“La schiena di una donna è roba per intenditori. Ad amarne la
bocca, gli occhi, i fianchi sodi, si fa presto. È un fatto da
poco.La schiena no, la schiena è un'altra cosa. È un privilegio
di fiducia. È la sensualità che da le spalle al mondo e guarda
avanti. La schiena è femmina e, quando si volta, lo fa perché non
teme inganni. È spavalda, audace, baldanzosa. Ha un binario
unico, che le corre al centro. Un solco lungo il quale colano,
dall'alto verso il basso, le pugnalate …che non ha saputo
evitare, le carezze liquide di certe mani belle. La schiena non
trattiene, la forza di gravità glielo impedisce. La schiena sa
come lasciar andare. È un battitore libero, il punto più
selvaggio di una donna. Risalirla con la bocca, tenerla ferma con
le mani, accerchiarla in un abbraccio, è un colpo di fortuna. Ma
certa gente non lo sa e per questo la trascura. La schiena di una
donna è la sua forza, il suo più antico cedimento. Si inarca
quando ama, sta dritta quando deve, come il fusto di un albero
maestoso, il tronco di una quercia secolare, lo stelo di un fiore
che si schiude sul collo: lì, i baci sono più belli, i graffi
fanno più male.
Per capire una donna, basta leggerne la schiena. Curva o tesa,
morbida o nervosa. Se si lascia prendere, vuol dire che si
fida.“.