dopo una serie di relazioni di coppia dove l’amore
è stato seppellito fino al punto da non riconoscerlo più o da
scambiarlo per ciò che non è (un palliativo alla solitudine, sesso,
bisogno), avviene che ci si "sveglia". Un’ennesima relazione
"finita male", un "amore non corrisposto", un "abbandono".
In quei momenti "ci svegliamo" e cominciamo a
farci domande, questo è il primo passo verso la
consapevolezza.
Quando una persona riconosce che ciò che ha
provato finora era solo un surrogato dell’amore e che l’Amore
dev’essere qualcosa di mille volte più bello e più intenso,
allora comincia la ricerca di questo amore e capisce che
non vuole e non può più accontentarsi di altro. E questo
sentimento è magico: quando lo si tira fuori si espande ed è
incontenibile. Scopre così che più ne tira fuori e più ne
riproduce, che più ne dà e più ne arriva. E allora, solo allora,
comprende che cos’è l’Amore. E viene pervasa da uno stato di pace
e di allegria, che nessuno potrà mai offuscare, e comprende che
l’amore è sempre stato lì ed ora che lo ha riconosciuto comprende
che ne ha in quantità e che in nessun caso una relazione può
essere esclusiva.
Comprende che è impossibile "amare di più", che il sentimento
d’amore è come l’oceano, che non c’è più acqua a destra o più
acqua a sinistra; che ogni goccia fa parte di quel tutto che si
chiama oceano; L’amore non si perde, l’amore non si conquista,
l’amore non si cerca. L’Amore solo si può ri-conoscerlo.
E quando l’amore si sia riconosciuto, si sarà riconosciuto
il "piano" che avevamo deciso di svolgere su questa Terra, si
sarà compreso il nostro vero Essere, si capirà l’importanza di
sanare le nostre relazioni, si potrà quindi volgere lo sguardo
verso l’anima gemella. (dal libro " la relazione d'amore")