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Un tempo sarebbe stato facile amarmi.
Ero dolce.
Credevo nelle promesse, nelle parole.
Giustificavo tutto, anche il male che sentivo e non
ammettevo.
Mi prendevo la colpa, anche se non la capivo.
Pur di non perdere chi amavo, sopportavo ogni mancanza, anche
quando mancavo io e non sapevo più ritrovarmi.
Abbracciavo senza chiedere nulla in cambio.
Ero indifesa.
Da proteggere.
Da distruggere.
Oggi è difficile amarmi, restarmi accanto.
Rispettare i miei spazi, comprendere i miei silenzi, la mia
indipendenza, il mio bisogno di vivere e di costruire usando solo
le mie forze.
Io che del mio equilibrio cercato, sofferto e trovato ne faccio
un vanto da gridare al presente ogni giorno.
Io che credo nell’Amore molto più di ieri.
Amore che non ha nulla a che fare con le briciole, con
l’arroganza, con l’assenza, con l’infedeltà.
Oggi è difficile amare la donna che sono diventata. Dopo i sogni
sfumati, le ali spezzate, le labbra spaccate.
Sicura delle mani da stringere che vorrei e degli
occhi che non vorrò più incrociare.
È difficile.
Forse è impossibile.
Sicuramente è raro incontrare un’anima che ci ami oltre noi
stessi, dove fingiamo di essere forti mentre imploriamo gli
abbracci di chi possa amarci sapendoci fragili e
imperfetti.
Io dell’amore non so molto, forse.
Non posso insegnarlo.
Ma so che ha a che fare con il rispetto.
E con le scelte che non s’impongono, ma si
costruiscono.
Insieme.
Quando si diventa l’unica scelta e mai un’opzione tra
tante.
Alla ragazza che sono stata devo tanto, soprattutto scuse.
Alla Donna che sono, un promemoria:
ricordati delle tue ali, ricordati di te.
All’Amore, a quello come dico io..
(Natascjadb)