"Ieri, mentre ti scrivevo, ho di nuovo pensato quanto sono strane le lettere.
Quando tu ricevi una mia lettera io sono già altrove. Quando io ne leggo una tua, mi trovo di fatto in un tuo momento passato. Sono con te in un tempo in cui ormai non sei più.
Il risultato è che ognuno di noi vive momenti da cui l'altro è già uscito. Forse è questa l'origine della tristezza che quasi ogni tua lettera suscita in me, indipendentemente dal suo contenuto.
Persino un biglietto piuttosto buffo come quello che mi hai scritto dall'università. La vita scorre".
David Grossman, " Che tu sia per me il coltello"