Gli uomini, scrisse Strabone, « imitano massimamente gli dèi quando fanno il bene; ovvero, sarebbe meglio dire, quando sono felici ». Gli dèi, all'inverso, imitano gli uomini quando compiono o subiscono il male (e le due cose, per i Greci, erano strette dallo stesso nodo: adikeìn, adikeisthai); ovvero, sarebbe meglio dire, quando sono infelici.
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