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Mi descrivo
ANIMA TEMPESTA SENZA FINE
Su di me
Situazione sentimentale
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Lingue conosciute
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I miei pregi
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I miei difetti
-
Amo & Odio
Tre cose che amo
nessuna
nessuna
nessuna
Tre cose che odio
nessuna
nessuna
nessuna
I miei interessi
Vacanze Ok!
Vacanze Ko!
Passioni
Musica
Cucina
Libri
Sport
Film
Libro preferito
Meta dei sogni
Film preferito
Benvenuti al sepolcro del mio amore….
Potevamo essere una cosa sola un perfetto congegno celeste miscela
di sangue armonioso. Per duecento anni o per tutta la vita
assetarci ogni giorno alla fonte dei papaveri ogni notte dormire
nei deserti della luna riposando gli amplessi fra le braccia
possenti del cielo sotto il carillon circolare delle stelle. Tu
invece hai preso Il mio cuore e senza disossarlo l’hai dato in
pasto agli orrendi cani che adornano il tuo giardino. Aspettando
una primavera calva tornerò al presente assente di me facendo
rotolare il pensiero per strade aspre e polverose per campi spogli
di viole e margherite fino innanzi alla porta di casa tua.
Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono, fate tacere il cane
con un osso succulento, chiudete i pianoforti e fra un rullio
smorzato portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
Incrocino gli aereoplani lassù e scrivano sul cielo il messaggio
Lui È Morto, allacciate nastri di crespo al collo bianco dei
piccioni, i vigili si mettano i guanti di tela nera. Lui era il mio
Nord, il mio Sud, il mio Est ed il mio Ovest, la mia settimana di
lavoro e il mio riposo la domenica, il mio mezzodì, la mezzanotte,
la mia lingua, il mio canto; pensavo che l'amore fosse eterno:
avevo torto. Non servono più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole; svuotatemi l'oceano e
sradicate il bosco; perché ormai nulla può giovare. (Auden)
Scavati in fondo fino alla radice del dolore arcobaleni non
trovammo nè pentole colme d'oro; ma ombre vuote di sogno onde di
spighe riarse.
Quanto sei grande amore se riesci ad occupare ogni pensiero ogni
emozione ogni sensazione? Quanto sei dolce amore se intenerisci i
miei desideri se illanguidisci i miei baci se rendi tremanti le mie
carezze? Quanto sei forte amore una micro stella che mi brucia
dentro il vento impetuoso che scuote le rive e giovani palme la
marea che travolge ogni mia resistenza?
Non ho l'azzurro del cielo quando non godo del tuo sorriso Mi manca
il blu cupo del mare perché non vedo più i tuoi occhi Ho fame di un
pane che mi sazi perché non mangio più i tuoi baci Mi manca l'aria
nella bocca e nelle narici se non sento la tua voce Sotto la lastra
ghiacciata delle stelle nuda e tremula è la mia pelle senza il
balsamo dolce delle tue carezze La vita si anima e danza su un
tappeto di fiori infinito e farfalle di sole volano nel mio cuore
solo quando sei con me.
Misuro il tempo su di te perché tu sei il mio tempo. Il tempo che è
passato dal nostro ultimo incontro. Il tempo che si è fermato dopo
l’amore. Il tempo che manca per rivederti ancora.
Un bacio caldo come il sole il fremere lieve di una farfalla fra le
labbra socchiuse miele fuso scambiato a profusione. Soggiunse
furtivo silenzioso inarrestabile l'amore per te sommergendo ogni
resistenza ed ogni mia ragione come fa l'oceano sullo scoglio
piantato in mezzo all'infinito o come l’istante eterno di diamante.
Chiudo questa sera come la porta di una stanza e mobili coperti di
cellophane o come si chiude una finestra al mondo che sta fuori.
Senza ben capire dov'è la realtà e dove il sogno. Solo comprendo
l'inutilità di un'altro giorno vissuto senza di te Una pioggia di
secondi di strani petali rossi che cadono bucandomi le mani e
sterilizzandomi l'anima.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Scrivere, per esempio:
"La notte è stellata, e tremano, azzurri, gli astri, in
lontananza". Il vento della notte gira nel cielo e canta. Posso
scrivere i versi più tristi stanotte. Io l'ho amata e a volte anche
lei mi amava. In notti come questa io l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito. Lei mi ha amato e
a volte anch'io l'amavo. Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Pensare che non l'ho
più. Sentire che l'ho persa. Sentire la notte immensa, ancora più
immensa senza lei. E il verso scende sull'anima come la rugiada sul
prato. Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla. La
notte è stellata e lei non è con me. Questo è tutto. Lontano,
qualcuno canta. Lontano. La mia anima non si rassegna di averla
persa. Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca. Il mio cuore
la cerca, e lei non è con me. La stessa notte che sbianca gli
stessi alberi. Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi. Io
non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata. La mia voce cercava il
vento per arrivare alle sue orecchie. D'un altro. Sarà d'un altro.
Come prima dei miei baci. La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi
occhi infiniti. Ormai non l'ho più, è vero, ma forse l'amo ancora.
E' così breve l'amore e così lungo l'oblio. E siccome in notti come
questa l'ho tenuta tra le braccia, la mia anima non si rassegna
d'averla persa. Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo. (P. Neruda)