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FEMMINA62dgl

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Mi descrivo

C'e una pazzia dello scrivere che si ha dentro, una pazzia furiosa ma non è per questo che si è pazzi...anzi.........il paradiso è leggere continuamente senza fine..............ci si può inventare, ci si può descrivere e colpire per ciò che si legge e si vede nei profili, ma quel che conta è quel che si è veramente, poco importa quel che si scrive qui..........

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

riuscire ancora a provare emozioni....nonostante tutto......

I miei difetti

Voler sempre tenere tutto sotto controllo

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. la sera
  2. il tramonto
  3. la notte

Tre cose che odio

  1. il sole
  2. il caldo
  3. l afa

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Crociera

Vacanze Ko!

  • Campeggio
  • Passioni

    • Lettura
    • Viaggi

    Musica

    • Folk

    Cucina

    • Cinese
    • Piatti italiani

    Libri

    • Gialli

    Film

    • Thriller
    • Fantasy

    Libro preferito

    Un mondo senza fine

    Meta dei sogni

    Canada, Irlanda e Scozia

    Film preferito

    la mia vita

    Questa è una leggenda indiana:
    In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
    In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole.
    Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
    - Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
    - Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.
    La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
    - Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
    Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e,dopo aver ringraziato la luna sparì tra il folto della vegetazione.
    Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, 
    I lupi  ululano festosi alla luna piena.
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