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𝒟𝒾 𝓈𝑒𝑔𝓊𝒾𝓉𝑜,  𝓊𝓃𝒶 𝒹𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒸𝒾𝓉𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝒾 𝓅𝒾ù 𝒻𝒶𝓂𝑜𝓈𝑒 𝒹𝒾 𝒲𝑜𝑜𝒹𝓎 𝒜𝓁𝓁𝑒𝓃, 𝒾𝓃𝓉𝒾𝓉𝑜𝓁𝒶𝓉𝒶 "𝐿𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶 𝒶𝓁 𝒸𝑜𝓃𝓉𝓇𝒶𝓇𝒾𝑜". 𝐿𝑒𝑔𝑔𝑒𝓃𝒹𝑜𝓁𝒶, 𝓃𝑜𝓃 𝓅𝑜𝓈𝓈𝑜 𝒻𝒶𝓇𝑒 𝒶 𝓂𝑒𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝓈𝑜𝓇𝓇𝒾𝒹𝑒𝓇𝑒, 𝓅𝑒𝓇𝒸𝒽é 𝒶𝓃𝒸𝒽'𝒾𝑜 𝓉𝑒𝓃𝒹𝑜 𝒶 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒶𝓇𝑒 - (𝓈ì, 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝓊𝓃𝒶 𝒹𝑜𝓃𝓃𝒶 𝒸𝒽𝑒 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒶 𝑒 𝒶 𝓋𝑜𝓁𝓉𝑒 𝓂𝒾 𝒸𝒶𝓅𝒾𝓉𝒶😂) - 𝓈𝓊 𝒸𝑜𝓈𝒶 𝒻𝒶𝓇ò 𝓆𝓊𝒶𝓃𝒹𝑜 𝒶𝓇𝓇𝒾𝓋𝑒𝓇ò 𝒶𝓁𝓁'𝑒𝓉à 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒾𝑜𝓃𝑒, 𝒻𝒾𝓃𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓁𝒾𝒷𝑒𝓇𝒶 𝒹𝒶 𝑜𝑔𝓃𝒾 𝒾𝓂𝓅𝑒𝑔𝓃𝑜 𝓁𝒶𝓋𝑜𝓇𝒶𝓉𝒾𝓋𝑜; 𝒾𝓂𝓂𝒶𝑔𝒾𝓃𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓅𝑜𝓉𝓇ò 𝑔𝑜𝒹𝑒𝓇𝑒 𝒹𝒾 𝓅𝒾ù 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶.

𝒯𝓊𝓉𝓉𝒶𝓋𝒾𝒶… 𝑜𝓈𝓈𝑒𝓇𝓋𝒶𝓃𝒹𝑜 𝒸𝒽𝒾 𝓈𝒾 𝓉𝓇𝑜𝓋𝒶 𝑔𝒾à 𝒾𝓃 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝒶 𝒻𝒶𝓈𝑒 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶, 𝓈𝓅𝑒𝓈𝓈𝑜 𝓉𝓇𝑜𝓅𝓅𝑜 𝒶𝓃𝓏𝒾𝒶𝓃𝒾, 𝓈𝓉𝒶𝓃𝒸𝒽𝒾 𝑒 𝓂𝒶𝓁𝒶𝓉𝒾 (𝓂𝒶𝑔𝒶𝓇𝒾 𝒸𝑜𝓃 𝒾 𝓃𝒾𝓅𝑜𝓉𝒾 𝒹𝒶 𝒶𝒸𝒸𝓊𝒹𝒾𝓇𝑒),

𝓇𝑒𝒶𝓁𝒾𝓏𝓏𝒶𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝓃𝑜𝓃 𝓅𝑜𝓉𝑒𝓇 𝓇𝑒𝒶𝓁𝒾𝓏𝓏𝒶𝓇𝑒 𝒾 𝓈𝑜𝑔𝓃𝒾 𝒸𝒽𝑒 𝒶𝓋𝑒𝓋𝒶𝓃𝑜.

𝒲𝑜𝑜𝒹𝓎 𝓅𝓇𝑜𝓅𝑜𝓃𝑒 𝓊𝓃𝒶 "𝓋𝒾𝓉𝒶 𝒶𝓁 𝒸𝑜𝓃𝓉𝓇𝒶𝓇𝒾𝑜".

 

-“Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i [...]. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo”.

                                                                                  Un salutissimo.  ɘɿioͶɘMMɘꟻ

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FemmeNoire più di un mese fa

 

BENTROVATI!

Faccio parte di una comunità e, in quanto tale, ho scelto di condividere, confrontarmi ed esprimermi attraverso ciò che pubblico, oltre a dedicarmi alla lettura delle vostre pagine. Tuttavia, desidero farvi sapere cosa ne penso riguardo a ciò che sembra essere diventato "normale": questa volgarità, principalmente legata al sesso. Frasi scritte nelle chat, nei messaggi privati, video e pubblicità osceni e banali che non suscitano più ilarità. La volgarità permea i dialoghi e molte altre forme di esibizione.

Chi sono io per criticare?

Ritengo di avere il diritto di farlo, considerando che questa volgarità sta minando ogni tentativo di instaurare dialoghi "costruttivi" tra esseri pensanti. Non si tratta di libertà, ma piuttosto di cattivo gusto.

La società considera ciò sinonimo di "carattere", portando le persone a conformarsi quasi nel tentativo di rafforzare il proprio modo d'esprimersi o attribuendolo alla propria educazione o esperienze; tuttavia, essa caratterizza profondamente il modo di pensare di ciascun individuo. Molti vedono nell'abuso della volgarità un mezzo per attirare l'attenzione o provocare; altri la percepiscono come uno stimolo e alcuni si ritengono semplicemente divertenti. (Uomini, non cercate una virilità esasperata! Donne, perdete ogni grazia e femminilità.)

Essere definiti bigotti, perbenisti o conservatori da chi desidera limitare la libertà d'espressione?

No! Si tratta solo di istinto di sopravvivenza e legittima difesa contro questa dilagante ondata di "cafonaggine", che non diminuisce; al contrario, pare guadagnare sempre più consensi penetrando nella nostra sfera privata.

Vietando non si ottiene nulla (anche se preferirei parlare più propriamente di libertinismo piuttosto che di libertà, evidenziando ancora una volta il cattivo esempio che la società degli adulti lascia in eredità alle nuove generazioni).

È necessario rieducare i genitori prima dei figli affinché comprendano appieno l'importanza dei comportamenti e degli atteggiamenti rivolti al rispetto degli altri e delle regole della vita in comunità.           [ Fₑₘₘₑₙₒᵢᵣₑ.]

 

 

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FemmeNoire più di un mese fa

Non siamo ansiosi, non c'abbiamo conflitti, noi c'avemo solo fame" [Alberto Sordi]

 

 

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FemmeNoire più di un mese fa

Le persone che ci accompagnano nel corso della vita, talvolta anche prima della nostra nascita, subiscono cambiamenti. Siamo sempre in grado di esprimere i nostri sentimenti più profondi, siano essi tristi o felici, e di comunicare esattamente le emozioni che ci attraversano? Possiamo davvero comprendere come si sente un'altra persona? La risposta a entrambe le domande è NO! Tuttavia, ciò di cui abbiamo spesso bisogno è più empatia che risposte, più conforto che soluzioni.
Quando qualcuno sta male, sia fisicamente che emotivamente, o si trova in uno stato di depressione, potrebbe esprimere parole poco gentili, sgarbate o addirittura offensive. Ma non dobbiamo interpretare queste parole come il riflesso del loro vero io. Ricordo un periodo difficile della mia vita, in cui una persona speciale, mia madre, mi faceva sentire frustrata. Mi ripetevo: "Dice cose odiose, ma devo ricordare che è una persona amorevole, benevola e generosa. Non è lei a parlare, ma il suo malessere fisico e interiore." Le parole avventate sono spesso reazioni a ciò che ci sovrasta nella vita.
In queste situazioni, la cosa peggiore che possiamo fare è rispondere con la stessa aggressività. È fondamentale imparare a rimanere in silenzio durante momenti di grande tumulto emotivo, oppure offrire un ascolto attento: le parole giuste al momento giusto possono essere un grande conforto e sostegno.
È importante tenere a mente che non potremo mai comprendere appieno l'universo mentale e la profondità del cuore degli altri; non ci è concesso, ed è giusto così. Di conseguenza, non abbiamo il controllo totale sulle situazioni e dobbiamo spesso accettare. Dobbiamo ricordare che tutti cambiamo, anche contro la nostra volontà, e che tutti abbiamo la capacità di essere fallibili, di deludere chi ci ama e di non corrispondere alle aspettative altrui. Non sempre riusciamo a capire né a essere compresi.

 

[𝓒’𝓮𝓼𝓽 𝓵𝓪 𝓿𝓲𝓮...]                                                                                          ɘɿioͶɘMMɘꟻ

 

 

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FemmeNoire più di un mese fa

 

 

𝒜𝓁𝓁𝒶 𝓂𝒾𝒶 𝑒𝓉à, 𝓃𝑜𝓃 𝒽𝑜 𝓅𝒾ù 𝓉𝑒𝓂𝓅𝑜 𝓃é 𝓅𝒶𝓏𝒾𝑒𝓃𝓏𝒶.

𝒩𝑜𝓃 𝒽𝑜 𝓅𝒾ù 𝓋𝑜𝑔𝓁𝒾𝒶 𝒹𝒾 𝒸𝒶𝓅𝒾𝓇𝑒 𝓉𝓊𝓉𝓉𝑜 𝑒 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾.

𝒩𝑜𝓃 𝒸𝑒𝓇𝒸𝑜 𝓅𝒾ù 𝒹𝒾 𝓅𝒾𝒶𝒸𝑒𝓇𝑒 𝓂𝒶 𝒸𝑒𝓇𝒸𝑜 𝒸𝒾ò 𝒸𝒽𝑒 𝓂𝒾 𝓅𝒾𝒶𝒸𝑒.

𝒩𝑜𝓃 𝒽𝑜 𝓅𝒾ù 𝓋𝑜𝑔𝓁𝒾𝒶 𝒹𝒾 𝒻𝒶𝓁𝓈𝒾 𝓈𝑜𝓇𝓇𝒾𝓈𝒾, 𝒹𝒾 𝒸𝑜𝓇𝓉𝑒𝓈𝒾𝑒 𝑜𝒷𝒷𝓁𝒾𝑔𝒶𝓉𝑒, 𝒹𝒾 𝓇𝒶𝓅𝓅𝑜𝓇𝓉𝒾 𝒹𝒾 𝒸𝑜𝓃𝓋𝑒𝓃𝒾𝑒𝓃𝓏𝒶.

𝒜𝓁𝓁𝒶 𝓂𝒾𝒶 𝑒𝓉à 𝓈𝒾 𝓇𝒶𝑔𝑔𝒾𝓊𝓃𝑔𝑒 𝓊𝓃𝒶 𝓈𝑜𝓇𝓉𝒶 𝒹𝒾 𝓈𝒶𝑔𝑔𝑒𝓏𝓏𝒶 𝒸𝒽𝑒 𝓉𝒾 𝒻𝒶 𝒹𝒾𝓇𝑒:

                                                                   “𝒮𝒶𝒾 𝒸𝒽𝑒 𝒸’è?

Vattene! Ho finito le parole, mi restano solo le parolacce o vuoi il disegnino?

 

 

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62
FemmeNoire più di un mese fa

Nell’era digitale, con il fenomeno degli influencer e molto altro...concordo con il pensiero espresso da Umberto Eco :

 

“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che

prima   parlavano solo al   bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiarela   collettività.     Venivano subito messi a tacere,

mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel.

 È l’invasione degli imbecilli".

 

Tuttavia, come evidenziato da Carlo M. Cipolla nel suo saggio "Leggi fondamentali della stupidità", si tende a sottovalutare la presenza di individui stupidi nella società.
La persona stupida rappresenta il tipo di individuo più pericoloso che esista. È facile comprendere come qualsiasi forma di potere possa amplificare il potenziale distruttivo di una persona priva di intelligenza. Ma cosa rende la stupidità così minacciosa? Quale potere deriva da essa?
In primo luogo, gli stupidi causano danni e sono pericolosi, poiché le persone razionali non riescono a comprendere o a prevedere certi comportamenti. Prendiamo ad esempio un ladro: una persona intelligente può afferrare la logica che guida le sue azioni. Il ladro segue schemi specifici per ottenere ciò che desidera, e le sue azioni, sebbene illegali, sono razionali e quindi prevedibili. Di conseguenza, è possibile intuire le sue manovre e prepararsi a difendersi.
Al contrario, con una persona stupida tutto ciò diventa impossibile. Un individuo stupido agirà senza motivo, senza un piano definito, in momenti e luoghi inaspettati. Non esiste un metodo razionale per anticipare "quando, come e perché" un individuo stupido possa attaccarvi, né quanto durerà tale attacco. Ci si trova completamente alla sua mercé. Un individuo stupido non segue regole razionali, quindi vi sorprenderà, e non saprete come reagire, poiché il suo attacco è privo di qualsiasi logica.
Contrattaccare diventa difficile, come cercare di colpire un bersaglio che si muove in modi imprevedibili.
Ognuno di noi, per quanto intelligente, è consapevole dei propri limiti, mentre lo stupido ignora la propria condizione. È egoista, crede di avere sempre ragione, si considera superiore a chiunque altro e tende a incolpare gli altri. Questo atteggiamento amplifica notevolmente l'impatto delle sue azioni distruttive, che compie con una certa fierezza, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Lo stupido può apparire all'improvviso, rovinando i vostri piani, disturbando la vostra serenità, complicando la vostra vita e il vostro lavoro, facendovi perdere denaro, tempo, buonumore e produttività, il tutto senza malizia, senza rimorso e senza alcuna ragione. In modo stupido.

Friedrich Schiller scrisse: "Contro la stupidità, gli stessi Dei combattono invano".

                                                                                                        ɘɿioͶɘMMɘꟻ

 

 

 

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FemmeNoire più di un mese fa

Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa.

Ogni mattina in Africa, quando sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame.

Ogni mattina in Africa, quando sorge il sole, non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante è che cominci a correre.

 

                                                     “Che Agosto afoso”          Ŧє๓๓єภ๏เгє

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60
FemmeNoire più di un mese fa

 

 

     𝒩𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓂𝒾𝒶 𝑒𝓈𝓅𝑒𝓇𝒾𝑒𝓃𝓏𝒶, 𝒽𝑜 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝒶𝓋𝓊𝓉𝑜 𝓁𝒶 𝓅𝓇𝑜𝒻𝑜𝓃𝒹𝒶 𝒸𝑜𝓃𝓋𝒾𝓃𝓏𝒾𝑜𝓃𝑒 𝒸𝒽𝑒 𝒾𝑜 𝓈𝒾𝒶 𝒾𝓁 𝒻𝓊𝓁𝒸𝓇𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁'𝓊𝓃𝒾𝓋𝑒𝓇𝓈𝑜, 𝓁𝒶 𝓅𝑒𝓇𝓈𝑜𝓃𝒶 𝓅𝒾ù 𝓇𝑒𝒶𝓁𝑒, 𝓋𝒾𝓋𝒾𝒹𝒶 𝑒 𝒾𝓂𝓅𝑜𝓇𝓉𝒶𝓃𝓉𝑒 𝒸𝒽𝑒 𝑒𝓈𝒾𝓈𝓉𝒶. 𝑅𝒶𝓇𝒶𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓇𝒾𝒻𝓁𝑒𝓉𝓉𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓈𝓊 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝑜 𝓉𝒾𝓅𝑜 𝒹𝒾 "𝑒𝑔𝑜𝒸𝑒𝓃𝓉𝓇𝒾𝓈𝓂𝑜 𝓃𝒶𝓉𝓊𝓇𝒶𝓁𝑒", 𝑒𝓅𝓅𝓊𝓇𝑒 è 𝒾𝓃𝓉𝓇𝒾𝓃𝓈𝑒𝒸𝒶𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓈𝑜𝒸𝒾𝒶𝓁𝑒. 𝒯𝓊𝓉𝓉𝒶𝓋𝒾𝒶, è 𝓅𝒾ù 𝑜 𝓂𝑒𝓃𝑜 𝓁𝑜 𝓈𝓉𝑒𝓈𝓈𝑜 𝓅𝑒𝓇 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 𝓃𝑜𝒾.

È 𝓈𝒸𝓇𝒾𝓉𝓉𝑜 𝓃𝑒𝓁 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝑜 𝒸𝑜𝒹𝒾𝒸𝑒 𝑔𝑒𝓃𝑒𝓉𝒾𝒸𝑜.

𝑅𝒾𝒻𝓁𝑒𝓉𝓉𝒾𝒶𝓂𝑜: 𝓃𝑜𝓃 𝑒𝓈𝒾𝓈𝓉𝑒 𝑒𝓈𝓅𝑒𝓇𝒾𝑒𝓃𝓏𝒶 𝒸𝒽𝑒 𝓉𝓊 𝓅𝑜𝓈𝓈𝒶 𝒶𝓋𝑒𝓇𝑒 𝓈𝑒𝓃𝓏𝒶 𝓈𝑒𝓃𝓉𝒾𝓇𝑒 𝒾𝓁 𝒸𝑒𝓃𝓉𝓇𝑜 𝒶𝓈𝓈𝑜𝓁𝓊𝓉𝑜. 𝐼𝓁 𝓂𝑜𝓃𝒹𝑜, 𝒸𝑜𝓂𝑒 𝓁𝑜 𝓅𝑒𝓇𝒸𝑒𝓅𝒾𝒶𝓂𝑜, è 𝓁ì 𝒹𝒶𝓋𝒶𝓃𝓉𝒾 𝒶 𝓉𝑒 𝑜 𝒹𝒾𝑒𝓉𝓇𝑜 𝒹𝒾 𝓉𝑒, 𝒶 𝓈𝒾𝓃𝒾𝓈𝓉𝓇𝒶 𝑜 𝒶 𝒹𝑒𝓈𝓉𝓇𝒶 𝒹𝒾 𝓋𝑜𝒾, 𝓈𝓊𝓁 𝓉𝓊𝑜 𝒹𝒾𝓈𝓅𝑜𝓈𝒾𝓉𝒾𝓋𝑜 𝓂𝑜𝒷𝒾𝓁𝑒 𝑜 𝓈𝓊𝓁 𝓉𝓊𝑜 𝓂𝑜𝓃𝒾𝓉𝑜𝓇.

𝐼 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒾𝑒𝓇𝒾 𝑒 𝒾 𝓈𝑒𝓃𝓉𝒾𝓂𝑒𝓃𝓉𝒾 𝒹𝑒𝑔𝓁𝒾 𝒶𝓁𝓉𝓇𝒾 𝒹𝑒𝓋𝑜𝓃𝑜 𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝑒 𝒸𝑜𝓂𝓊𝓃𝒾𝒸𝒶𝓉𝒾, 𝓂𝒶 𝓃𝑜𝒾 𝓅𝑒𝓇𝒸𝑒𝓅𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓈𝑜𝓁𝑜 𝒸𝒾ò 𝒸𝒽𝑒 è 𝒾𝓂𝓂𝑒𝒹𝒾𝒶𝓉𝑜, 𝓊𝓇𝑔𝑒𝓃𝓉𝑒 𝑒 𝓇𝑒𝒶𝓁𝑒.

È 𝒾𝓃𝒸𝓇𝑒𝒹𝒾𝒷𝒾𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝒹𝒾𝒻𝒻𝒾𝒸𝒾𝓁𝑒 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒶𝓇𝑒 𝒶𝓁 𝓂𝑜𝓃𝒹𝑜 𝒹𝒶 𝓊𝓃𝒶 𝓅𝓇𝑜𝓈𝓅𝑒𝓉𝓉𝒾𝓋𝒶 𝒹𝒾𝓋𝑒𝓇𝓈𝒶 𝒹𝒶𝓁𝓁𝒶 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝒶. 𝒮𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝓅𝓇𝑒𝑜𝒸𝒸𝓊𝓅𝒶𝓉𝒾 𝓅𝑒𝓇 𝒸𝒾ò 𝒸𝒽𝑒 𝒶𝒸𝒸𝒶𝒹𝑒 𝓃𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶. 𝒩𝒶𝓉𝓊𝓇𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒, 𝒸𝒾 𝓅𝓇𝑒𝑜𝒸𝒸𝓊𝓅𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒶𝓃𝒸𝒽𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝑔𝓁𝒾 𝒶𝓁𝓉𝓇𝒾, 𝓂𝒶 𝓃𝑜𝓃 𝒸𝑜𝓃 𝓁𝒶 𝓈𝓉𝑒𝓈𝓈𝒶 𝒾𝓃𝓉𝑒𝓃𝓈𝒾𝓉à, 𝓃𝑜𝓃 𝒸𝑜𝓃 𝓁𝑜 𝓈𝓉𝑒𝓈𝓈𝑜 𝓁𝒾𝓋𝑒𝓁𝓁𝑜 𝒹𝒾 𝒸𝑜𝓃𝒸𝑒𝓃𝓉𝓇𝒶𝓏𝒾𝑜𝓃𝑒 𝒸𝒽𝑒 𝒶𝓅𝓅𝓁𝒾𝒸𝒽𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒶 𝓃𝑜𝒾 𝓈𝓉𝑒𝓈𝓈𝒾.

𝒞'è 𝓊𝓃𝒶 𝓈𝑜𝓇𝓉𝒶 𝒹𝒾 𝑒𝑔𝑜𝒸𝑒𝓃𝓉𝓇𝒾𝓈𝓂𝑜 𝒾𝓃𝓃𝒶𝓉𝑜: 𝓈𝑜𝒻𝒻𝓇𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒹𝒾 𝓅𝒾ù, 𝒶𝓂𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒹𝒾 𝓅𝒾ù, 𝒸𝒾 𝓈𝓉𝒶𝓃𝒸𝒽𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒹𝒾 𝓅𝒾ù, 𝑒 𝒸𝒾 𝓇𝑒𝓃𝒹𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒸𝑜𝓃𝓉𝑜 𝒹𝒾 𝓅𝒾ù. 𝐿𝒶 𝓅𝓇𝑜𝓈𝓈𝒾𝓂𝒶 𝓋𝑜𝓁𝓉𝒶 𝒸𝒽𝑒 𝓉𝒾 𝓅𝓇𝑒𝑜𝒸𝒸𝓊𝓅𝑒𝓇𝒶𝒾 𝑜 𝓉𝒾 𝓈𝑒𝓃𝓉𝒾𝓇𝒶𝒾 𝓉𝓇𝑜𝓅𝓅𝑜 𝒸𝑜𝓃𝒸𝑒𝓃𝓉𝓇𝒶𝓉𝑜 𝓈𝓊 𝓆𝓊𝒶𝓁𝒸𝑜𝓈𝒶, 𝓅𝓇𝑒𝓃𝒹𝒾𝓉𝒾 𝓊𝓃 𝓈𝑒𝒸𝑜𝓃𝒹𝑜 𝓅𝑒𝓇 𝓇𝒾𝒻𝓁𝑒𝓉𝓉𝑒𝓇𝑒 𝓈𝓊𝓁 𝒻𝒶𝓉𝓉𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓃𝑜𝓃 𝓈𝑒𝒾 𝓁'𝓊𝓃𝒾𝒸𝑜 "𝒸𝑒𝓃𝓉𝓇𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁'𝓊𝓃𝒾𝓋𝑒𝓇𝓈𝑜". 𝒮𝓅𝑜𝓇𝑔𝒾𝓉𝒾 𝑜𝓁𝓉𝓇𝑒 𝓁𝒶 𝓉𝓊𝒶 𝒷𝑜𝓁𝓁𝒶, 𝒶𝓃𝒸𝒽𝑒 𝓈𝑒 𝓈𝑜𝓁𝑜 𝓅𝑒𝓇 𝓊𝓃 𝒶𝓉𝓉𝒾𝓂𝑜, 𝑒 𝓇𝒾𝒸𝑜𝓃𝑜𝓈𝒸𝒾 𝒸𝒽𝑒 𝓈𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓉𝓊𝓉𝓉𝒾 𝓅𝒶𝓇𝓉𝑒 𝒹𝒾 𝓊𝓃'𝒾𝓃𝒻𝒾𝓃𝒾𝓉à 𝒹𝒾 𝑒𝓈𝓅𝑒𝓇𝒾𝑒𝓃𝓏𝑒.

C𝑜𝓃 𝓊𝓂𝒾𝓁𝓉à, 𝓇𝒾𝒸𝑜𝓃𝑜𝓈𝒸𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓈𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒹𝒶𝓋𝓋𝑒𝓇𝑜 𝒾𝓃𝒻𝒾𝓃𝒾𝓉𝑒𝓈𝒾𝓂𝒶𝓁𝒾 (𝓂𝒾 è 𝓅𝒾ù 𝒻𝒶𝒸𝒾𝓁𝑒 𝒾𝓁𝓁𝓊𝓈𝓉𝓇𝒶𝓇𝓁𝑜 𝒸𝑜𝓃 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝒶 𝒾𝓂𝓂𝒶𝑔𝒾𝓃𝑒 𝓈𝑜𝓉𝓉𝑜) .

                                                LA NOSTRA GALASSIA:VIA LATTEA

𝐿𝒶 𝓇𝒾𝒹𝒾𝓂𝑒𝓃𝓈𝒾𝑜𝓃𝑒 è 𝓊𝓉𝒾𝓁𝑒: 𝓃𝑜𝓃 𝓈𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓁𝒶 𝒸𝒶𝓊𝓈𝒶 𝓅𝓇𝒾𝓃𝒸𝒾𝓅𝒶𝓁𝑒 𝒹𝒾 𝓃𝓊𝓁𝓁𝒶, 𝓁𝒶 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝒶 𝓅𝓇𝑜𝓈𝓅𝑒𝓉𝓉𝒾𝓋𝒶 𝓃𝑜𝓃 𝒶𝒷𝒷𝓇𝒶𝒸𝒸𝒾𝒶 𝓉𝓊𝓉𝓉𝑜. 𝒮𝒾𝒶𝓂𝑜 "𝓁𝒾𝓂𝒾𝓉𝒶𝓉𝒾". 𝒯𝓊𝓉𝓉𝒶𝓋𝒾𝒶, 𝒾𝓃 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉𝑜 𝓈𝓉𝑒𝓈𝓈𝑜 𝓉𝑒𝓂𝓅𝑜, 𝒶𝓃𝒸𝑜𝓇𝒶𝓉𝒾 𝒶𝓁𝓁𝒶 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝒶 𝓊𝓂𝒶𝓃𝒾𝓉à, 𝓈𝓊 𝓊𝓃 𝓅𝒾𝒸𝒸𝑜𝓁𝑜 𝓅𝒾𝒶𝓃𝑒𝓉𝒶, 𝓈𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒾𝓃 𝑔𝓇𝒶𝒹𝑜 𝒹𝒾 𝒸𝑜𝓂𝓅𝓇𝑒𝓃𝒹𝑒𝓇𝑒, 𝓅𝒶𝓈𝓈𝑜 𝒹𝑜𝓅𝑜 𝓅𝒶𝓈𝓈𝑜, 𝓁𝒶 𝑔𝓇𝒶𝓃𝒹𝒾𝑜𝓈𝒾𝓉à 𝒹𝒾 𝓆𝓊𝑒𝓈𝓉'𝑜𝓅𝑒𝓇𝒶, 𝓇𝒶𝒻𝒻𝑜𝓇𝓏𝒶𝓃𝒹𝑜 𝓁𝒶 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝒶 𝒶𝓊𝓉𝑜𝓈𝓉𝒾𝓂𝒶 𝓅𝑒𝓇 𝒾𝓁 𝓈𝑒𝓃𝓈𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓋𝒾𝓉𝒶. 𝒩𝑜𝓃 𝓈𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒾𝓁 "𝒸𝑒𝓃𝓉𝓇𝑜 𝒹𝑒𝓁𝓁'𝓊𝓃𝒾𝓋𝑒𝓇𝓈𝑜". È 𝓋𝑒𝓇𝑜! 𝒞𝒾 𝓈𝑜𝓃𝑜 𝒶𝓁𝓉𝓇𝒾 𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝒾 𝓊𝓂𝒶𝓃𝒾: 𝓊𝓃𝒶 𝒻𝒶𝓂𝒾𝑔𝓁𝒾𝒶 𝒸𝒽𝑒 𝒽𝒶 𝓅𝒾ù 𝒷𝒾𝓈𝑜𝑔𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝒸𝑜𝓁𝓁𝒶𝒷𝑜𝓇𝒶𝓇𝑒 𝒸𝒽𝑒 𝒹𝒾 𝒸𝑜𝓂𝓅𝑒𝓉𝑒𝓇𝑒. 𝒜𝒷𝒷𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒷𝒾𝓈𝑜𝑔𝓃𝑜 𝒹𝑒𝒾 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝒾 𝓈𝒾𝓂𝒾𝓁𝒾, 𝒹𝑜𝒷𝒷𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒶𝑔𝒾𝓇𝑒 𝒸𝑜𝓃 𝓁𝑜𝓇𝑜, 𝓅𝑒𝓇𝒸𝒽é 𝓃𝑒𝓈𝓈𝓊𝓃𝑜 𝓋𝒾𝓋𝑒 𝑒 𝓈𝒾 𝓈𝒶𝓁𝓋𝒶 𝒹𝒶 𝓈𝑜𝓁𝑜 𝑒 𝓃𝑒𝓈𝓈𝓊𝓃𝑜 𝓅𝓊ò 𝓋𝒾𝓋𝑒𝓇𝑒 𝑒 𝓈𝒶𝓁𝓋𝒶𝓇𝑒 𝓁𝒶 𝒸𝑜𝓁𝓁𝑒𝓉𝓉𝒾𝓋𝒾𝓉à. 𝐼𝓃 𝒻𝑜𝓃𝒹𝑜, 𝒹𝒾𝓅𝑒𝓃𝒹𝑒 𝓂𝑜𝓁𝓉𝑜 𝒹𝒶 𝒸𝒾𝒶𝓈𝒸𝓊𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝓃𝑜𝒾, 𝓂𝑜𝓈𝓉𝓇𝒶𝓇𝑒 𝓆𝓊𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒸𝒶𝓅𝒶𝒸𝒾𝓉à 𝑒 𝓆𝓊𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒸𝒶𝓇𝒶𝓉𝓉𝑒𝓇𝒾𝓈𝓉𝒾𝒸𝒽𝑒 𝒸𝒽𝑒 𝒸𝒾 𝒹𝒾𝓈𝓉𝒾𝓃𝑔𝓊𝑜𝓃𝑜 𝒸𝑜𝓂𝑒 "𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝑒 𝓊𝓂𝒶𝓃𝑜 𝓊𝓃𝒾𝒸𝑜 𝑒 𝒾𝓇𝓇𝒾𝓅𝑒𝓉𝒾𝒷𝒾𝓁𝑒".

                                                                                                                                                     Fₑₘₘₑₙₒᵢᵣₑ.

 

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FemmeNoire più di un mese fa

𝐼𝓁 𝑔𝒾𝑜𝓇𝓃𝑜 𝒾𝓃 𝒸𝓊𝒾 𝓈𝓂𝑒𝓉𝓉𝑒𝓇𝒶𝒾 𝒹𝒾 𝒶𝓈𝓅𝑒𝓉𝓉𝒶𝓇𝓉𝒾 𝓆𝓊𝒶𝓁𝒸𝑜𝓈𝒶 𝒹𝒶 𝒸𝒽𝒾𝓊𝓃𝓆𝓊𝑒 𝑒 𝒸𝑜𝓂𝓅𝓇𝑒𝓃𝒹𝑒𝓇𝒶𝒾 𝒸𝒽𝑒, 𝓈𝑒 𝒽𝒶𝒾 𝒷𝒾𝓈𝑜𝑔𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝓊𝓃𝒶 "𝓂𝒶𝓃𝑜", 𝓁𝒶 𝓉𝓇𝑜𝓋𝑒𝓇𝒶𝒾 𝒾𝓃 𝒻𝑜𝓃𝒹𝑜 𝓃𝑒𝓁 𝓉𝓊𝑜 𝓈𝓉𝑒𝓈𝓈𝑜 𝒷𝓇𝒶𝒸𝒸𝒾𝑜, 𝒶𝓋𝓇𝒶𝒾 𝒻𝒾𝓃𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝒸𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜 𝓉𝓊𝓉𝓉𝑜.

                                                                                                                            Ŧє๓๓єภ๏เгє

 

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47
FemmeNoire più di un mese fa

Ci insegnano da giovani a raggiungere alte vette, a vetta raggiunta scopriamo che è solo uno sbarramento, col vuoto circostante.

Ci hanno etichettato, per disporci in spaziosi scaffali, atti ogni giorno allo stesso uso.

Ciò che è davvero libero in noi è la nostra essenza, che viaggia su strade diverse dal normale vivere, lontana dal flusso e riflusso della vita, dei sentimenti, dei legami.

La nostra essenza non è bloccata sulla permanenza, sulla durata e sulla continuità delle cose.   

Lei è libera.

Vaga nella vita, senza direzione, senza ragione.

Gli esseri affini si incontrano, perché hanno gli stessi nascondigli; nascondiglio che non è un luogo, è una persona.

Il riconoscimento può essere immediato.

Gli esseri affini hanno una sola risonanza e vibrano alla stessa frequenza, il loro flusso energetico permette loro di conoscere intuitivamente ciò che l’altro sente.

Si avverte un’improvvisa sensazione di familiarità, ben oltre i limiti a cui arriva la mente consapevole.

Nasce un senso di appartenenza perché quell'essere ha cura della solitudine dell'altro, riempie spazi di comprensione, di fiducia. Non esistono incastri perfetti, felicità assolute, siamo un'insieme di stati d'animo e ossa ma...

...ma insieme abbiamo imparato il valore del tempo,l'essenzialità di un cenno,la bellezza di parole sussurrate che ti accarezzano dentro.

Ci saranno pause, strade impervie, percorsi diversi, incroci sbagliati ma chi si vuole bene saprà ritrovarsi e essere ovunque senza essere altrove, se non qui.

 

                                                                                                                      Fₑₘₘₑₙₒᵢᵣₑ.

 

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