E per Giunone e per gli Dei.
Sotto le pesanti coltri di jena
dispiego me stessa con due mani
e liscio con lentezza le pieghe del collo ,laddove nascondo la infinita dolcezza.
Il mio corpo ,come un lenzuolo stropicciato
si stupisce al tocco un tempo cosi familiare .
lo esploro nostalgica e viva e sorrido.
e godo.
Riavvolgo me stessa e indosso la mia solita corazza consulta e lisa
per mostrarmi al mondo in veste
di guerriera giunonica.
E.f.