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diego2020200

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ultimo accesso: 12 maggio

Profilo BACHECA 42

diego2020200 più di un mese fa

I PINI E IL MARE

 

 

 

Guardo il tuo sorriso sereno e luminoso,

mentre il sole ti avvolge il volto

di tinte e sfumature ambra

Sento crescere la tua bramosia

nel solitario angolo d’ombra

nella pineta che ricorda

il delicato profumo di olio di pino

dove hai vissuto i sogni della notte.

Il desiderio disegna sul tuo corpo diverse sfumature.

Piena di passione con energia ti insinui nelle mie vene,

dove sento sempre più forte scorrere

dentro di me il tuo desiderio.

Entri con rinnovata energia nella mia mente

ravvivi di raggi smaglianti il mio corpo nudo

ricoperto di luci intense e ombre chiaro-scure

mentre fino al tramonto, senza fine

insieme al tuo corpo

superiamo l’orizzonte del piacere.

 

 

 

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diego2020200 più di un mese fa

QUANDO NON ESISTE LA PAURA DELLO SPIRITO

Cercavano le labbra di gustare il profumo della pelle,

sempre più calda.

Le mani seguivano percorsi sempre diversi.

Mentre, ormai nulla sembrava proibito.

Volevamo tutto, con energia,

contiguità sempre più profonda, intensa

e lungamente ripetuta.

Erano i sospiri a segnare il tempo,

mentre avevamo dimenticato il ticchettio delle lancette.

Sentivamo il sudore scivolare sulla pelle.

Quanto ci piaceva compiere quel peccato

a cui non credevamo,

a cui non volevamo appartenere.

Perché sapevamo che non vi era alcuna colpa

nel cogliere il piacere.

Sapevamo che l’avremmo voluto ancora,

provare sulla nostra pelle,

non pensando al poi, non al domani,

ma adesso, a quegli attimi così intensi

che volevamo non si spegnessero mai.

 

 

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diego2020200 più di un mese fa

NUOVO ANNO: Pensieri, speranze, Desideri

Pensando al nuovo anno mi viene in mente la stupenda opera di Giacomo Leopardi, di cui riporto un frammento del testo:

“Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere”:

Vend.  Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?

Pass.   Almanacchi per l'anno nuovo?

Vend.  Sì signore.

Pass.  Credete che sarà felice quest'anno nuovo?

Vend.  O illustrissimo, sì, certo.

Pass.   Come quest'anno passato?

Vend.  Più più assai.

Pass.   Come quello di là?

Vend.  Più più, illustrissimo.

Pass.   Ma come qual altro? Non vi piacerebb'egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?

Vend.  Signor no, non mi piacerebbe.

 

Dialogo intenso che evidenzia l’umana insoddisfazione, ma era pessimista solo Leopardi ?

Il pensare al nuovo anno rischia di aumentare la dicotomia fra l’immaginario e il reale. L’immaginario suggerisce una vita serena, lontani dalle malattie e dai problemi, una famiglia nella quale ritrovare tutti gli affetti e la condivisione di tutti quei valori più sani e genuini.

Guardando fuori si vorrebbe un mondo più buono, senza guerre, senza la fame nel mondo, senza catastrofi, insomma una globalizzazione della bontà in ogni sua espressione migliore.

La realtà è più cruda, più immediata, meno tranquillizzante. I problemi economici del paese influiscono sullo stato d’animo, cresce l’ansia, il futuro pare incerto, giacché poco possiamo fare per cambiarlo di fronte alle speculazioni delle banche centrali e nazionali che vogliono comprare tutto, anche quel poco che è rimasto.

Le guerre continuano, i bambini muoiono per fame e per le malattie, l’effetto serra aumenta con cicloni e disastri sempre più forti ed estesi.

Non si fa prevenzione perché costa, è più comodo annunciarla in ogni incontro internazionale e nazionale o in occasione di ogni campagna elettorale che ormai non ascolta più nessuno.

Meglio attendere le catastrofi e i morti, così si spenderà di più a favore di pochi e a scapito di molti.

Magari costruendo di nuovo sulle macerie come le case, le strade e le chiese, edificando di nuovo sulle macerie umane, c’è anche il rischio che cresca anche il PIL con la gioia di tutti coloro che speculano sulle sofferenze inflitte ad altri.

Stanno scomparendo importanti certezze come il traguardo della pensione, anzi, stanno cadendo altri traguardi non meno importanti.

Il lavoro ed i diritti che lo hanno accompagnato per decenni, pensando che fossero definitivamente acquisiti, ma che oggi la realtà dimostra che di acquisito non esiste più nulla in nome di quel “mercato” troppo spesso invocato ma di fatto sconosciuto.

Tutto diventa più precario e si vive di più ma si convive con malattie frustranti e, a volte, molto dolorose. Troppo pessimisti o troppo realisti ??

Allora sorge, all’improvviso, la terza via quella dei sogni misurati e della concretezza positiva.

Ma c’è qualcosa a cui non si vuol rinunciare, quel qualcosa che nasce dagli affetti più cari, ancora e sempre, dalla famiglia fino a giungere ad una vita serena senza sprechi, né manie di grandezza, vivere, insomma, in una società che non calpesti la dignità dell’uomo, del cittadino, del lavoratore.

In fondo non si chiede nulla di nuovo, ma solo correggere gli errori dell’anno passato o, addirittura del passato recente, migliorare, migliorarsi senza pensare a rivoluzioni filosofiche o civili.

Insomma, godere di quello che si è guadagnato onestamente, cercando di condividerlo con i familiari e poter donare qualcosa a chi ha bisogno, non umiliando la solidarietà e la sussidiarietà.

Forse lo si è detto anche in passato, ma non si è avverato. L’anno prossimo è quello giusto ? Forse dobbiamo solo crederci di più.

 

 

 

 

 

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diego2020200 più di un mese fa

SOLO L’AMORE E’ COMPRENSIONE

Cosa ha senso nella vita

se non il raccoglimento interiore.

Quel desiderio di dare una dimensione

a se stessi e comprendere meglio e di più

le ragioni della propria esistenza.

Non è un esame definitivo

o la voglia di giustificarsi,

di essere rimandati a un settembre

che non è mai prossimo

ma che si vuole a volte allontanare.

E' la comprensione degli affetti

del piccolo mondo che ci circonda,

nuovo e antico che spesso sottovalutiamo

che vorremmo esiliare

dal nostro modo di essere e di vivere.

Quell'esigenza di dover scegliere,

necessariamente decidere,

in quella smania a volte esagerata

di essere giudici degli altri

piuttosto che di se stessi,

dimenticando che l'amore

non è mai severo.

Non è compiacente e a volte nemmeno giusto,

ma pieno e ricco di comprensione

quella che troppo spesso desideriamo per noi

ma che non siamo così generosi

a usare per gli altri.

 

 

 

 

 

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diego2020200 più di un mese fa

Vieni,

è sera, fra poco arriveran le stelle.

Continua l’acqua a scorrere dalle montagne al mare,

a volte debordando giungerà dentro le case

percorrendo una via mai tracciata

a bagnare tutto, trascurato dalle incaute mani

che l’han dimenticata.

Forse lontano soffre la gente per guerre inutili

create ad arte, per far scorrere il sangue

trasformando l’animalesco spirito dell’uomo.

Nulla muove più la pietà, muoiono anche

donne, uomini, bimbi e giovanetti strappati al loro tempo

ed alla loro vita.

Non aprir la finestra, lasciamo fuori di qui,

tutto il resto del mondo.

Vieni,

doniamoci un abbraccio, segno di vita e di passione

quasi a pensar che ci siamo solo noi

in questo piccolo e silenzioso nostro mondo.

 

 

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diego2020200 più di un mese fa

C’E’ SOLO LA NOTTE

Giunge quell’imbrunir malvagio

Che ti porta verso sera.

Ti accorgi all’improvviso di rammentare

Il giorno, fatto di ombre, di fati e di ricordi.

Ma la mente fugge, vorrebbe andare altrove.

Quando la notte ormai sprofonda

nel nulla dei pensieri

Vorresti rivivere l’abbraccio,

ritrovarlo almeno nei tuoi sogni,

universo sempre diverso e inesplorato.

Poi un sospiro sommesso

per accoglierli entrambi in quel mondo

che si chiama l’inganno del prolungato sonno.

 

 

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diego2020200 più di un mese fa
    1. Abbracciati sotto la pioggia

Pioveva forte quel giorno.

Li ho visti allontanarsi.

Si son girati un attimo, per salutare,

con un dolce gesto della mano,

mentre io dietro i vetri li vedevo allontanarsi.

Poi mia madre si è aggrappata a lui

che la teneva sotto braccio,

anche se l’ombrello non bastava a ripararli.

In quel tenero atteggiamento mi è sembrato

di cogliere tutto il senso della loro vita.

Han camminato insieme,

attraversato tante primavere.

Lui le regalava sempre un sorriso,

anche quando era difficile solo pronunciarlo.

Ricordo che nelle umide giornate d’autunno,

al sopraggiungere delle prime nebbie,

lui soleva alzarle il bavero della giacca,

perché mia madre non prendesse freddo.

Hanno, poi, girato l’angolo

e un giorno non li ho visti più.

 

 

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diego2020200 più di un mese fa

Ruba la notte la luce al giorno.

Il tempo non è solo un inganno

ma passa e ti toglie

qualche granello di vita.

Ritornano alla mente i sogni non compiuti

infranti contro la dura realtà.

Ci ritroviamo come anime scalze

che camminano a fatica

mentre anche il vento

sembra esser diventato tuo nemico.

Allora fuggi e vuoi annegare

verso i tuoi affetti sinceri e duraturi.

Non vuoi pensare alla sconfitta,

perché chi non crede alla magia

non la incontrerà mai sul suo cammino.

 

 

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diego2020200 più di un mese fa

TACE LA NOTTE

Ci sei, ti vedo avvicinarti, i tuoi lineamenti chiaro scuri illuminati da una piccola abat-jour. La vestaglia cade e tu mi appari nuda, stupenda dea stupenda dea della notte. Guardo i tuoi occhi due stelle che luccicano nel chiarore della luce soffusa. Ti adagi, senti le mie labbra unirsi alle tue, avverti che poi scivolano lungo il collo, i seni turgidi, poi sull’ombelico fino al ventre. Prendo i tuoi fianchi li avvicino a me. La pelle è già calda, cerchiamo un unico contatto. Sospiri sempre più rapidi, attraversano la stanza silenziosa. Aumenta la passione che ci avvolge.Siamo uno nell’altro, tutto è dolce e intenso: 

siamo noi protagonisti  della passione !!!

 

 

 

 

 

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