IL DIPINTO
(2005)
Farò di te la mia arte,
imprigionandoti in una tela,
e nel modo più perfetto,
sì ch’io possa riprovar quell'antico diletto,
cui ostinato l’animo mio ancor anela
dal dì che posto fu in disparte
Vo’ riveder quello strano tuo sguardo,
che tanto sa di domanda e di melanconia
e la zingaresca, nera cornice de’ tuoi capelli,
ch’ora sol nella memoria io guardo
ed infinitamente m'arrabatterò co' pennelli,
per rinvenir quella perduta magìa
Questo vo’ far,
indimenticabile Chiara
e quando alfine l’opera mia prenderà vita,
nel suo quieto rimirar
dimenticherò un po' della tristezza mia infinita..
Bruno