Golzi, Stellita, Cassano, Marrale, Ruggiero. Quattro cavalieri e una stella che brilla.
Il Cavallo Bianco dei Matia Bazar.
Le perle e i tesori. Ðimenticati. Rimango affascinato nel riscontrare come, in dischi che hanno fatto la storia della musica popolare convivano pezzi diventati immortali che tutti conoscono e cantano ad altri che finiscono nel dimenticatoio, ricordati solo da coloro che quei dischi hanno comprato e hanno saputo ascoltare e godere nella loro interezza.
E adesso viene NatAle (CUORE)))
"My seventh album The Harmony Codex is a real trip, a beautiful and experimental 65 minute labyrinth of a record, with almost every one of its 10 tracks taking a different musical approach. I really hope you will all get to hear the album as intended - a continuous musical journey, or a piece of 'cinema for the ears'. I couldn’t be prouder of this album and I think you are going to enjoy it too!"
Steven Wilson
A proposito di Mix, questo esperimento che ho trovato su youtube, nell'essere spassoso come intuizione, è persino strabiliante quando ad esito finale.
FloydPeth, la fusione tra Opeth e Pink Floyd. Partendo da due brani convergenti a partire dai titoli: High Hopes (Pink Floyd) e Hope Leaves (Opeth).
Si inizia con base Floyd e cantato di Mikael Åkerfeldt degli Opeth, poi canta Gilmour, le voci si alternano, le musiche si sovrappongono, e riparte David su tappeto sonoro Opeth, le situazioni si mescolano, si alternano e accavallano in un gioco di echi e rimandi.
A leggere i commenti sotto il post, il mix è molto apprezzato. Le convergenze, belle, creative, apportano un valore aggiunto che profuma d'inedito.