prepari
d’un bacio il nutrimento,
non affrettarlo il gesto
tenero, dolcezza
di essere e non essere:
io vissi dell’attesa
di te, il mio lento cuore
non era che i tuoi passi.
Mi piaci quando taci di Pablo Neruda
Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.
Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell’anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.
Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.
Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.
Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.
La foglia di Umberto Saba
Io sono come quella foglia – guarda –
sul nudo ramo, che un prodigio ancora
tiene attaccata.Negami dunque. Non ne sia rattristata
la bella età che a un’ansia ti colora,
e per me a slanci infantili s’attarda.Dimmi tu addio, se a me dirlo non riesce.
Morire è nulla; perderti è difficile.
“Felicità” di Trilussa
C’è un’ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
I ragazzi che si amano – Jacques Prévert
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è soltanto la loro ombra
Che trema nel buio
Suscitando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini
la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Loro sono altrove ben più lontano della notte
Ben più in alto del sole
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.